E’ passato sotto traccia l’ennesimo successo politico di Papa Brodoglio, il Papa più amato dai nemici della Chiesa ( semplicemente perché li ha sostituiti, ndr). Stavolta a fare le spese della di lui azione sono i cristiani cinesi, una comunità costituita da milioni di persone – perseguitata dal regime comunista – che opera in semi- clandestinità alla stessa stregua dei fedeli che, nei primi secoli del cristianesimo, esercitavano il culto nelle catacombe.
Come è noto infatti, prima dell’avvento dello sciagurato Brodoglio, in Cina vi era una Chiesa parallela, fedele ai principi del cristianesimo, e una Chiesa ufficiale controllata dal regime comunista cinese che non è mai stata riconosciuta dal Vaticano.
Con Brodoglio invece la situazione si è invertita e la Chiesa clandestina è stata formalmente soppressa con il riconoscimento da parte di Roma della Chiesa fasulla controllata dal regime. Il risultato? Ora la comunità cattolica cinese è governata da esponenti del partito comunista dichiaratamente atei. ( cfr. Settimanale Tempi, “Ora la Chiesa cattolica cinese è guidata da un Partito comunista ateo“, articolo di cui si consiglia la lettura). Insomma è una bella grana per i cattolici cinesi che non solo, per rimanere fedeli ai principi, vengono schedati e discriminati ( anche nelle carriere), ma ora si sono visti tradire anche da chi formalmente dovrebbe essere il Pontifex maximus e invece, dopo aver trasformato la Chiesa di Gesù in una ONG, li ha dati in pasto agli aguzzini.
Viene a questo punto da pensare al povero Don Camillo interpretato da Fernandel che, trovandosi nella Unione Sovietica di Lenin, approfittò dell’occasione per insegnare ad un prete locale a dar sganassoni per far rispettare la libertà di culto.
Ora, visto che Brodoglio se ne intende anche di sganassoni, sarebbe bello vederlo in un confronto con Don Camillo per scegliere quale tipo di Chiesa far prevalere.