Preliminarmente mi è d’obbligo fare una confessione: ho girato e rigirato la Spagna in lungo e in largo, ma con l’Andalusia – la regione che, tra tutte, è con la Catalogna la più amata dagli italiani – ho sempre avuto un rapporto particolarmente tormentato.
Ogni volta che sono stato “lì lì” per andarci, è sempre capitato qualcosa che mi ha portato altrove
E’ capitato, ad esempio, di far la domanda per l’erasmus e di vincere la borsa per due sedi, Malaga e Alicante, finendo per scegliere quest’ultima con piena soddisfazione.
E’ capitato, tuttavia, che Malaga non mi abbia più perdonato l’affronto e abbia fatto di tutto per evitarmi, persino boicottandomi il “viaggio erasmus” che da Alicante ha portato praticamente tutti i miei conoscenti erasmus tranne me a recarsi in Andalusia al ritmo di nacchere e flamenco.
E’ stato, quindi, con giubilo e sollazzo che ho iniziato il mio ultimo viaggio del 2015 e il primo del 2016 proprio da Malaga, la città del mio erasmus mancato, in riferimento al quale non posso non ringraziare l’ITALOSPAGNOLA, malagueña verace più della omonima frittura di paranza mista, per i preziosissimi consigli che mi ha fornito ai fini dell’organizzazione della trasferta.
( A proposito, visto che ha candidato la mia pagina facebook come “miglior new entry italo-spagnola” dell’anno, andate a votarmi qui)
MALAGA E’ BRUTTA
E, invero, nel girare per la città ho scoperto subito una cosa incredibile: Malaga non è brutta e chi lo sostiene è puzzone! Malaga è, infatti, una specie di parco giochi gigante piena di luci, addobbi e vita. La vulgata la immagina come una città caratterizzata dai soliti palazzoni enormi che si trovano un po’ lungo tutta la costa meridionale della Spagna ed in parte è pure vero, ma ignora che il centro storico della capitale della Costa del Sol è tutt’altro che da buttare. Io l’ho percepito subito, non appena ho attraversato il pasillo del Matadero, osservando i graffiti e i murales realizzati lì dove una volta c’era il letto di un fiume, per mettere il naso lungo la calle Larios fino alla piazza della costituzione.
La bellissima Cattedrale, soprannominata la Manquita ( perché “le manca” una parte della torre destra che non è mai stata ultimata), è solo apparentemente nascosta da un aranceto, mentre il teatro romano è sorvegliato dall’Alcazaba ( id est: la fortezza araba) che di notte viene illuminata in modo da farle acquistare ancora più rispetto.
Dopodiché ci sono tante altre cose.
C’è il museo di Picasso, la plaza de toros, il castello, ma ci sono soprattutto vicoli e vicarielli pieni di taverne, gente, cose.
MANGIARE, QUANT’E’ DURA!
Ecco, a proposito di cose, vorrei tanto sapere chi ha messo in giro la voce che, siccome gli spagnoli festeggiano il capodanno a casa, tutti i ristoranti sono chiusi. Questa circostanza ha diffuso in me una psicosi tale da indurmi, prima di partire, a scrivere praticamente a tutti i locali di Malaga e provincia per poi ricavarne che effettivamente tutti i ristoranti cui ho scritto erano chiusi.
Ciò nonostante ce ne sono anche altri cui non ho scritto e, una volta atterrato in costa del sol, nella realtà non è stato difficile trovare un bel posticino dove trascorrere il momento antecedente la mezzanotte ingozzandomi di cibi prelibati in quantità industriale assieme alla mia combriccola.
INIESTA, SIESTA Y…FIESTA
Anzi ne ho trovato uno troppo, troppo bello proprio nel cuore di Malaga dove mi sono stati forniti anche i 12 chicchi di uva portafortuna, trombette e cottillons ( i ricchi premi, ahimé, invece no).
Tanto è vero che, una volta giunta la mezzanotte, ci siamo trovati già perfettamente attrezzati per trasferirci nella vicina plaza de la constitucion e fonderci con la musica “adrenalizzante”
( perdonate il neologismo, ma ci sta).
La piazza, a dire il vero, era frequentata più da turisti che da gente locale, ma la cosa non mi è dispiaciuta nemmeno un po’, anzi ha dato un pizzico di internazionalità alla festa.
PIAZZA PIMPI
Epperò, se si cerca qualcosa di malagueño malagueño quasi quanto la citata frittura di paranza, risulta obbligatorio andare al Pimpi, la vineria più folcloristica della città piena di botti e di foto dei nipoti, dei pronipoti e dei cani della famiglia Picasso fino al novantaduesimo grado di parentela. Qui, tra un turista americano che ha letto del Pimpi sulla lonely planet ed un crucco a caccia di birra della bavaria, è possibile respirare l’aria più malagueña che ci sia. Più che un locale è una “fabbrica di folclore” che occupa migliaia di metri quadri e in cui lavorano quasi 150 camerieri. E’ un posto inflazionato e ormai turistico che si trova quasi davanti al teatro romano e si sviluppa su più piani, più edifici e più vie. A capodanno era effettivamente chiuso, ma 9 giorni dopo – prima di abbandonare l’Andalusia – al termine del mio tour, l’ultima cosa che sono riuscito a fare è stata andare lì.
Al riguardo posso aggiungere solo una cosa: se potete, non andateci. Lo voglio tutto per me!
1- Capodanno a Malaga, cap. 1 – tour classico dell’Andalusia
2- Nerja, il mare d’inverno – cap. 2 – tour classico dell’Andalusia
3- A Granada per la festa della Toma – cap. 3, tour classico dell’Andalusia
4- Quella strana città che è Cordoba – cap. 4, tour classico dell’Andalusia
5- Gita a Ecija e Carmona – cap. 5, tour classico dell’Andalusia
6- Quando i re magi arrivano a Siviglia – cap. 6, tour classico dell’Andalusia
7- Vino, cavalli e golf. Bienvenidos a Jerez de la Frontera – cap. 7, tour classico dell’Andalusia
8- I paesi più belli della ruta de los pueblos blancos – cap.8, tour classico dell’Andalusia
9- Ronda e quel ponte che toglie il fiato – cap. 9, tour classico dell’Andalusia
10- Gibilterra, caccia di scimmiette – cap. 10, tour classico dell’Andalusia
11- Tour classico dell’Andalusia, Marbella, cap. 11
DORMIRE
1- Hotel Guadalmelina a Malaga
3- Hotel Acera del Darro a Granada
4- Hotel Macia Alfaros a Cordoba
6- Hotel Dona Blanca – Jerez de la Frontera
8- Hotel San Cristobal a Marbella
MANGIARE
1- Ristorante Tragatapas a Ronda
4- Ristorante la Meson del Asador a Jerez de la Frontera
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[…] ho scritto del mio Capodanno a Malaga, potendo essere più prolisso su ciò che mi ha regalato questa città. Dateci una […]
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[…] potete partire per il vostro personale percorso attraverso le altre puntate). Parto dal primo capitolo anche qui, l’Andalusia stavolta non l’ho affatto scelta a caso, è uno dei luoghi di […]
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Scusami di quale ristorante parli per la sera di capodanno? Vorrei prenotare…grazieeeee!
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Sinceramente non ti conviene prenotare prima. Meglio recarsi prima in loco e valutare la situazione acquistando il classico “veglione”. Io, che mi son trovato egregiamente, sono andato in un ristorante della via principale di Malaga, ma non riesco a ricordare il nome.
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[…] Capodanno a Malaga, cap. 1 – tour classico dell’Andalusia […]
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Allora colgo l’occasione di farti due domandine.
Desideravo trovare una bella spiaggia nel sud in modo da poter visitare Gibilterra. Una spiaggia a misura di famiglia, dato che tengo moglie e figlio di 14 anni. Però su Trip Advisor mi hanno messo in guardia, dicendo che le spiagge (Costa del Sol? non vorrei sbagliarmi) non sono niente di speciale e comunque poco adatte alle famiglie.
Allora potrei cambiare destinazione, ed andare in Catalogna in modo da potermi fare se possibile anche una capatina ad Andorra.
Sapresti darmi qualche consiglio?
Grazie
K!
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Non ho capito, tu vuoi proprio accamparti sulla spiaggia?
Purtroppo in Spagna è proibito, quindi non posso fornirti dettagli utili.
Per il resto, in merito alla costa del Sol, nei pressi di Gibilterra, potresti andare a Marbella o Tarifa, senza problema alcuno, ma effettivamente le spiagge non sono nulla di speciale; mentre dall’altra parte rispetto a Malaga, ma sempre in costa del sol, c’è Nerja, di cui tra l’altro ho scritto proprio un post dopo questo qui e te la straconsiglio. Per quanto riguarda la Catologna, ti suggerisco di andare a Tossa del Mar o a Tarragona, dove gli spazi non mancano e ci sono anche i divertimenti giusti per tuo figlio. Ne ho scritto brevemente qui: https://narrabondo.wordpress.com/2015/12/02/la-catalogna-sconosciuta-8-paesi-da-scoprire-nei-dintorni-di-barcellona/
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Grazie, sto leggendo, davvero utili i tuoi post.
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Ne sono davvero felice 🙂
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Grazie per il resoconto.
Stavo giusto pensando ad un viaggio in Spagna quest’estate, mi hai dato certamente un buono spunto.
K!
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Ciao Kikka, se posso esserti utile, chiedimi pure. Sulla Spagna sono abbastanza ferrato 😛
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Ma lo sai che Malaga mi ha sempre ispirata?
non dovevo leggere questo post, lo sapevo! 🙂
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Sììììììì, isipirati 🙂
E’ divertente, economica e – roba da non crederci – pure bella!
Eppoi la sua provincia è piena di paesini carucci assai.
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Le pagine di viaggi mi entusiasmano sempre
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Perché viaggiare è bello 😛
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Yep
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