Il Burren. Cosa vedere e come arrivarci

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Sito archeologico di Killinaboy.

Non mi piace autocitarmi, ma devo prendere atto che – quando ho scritto della il diario del mio tour in bicicletta nella Contea del Clare in Irlanda  – ho toccato vette di lirismo che difficilmente potrò bissare.

In tale sede ho infatti iniziato il mio pezzo scrivendo che   “L’Irlanda è come un dipinto che cambia sempre colore, un dipinto vivo con personaggi sempre diversi che induce  ad evocare i versi di Lord Byron:

Vi è un piacere nei boschi inesplorati
e un’estasi nelle spiagge deserte,
vi è una compagnia che nessuno può turbare
presso il mare profondo,
e una musica nel suo ruggito;
non amo meno l’uomo ma di più la natura
dopo questi colloqui dove fuggo
da quel che sono o prima sono stato
per confondermi con l’universo e lì sentire
ciò che mai posso esprimere
né del tutto celare.

Già, l’Irlanda. Cosa resta di un viaggio in Irlanda se non un dialogo con se stessi mentre si contempla un paesaggio sconfinato?

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  • Il Burren

–  Cos’è il Burren

Uno dei paesaggi più sconfinati d’Irlanda è sicuramente quello offerto dal Burren, un vasto tavolato  calcareo che si estende per un’area di circa 300 km² all’interno della contea del Clare.
Quest’ultima – lo scrivo a beneficio di chi legittimamente non lo sa – è una contea occidentale dell’Irlanda che si trova a Sud di Galway e che risulta essere molto rinomata grazie alle Cliffs of Moher, Doolin e alle isole Aran.
Non è facile descrivere cosa sia il Burren. Trattasi sostanzialmente di una pavimentazione calcarea frammentata da moltissime fessure lineari ( chiamate grikes)  che formano   varie rocce isolate chiamate invece clints.
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Il Burren – sullo sfondo l’oceano
Sostanzialmente è come se qualcuno avesse preso a cazzotti la pietra e l’avesse scassata ottenendo lo stesso risultato che si riesce più facilmente a realizzare con un vetro in frantumi.  Spesso questa roccia arriva a picco fino al mare, altre volte sale fin sopra la collina e dà al paesaggio sembianze spettrali.
Tale roccia, tra l’altro,  pur essendo “malconcia” e quasi priva di vegetazione,  è caratterizzata da una flora molto particolare.
Tanto è vero che spesso nasconde addirittura piante  mediterranee piuttosto che alpine a seconda dei microclimi che si formano.
Non è un caso, pertanto, che il simbolo che identifica la regione sia  il particolare fiore blu della genziana di primavera – una pianta tipicamente alpina – che sorprendentemente sboccia nel Burren.
Spesso, inoltre, si formano degli stagni temporanei  noti come turlough.
Non è finita qui.
Vi sono anche altri aspetti che affascinano del Burren.  Mi riferisco in particolare i siti archeologici, sopratutto preistorici, che connotano tutta l’area:  il dolmen di Pulnabrone o il forte circolare in pietra di Cahercommaun, le grotte di Aillwee e la Croce celtia di Kilenora. E’, tuttavia, quando il Burren si tuffa nel mare ad incantare l’osservatore e, più in particolare, quando ci si avvicina al faro di Blak Head, che si trova a ridosso del mare su una parte del tavolato calcareo.
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Di fatto sembra di essere sulla luna e si attraversano  lande solitarie, brughiere e torbiere.

– Il Cammino del Burren

Per attraversare la su descritta area basta andare poco a nord di Doolin e seguire sostanzialmente la costa fino a Ballyvaughan e poi dirigersi verso Ennis. Si percorre agevolmente sia in macchina che in bicicletta.
Esiste però anche un percorso a piedi di 43 km molto suggestivo noto come “the Burren way” che  inizia  a Liscannor   e –   – passando per le Cliffs of Moher e Doolin – fiancheggia la costa fino a Ballyvaughan
E’ un cammino solitario, spesso caratterizzato da condizioni meteorologiche avverse ( né il vento, né la pioggia si fanno desiderare), ma tremendamente suggestivo per chi ha voglia di avventura. Tra l’altro trattasi di un cammino che può essere spezzato proprio a Doolin con una sosta di uno/ due giorni ( a Doolin si prende anche il traghetto per visitare le isole Aran!).  Dopo Doolin per molti chilometri non c’è alcun villaggio e bisogna arrivare a Fanore per vedere un piccolo centro abitato.   A killinaboy, tra l’altro ci si imbatte in uno dei siti archeologici che ho citato sopra..

 

 

6 commenti

  1. Considero questo post dedicato a me
    🙂
    data la mia recente vacanza in Irlanda.
    Sono stato nei posti da te citati, ed ho scattato alcune tra le più belle fotografie della mia vita.
    Alla Aran sono andato in aereo da Connemara. Esperienza unica!

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