
Giorno 1 – Santander con la baia di Somo

Giorno – 2 Santoña, Laredo Castro Urdiales

Giorno 3 – Santillana del Mar, Comillas e San Vicente de la Barquera


Dulcis in fundo, San Vicente de la Barquera, il mio paese del cuore in Cantabria ( anche grazie all’ospitalità che vi ho trovato). Non dimenticherò mai il colpo d’occhio che regala al suo arrivo. Se si proviene da Comillas – dopo aver scollinato – il verde sparisce all’improvviso e fa spazio di nuovo al mare. In alto, lontano, si vede il paese medioevale, in basso la ria San Vincente. La ria non è altro che un fiordo in cui il mare entra nell’estuario di un fiume. Vedrete quindi acqua su tre lati – il mare e la ria a destra e sinistra – e in fondo una città arroccata che dolcemente scende fino alla costa. Un lungo ponte e le case colorate faranno poi il resto per rendere ancora più forte l’impatto con questo paese di pescatori che nella storia deve gran parte del suo destino al cammino di Santiago.

Giorno 4 Llanes, Ribadesella e Cangas de Onis


Los bufones non sono persone particolarmente atteggiate, ma della cannonate del mare verso l’alto. L’acqua picchia violentemente verso la roccia, si incanala e schizza in alto velocemente. E’ un fenomeno davvero affascinane da vedere. I “bufones” più diffusi sono in località Llames de Pría.
- Ribadesella

Ribadesella è più piccola rispetto a Llanes, ma fin da inizio ‘900, grazie all’impulso dei marchesi di Arguelles, è diventata una importante stazione balneare e il “buen retiro” per eccellenza degli emigranti asturiani ritornati dalle Americhe dopo aver fatto fortuna. Di Ribadesella va ricordata soprattutto la bella passeggiata lungo il porto. Ogni anno, il primo sabato di agosto, questo ponte è meta della festa più rappresentativa delle Asturie, la discesa in canoa del fiume Sella. Il centro storico della località è stato dichiarato Bene di Interesse Culturale. Da vedere ci sono poi anche le grotte di Tito Bustillo.
- Cangas de Onìs
Lasciamo il mare e dirigiamoci verso le montagne, nello specifico verso il parco nazionale de los Picos de Europa, precisamente a Cangas de Onis. Qui cascate e laghi circondati dalle alte vette dei Picos d’Europa faranno da scenario alla vostra visita.. Cangas è una piccola località il cui emblema è il ponte detto romano, però di fatto risalente al medioevo, passato alla storia per la rivolta di Pelagio contro i musulmani. Al centro, infatti, è caratterizzato alla croce della Vittoria, simbolo delle Asturie. Il comune di Cangas de Onis è anche al centro di un territorio ricco di chiese di stile romanico, fra le quali San Martin de Grazanes. Santa Maria de Villaverde, San Pedro de Villanuevaanta e S. Eulalia de Albania.
Giorno 5 – Picos e Lago Ercina
- Picos de Europa
I picos de Europa alla vista sembrano più imponenti di quel che sono. In Italia siamo abituati a montagne di certo più alte, ma la straordinarietà de los Picos è nel fatto che distano meno di 70 km dal mare e rendono quindi il paesaggio atipico rispetto a quello che siamo abituati a vedere in montagna. La di neve è naturalmente consistente in inverno, ma non è raro osservare nevai che persistono durante tutto l’anno. Lungo questa cordigliera si innalzano 200 cime che superano i 2000 metri di altitudine, con dislivelli di oltre 2300 metri. Il Massiccio Centrale è il più scosceso e ospita le vette più alte: Torrecerredo (2646 metri), la cima più alta dei Picos, Naranjo de Bulnes (2519 metri) e il Pico Tesorero (2570 metri).
Il parco è caratterizzato dalla presenza di quattro fiumi incanalati in gole profonde: la gola della Hermida, la gola dei Beyos, la “Gola Divina”, attraversata dal Cares, e le gole di La India. Se non siete degli alpinisti, potete comunque fruire della funivia di Fuentedé e salire a più di 1800 metri di altitudine. Inoltre è possibile fare del sano rafting dirigendosi in località Arriondas. Se, invece, volete trascorrere una giornata più tranquilla, potete fare un bel pic nic attorno al lago de la Ercina, che si trova a circa 1100 metri di altitudine.
- Gijon
In serata dirigetevi a Gijon, la città più popolosa della regione. Si tratta di una città industriale che si sviluppa accanto al suo porto. Non è particolarmente bella, ma è un punto nevralgico delle Asturie per spostarsi.
Giorno 6 Aviles, Luarca e Oviedo
Avilés è un bellissimo borgo di pescatori pieno di palazzi riconducibili a secoli diversi, a conferma del fatto che è stato un centro che ha sempre avuto uno sviluppo. Il centro storico ha il suo cuore nella Plaza España, In questa piazza si trova l’edificio antico della città: il palazzo de Ferrera ( XVII sec). Vale poi la pena percorrere le vie Galiana y San Francisco, Qui troverete la Chiesa di San Nicolás de Bari e il Palacio de Balser
Cosa vedere a Luarca
Luarca è un porticciolo ancora più intimo rispetto ad Avilés e in cui si vive essenzialmente di pesca. Il borgo è diviso da un fiumiciattolo e collegato da moltissimi ponticelli che donano a Luarca un’atmosfera antica. Le case bianche e la sua baia a forma di “S” fanno poi il resto per ribadire l’atmosfera magica. Qui è obbligatorio entrare in uno dei tanti chigres, le antiche taverne asturiane, e vedere come viene servita la sidra.
– Cosa vedere a Oviedo
Il capoluogo delle Asturie ha un bel centro storico estremamente compatto che si sviluppa attorno alla Cattedrale del Salvatore Costruita con grandi blocchi di pietra, la Cattedrale è capace di produrre un impatto immediato nel visitatore.. In questa Chiesa, tra l’altro, è conservato il “sudario” di Oviedo, un telo di lino che tradizionalmente sarebbe stato posto sul corpo di Gesù morto. Per questa ragione, da qui partì il primo cammino di Santiago, il cammino primitivo, per congiungere Oviedo a Santiago ( che distano circa 300 km). Non lontano vi è poi la piazza de la Escandalera con la sua fontana monumentale e la statua della Maternità. Proseguendo poi conviene percorrere via Urìa e vedere il mercato al coperto. Conviene, tutto sommato, si visita in poche ore.
Giorno 7 – Poi dove andare?
- Leon
Se avete ancora del tempo a disposizione e dovete completare la settimana, da Santander vi potete allungare nei Paesi Baschi, in Navarra o ne La Rioja ( a San Sebastian, Pamplona e Logroño in particolare).
Altrimenti vi suggerisco di fruttare l’ultimo giorno uscendo dalle Asturie ( ovvero da Oviedo) e dirigervi nella vicina Leon ( dista 125 km da Oviedo). Leon è per me una delle più belle città della Spagna.E non già solo per la cattedrale gotica risalente al XIII secolo che già da sola vale il viaggio, ma per le mura imponenti, la disposizione medioevale delle vie, le opere di Gaudì, Sant’Isidoro e la vivacità del centro storico. Per entrare nel cuore del centro storico di Leon bisogna partire dalla Plaza Mayor e poi entrare nel quartiere di San Martin, quartiere “de marcha”, cioè per uscire la sera, e fare il giro delle tapas. Da provare vi è sicuramente la morcilla leonina, ovvero salame con il sangue del maiale Vi è poi la casa Casa Botines, progettata da Antoni Gaudí alla fine dell’Ottocento.
- Astorga
In alternativa vi è poi la vicina Astorga, dove si può vedere la Cattedrale con il palazzo arcivescovile progettato da Gaudì e un bel palazzo comunale con un orologio collegato ad meccanismo di statue. Astorga poi è famosa per il bollito ( el cocido maragato) e un dolce ottenuto con farina di grano, uova, burro, strutto di maiale e zuccheri ( las mantecadas).
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[…] Asturie e Cantabria, 7 giorni tra i picos de Europa e l’oceano blu […]
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Ciao, ho trovato molto interessante il tuo itinerario e utilili le spiegazioni. Ti chiedo cortesemente, quali mezzi hai utilizzato per spostarti? È possibile ricreare il tuo percorso muovendosi con i soli mezzi pubblici?
Grazie,
Rudy.
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Io non faccio testo: mi sono mosso a piedi!!! Le zone costiere le raggiungi senza alcun problema con l’autobus. Per I picos invece hai necessita’ di mezzi privati.
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Ciao, mi è molto piaciuto questo itinerario. Volevo chiederti informazioni circa gli spostamenti (treno, bus) e gli hotel.
Grazie
Francesca
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Ciao, in merito agli autobus guarda il sito alsa.es, per I treni renfe.es . Per gli alberghi rinvio alle piattaforme note.
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[…] Di Cantabria e di Asturie ho scritto ampiamente nel mio itinerario turistico. […]
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[…] tutte le regioni del Nord della Spagna (Galizia Paesi Baschi Navarra Castilla y Leon Asturie e Cantabria ) e dell’Andalusia, è tempo che dedichi qualche riga alla Comunidad valenciana, la […]
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[…] Qui trovate la mia guida alla Cantabria e alle Asturie […]
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