Oxford. Cosa vedere in un giorno

Visita ad Oxford.

A rompere il silenzio sull’autobus che da Southampton mi dovrebbe portare ad Oxford, ci pensa uno di quei sei pacchetti di patatine che una settimana fa avevo comprato in blocco ad una sterlina e di cui ora non so come disfarmi.  Mangiarmele tutte, con la dieta da pub che sto conducendo, non rientra nei miei piani e così, dopo essermi girato verso il passeggero che è seduto dietro di me, faccio la mia proposta irresistibile:”Ciao. Gradiresti questo pacchetto di patatine?”

La ragazza che mi risponde, che fino ad un attimo prima osservava senza alcun interesse il noioso paesaggio del Sussex,  non pronuncia – come pensavo – il solito no di cortesia, ma subito si impadronisce del malloppo  e inizia a sgranocchiarlo.

Non so da cosa dipenda, ma gli inglesi davanti ad un pacchetto di patatine non  sanno proprio contenersi. Tanto è vero che la stessa ragazza è talmente euforica del mio omaggio che, subito dopo,inizia  a parlare a raffica chiedendomi persino se, una volta giunto a destinazione, voglia essere accompagnato in giro per Oxford.

La nota sede universitaria inglese, tuttavia, è talmente piccola che – per visitarla – bastano 4 o 5 ore.

Tanto più che i colleges sono abbastanza ripetitivi – sia nello stile che nella struttura – e pertanto trovo sufficiente visitarne due: il  Magdalene college e Christ Church.

In entrambi si paga il biglietto (4 sterline circa) e in entrambi dichiaro di essere uno studente per fruire di uno sconto.

Nell’ultimo mi chiedono addirittura se sia  uno studente di Oxford per beneficiare di un ulteriore sconto, ma di una tale bugia non sono capace.

Tra l’altro, stavolta senza pagare alcun biglietto, mi infilo di nascosto in un altro paio di college  di cui non ricordo il nome, ma al riguardo è bene precisare che non ho visto nulla di più originale rispetto alle altre strutture da me precedentemente indicate.

Tutti i college, infatti, si caratterizzano per la sala da pranzo monumentale, tra cui c’è anche quella famosa che appare nei film di Harry Potter,   la cappella e i cortili con giardino interno. Il resto è, invece, inibito a visitatori. Io – ovviamente –  anche nella fattispecie cedo al fascino del proibito e mi infilo anche nelle zone riservate agli studenti, ma – a dire il vero – anche qui non vi trovo nulla di interessante.

Ciò al pari della Bodleian library che, a fronte di un biglietto di 6 pounds e di una visita di mezzora, non evoca in me ricordi memorabili.

Oxford è, in sintesi, una città  carina come può essere carina una cittadina inglese e – se la giornata lo permette – ideale per una gita in barca sul Tamigi, ma in fondo abbastanza noiosa. Gli studenti sono comprensibilmente infastiditi dalla presenza di visitatori che quotidianamente invadono i loro spazi, ma tutto sommato non lo danno troppo a vedere.

Oltre ai college e ad un paio di Chiese, non ha molto altro da offrire (il castello non merita assolutamente una  sosta).

Del resto la fantasia di certo non è nel dna inglese.

Se ben ricordo,  anche Cambridge è molto simile e io  – che l’ho visitata ben 15 anni fa con la mia professoressa d’inglese delle scuole medie Rossana Petroni, persona che ricorderò sempre con estremo piacere – al riguardo posso solo evocare la  gita in barca e l’acquisto di una maglia della nazionale inglese che, ogni tanto, indosso ancora.


OXFORD VOTO: 6,5.

10 commenti

  1. Sai a me cosa è piaciuto tantissimo di Oxford? Il negozio interamente dedicato ad alice nel paese delle meraviglie! Ho comprato di tutto! 🙂
    Una vera mecca per gli appassionati!

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