L’Italia, tutto sommato, ha avuto solo due statisti. Entrambi avevano il nome che inizia per B. , entrambi erano pelati, entrambi erano panzoni, entrambi erano socialisti ed anticomunisti, entrambi esaltavano il risorgimento, entrambi si fecero da soli, entrambi ebbero una forte personalità, entrambi riformarono la Italia, entrambi risolsero la questione romana con la Chiesa, entrambi furono traditi dal popolo che li acclamava.
Il primo, quando morì, non aveva una lira in più del dovuto e lasciò un paese integerrimo in cui i ladri erano perseguiti, il secondo invece dovette fruire degli strumenti di sopravvivenza offerti dalla democrazia.
Entrambi sono stati il facile capro espiatorio di un golpe orchestrato da forze oscure, per entrambi andrebbe riletta la storia.

Ben ha commesso degli errori imperdonabili, che oscurano qualsiasi cosa positiva avesse fatto.
Bettino in effetti andrebbe riletto e rivalutato, specialmente alla luce dei politici di oggi.
Lui commise errori “personali”, più che politici.
Tra i grandi statisti direi che De Gasperi e Moro non pssono essere taciuti.
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La mia è una riflessione buttata lì su cui si può dibattere all’infinito. Ovviamente ognuno ha opinioni diverse sul peso di ciascun presidente del consiglio, ma non riesco ad intravedere in Moro e tantomeno in De Gasperi grande azioni di governo. Poi, se andiamo al periodo monarchico, Giolitti, Crispi, Depretis e -ahime’ – Cavour pure hanno avuto un grande ruolo.
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