Caminito francese. Da Sarria a Portomarin – 22 km, 1a tappa ( cap- 2)

  • Turigrini ma non troppo!

Appena uscito dalla stazione degli autobus di Lugo, una voce  squillante mi chiama inducendomi a girare la testa:  sembra incredibile, ma per uno scherzo della cabala la mia amica Pilar è appena arrivata in autobus da Alicante per iniziare il caminito di Santiago da Sarria.

Sennonché la tenuta di Pilar è ben lontana dall’essere quella di una pellegrina.

Tra i suoi oggetti personali c’è persino un computer portatile e, per questo motivo, la prima cosa da fare è liberarsi del superfluo spedendolo subito a Santiago tramite un corriere: siamo sì dei turigrini, ma fino ad un certo punto!1438009663346

E, invero, la visita di Lugo –  una città in cui ero già stato – ci occupa residualmente se non per una breve passeggiata tra la plaza Mayor e le mura romane, nonché per la ricerca del pulpo a la feria.

La verità è che vorremmo iniziare il caminito subito.

Al riguardo, tuttavia, è bene premettere che, se in passato avevo sempre bypassato alla grande Sarria e dintorni, ora questa cittadina costituirà addirittura il punto di inizio della nostra esperienza.

Ha senso partire da Sarria?
Sinceramente continuo a pensare di no e se l’ho fatto è solo perché mi sono trovato in Galizia per altri motivi e da Santiago sono voluto tornare indietro. Chi parte da Sarria, in fondo, fa solo una passeggiata e si perde il meglio banalizzando il cammino, ma è anche vero che a volte nella vita è necessario essere banali e anche una passeggiata può aiutare.

Partiamo tardi, alle 9.30 se non erro, ma – grazie ad un ottimo passo – riusciamo a lasciare Sarria in breve tempo.

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E’ strano camminare con uno zainetto leggero che pesa non più di cinque chili, talmente strano che sono tentato di iniziare a correre per tutto il sentiero.

Eppoi la passeggiata è piacevole e permette di attraversare sia borghi di campagna che alcuni boschi con delle salite molto dolci. Tanto più che Pilar è davvero veloce e, senza troppi fronzoli, ha subito smentito tutti i miei pregiudizi verso di lei.

Nel mentre un turigrino incontrato per strada ci racconta di come abbia seminato i suoi compagni, perché “si stanca” ad andare troppo lentamente”, ma poi a nostra volta siamo noi a lasciarlo dietro.

Non è, pertanto, un caso che – pur essendo partiti con quasi tre ore di ritardo rispetto agli altri – riusciamo ad arrivare in poco tempo davanti alla pietra che ci dice che mancano 100 km a Santiago.

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Dopodiché incrociamo il fiume Minho, saliamo per le scale che danno accesso a Portomarin e, sebbene per nulla stanchi, decidiamo di fermarmi in questo piccolo paese tanto scenografico.

La storia di Portomarin, infatti, è cosa nota:  fino agli anni sessanta sorgeva proprio accanto al fiume Minho. Dopodiché, in seguito ad una inondazione, tutti gli abitanti si trasferirono sul vicino altipiano smontando pezzo per pezzo la Chiesa di San Nicolas per rimontarla dove si trova ora. Per non sbagliare, numerarono tutte le pietre, ma – all’atto pratico – si confusero e posizionarono i lastroni in maniera del tutto casuale. Per questo motivo ancora oggi è possibile scovare delle pietre con sequenze di numeri del tutto illogiche.20150727_211933

Ciò nonostante la storia, per quanto affascinante, non ci distrae dalla fame.

Prima di cena però  ci concediamo un tuffo veloce nella piscina all’aperto sita ai bordi del fiume.

Veloce perché temiamo di essere scoperti: la piscina teoricamente sarebbe chiusa e una signora, nel guardaci storto, va subito ad avvertire chi di dovere.

E’ vero, non si fa, ma come si poteva resistere?

Matrimonio a Santiago de Compostela

Sarria – Portomarin – tappa 1

Portomarin – Melide – tappa n. 2

Melide – O Pedrouzo – tappa n. 3

Pedrouzo – Santiago , tappa 4

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