Carcassonne – cosa vedere

  • Carcassonne – cosa vedere

“Carcas sonne, Carcas suona!”

Urlarono così i soldati di Carlo Magno che, dopo aver tentato per 5 anni di assediare la città, batterono in ritirata e si voltarono sentendo il suono delle trombe fatte squillare da Madame Carcas. In quel periodo la città era infatti sotto l’egida dei saraceni e Carlo Magno, già imperatore, profittando della morte del re, portò le sue truppe davanti alle mura di Carcassonne credendo di poterla conquistare alla svelta. La previsione si rivelò, tuttavia, ben presto vana, visto che la moglie del re deceduto – madame Carcas – fu capace di inventarsi numerosi stratagemmi per non cedere. L’ultimo dei quali – che si rivelò quello vincente – fu quello di far divorare ad un maiale il grano rimasto per poi gettarlo dalle mura contro l’armata carolingia.

E così, con un bluff rimasto della storia, Carcas fece credere a Carlo magno che 5 anni di assedio non avevano portato allo stremo i castellani e che fossero addirittura in grado di “sprecare” un maiale gettandolo in segno di disprezzo. Cosicché l’imperatore si fece ingannare e decise di far ripiegare le proprie truppe.

L’aneddoto, per questo avvincente, spiega però solo una parte delle origini di Carcassonne. In questo articolo, incentrato su cosa vedere a Carcassonne, tenterò di illustrare meglio qualche particolare in più svelando quelle curiosità che ricerca chi si appresta a visitare quella parte di Francia che fa parte dell’Occitania e che storicamente rientra nella linguadoca.

Con ciò sviluppando quell’itinerario nella Francia profonda di cui avevo in mente di scrivere da tempo. Carcassonne, del resto, si trova a soli 90 km da Tolosa ed è raggiungibile altresì tramite il canal du midi, ovverosia il canale commerciale di 241 km realizzato nel XVII secolo che collega Tolosa alla la città di Sète sul mar mediterraneo. Di questo però ho già scritto nel mio post su Tolosa in maniera più approfondita ed è lì che vi invito ad andare per approfondire questo profilo.

Dunque, cosa vedere a Carcassonne? Vediamolo subito.

Sommario:

  • Breve storia di Carcassonne
  • Visitare Carcassonne
  • Cosa mangiare a Carcassonne

1. Breve storia di Carcassonne

State tranquilli, vi illustro solo l’essenziale per una visita di Carcassonne consapevole. E ciò anche in considerazione della circostanza che la storia di questa cittadina è perlopiù legata al medioevo. Carcassonne, infatti, dopo essere stata sotto il dominio di barbari e saraceni, passò sotto il controllo carolingio con Pipino il Breve. Fu questo il suo periodo di massimo splendore e ciò anche grazie alla famiglia Trencavel che fece costruire un’importante fortezza. Successivamente fu avamposto cataro nel corso della crociata albigese ( Albi non dista molto) e città di frontiera tra regno di Aragona e regno di Francia. Infine, dopo secoli di opulenza, perse il suo ruolo di strategico presidio militare e cadde a lungo in rovina. Tanto è vero che nel XIX secolo si pensò addirittura di farla demolire interamente ( fortezza inclusa). Siccome però ci fu una forte reazione della popolazione, alle intenzioni distruttive si sostituì ben presto l’dea di procedere ad una generale ristrutturazione della città, ristrutturazione che ha consentito di preservare la cittadella e di valorizzarla a tal punto da consentirle di entrare a far parte del patrimonio Unesco nel 1997

2. Vedere Carcassonne

Raccontare cosa vedere a Carcassonne non è semplice. E ciò non già perché manchino i punti di riferimento, ma per il semplice fatto che visitare Carcassonne significa esplorare Carcassonne tutta, cioè visitare tutta la cittadella.

Lo si capisce perfettamente non appena si giunge dalle campagne circostanti nella parte bassa della città e si ha l’impatto visivo della cittadella catapultandosi in un’epoca passata. Sarà pure banale dirlo, ma è la pura e semplice verità. Non è del resto un caso se è qui che è stato girato “Robin Hood, principe dei ladri” con Kevin Costner, un film meraviglioso che ha descritto la Nottingham medievale con le torri merlate di Carcassonne.

E, invero, appena si attraversa il Pont Vieaux e ci si lascia alle spalle il fiume Aude e si oltrepassano le porte di Narbona con il busto di madame Carcas ci si rende rende conto di quanto sia bella Carcassonne. Le sue viuzze, per quanto oltremodo turistiche e attente ad accogliere un turismo di massa, sono infatti un magnifico esempio di urbanistica medievale perfettamente preservate con percorsi che raramente sono in piano.

E così, passeggiando lentamente, ci si renderà subito conto che cercare “cosa vedere a Carcassonne” è davvero relativo.

Del resto, in particolare con la dominazione della famiglia Trencavel, Carcassonne è stata un insediamento molto strategico. E ciò per una serie di motivi molto semplici: 1) la sua posizione geografica a metà tra Atlantico e Mediterraneo; 2) il suo ruolo di presidio militare – sin dall’epoca romana – rispetto alla penisola iberica; 3) la sua funzione commerciale.

Essa, di fatto, è costituita da una parte bassa ( la ville basse) e appunto dalla cittadella medievale con una doppia cinta muraria, una interna e una esterna. La prima risale ai Visigoti, l’altra è coeva alla costruzione del castello.

Ciò premesso, dopo aver percorso la rue cros, per arrivare allo chateau comtal, cioè davanti all’ingresso del castello, è sufficiente imboccare la via mayrevielle. Si tratta della strada che porta al punto più alto della città alla fine de la rue principal.

Il castello Comtal è, del resto, l’attrattiva più affascinante di Carcassonne.

 Costruito nel XII secolo dai visconti di Carcassonne, i Trencavel, il castello ha subito numerose modifiche nei secoli successivi con l’aggiunta di un recinto, torri, un fossato (o barbacane). L’obiettivo era evidentemente quello di renderlo inespugnabile, in quanto particolarmente desiderato per il controllo della zona.

Nel corso della affascinante visita è possibile curiosare tra i vari cortili, i bastioni interni,  i saloni, il museo del castello e il maschio del castello. In particolare all’interno del castello sono custodite delle collezioni di sculture risalenti al medioevo.

In proposito il pezzo più famoso rimane senza dubbio il busto di Dame Carcas.

La cosa più bella del castello è, tuttavia, l’impianto scenografico che regala e che consente numerosi affacci panoramici sulla città bassa,  la Bastide Saint-Louis, la montagne Noire e i Pirenei.

La visita di Carcassonne può poi proseguire all’interno della bella basilica   di Saint Nazaire, perfetta sintesi di stile romanico e gotico francese. Nello specifico la Chiesa è stata eretta all’inizio dell’XI secolo da papa Urbano II in stile romanico. Dopodiché parte della Basilica è stata distrutta e poi ricostruita in stile gotico.

E’ talmente bella da essere stata soprannominata « Le joyau de la Cité », cioè il gioiello della città, e si caratterizza in particolar modo per le sue magnifiche vetrate ( considerate tra le più belle del sud della Francia).

Vi consiglio poi di non tralasciare – nell’ambito della ricerca su cosa vedere a Carcassonne – la parte bassa della città per ammirare meglio il ponte vecchio.

Fino al XIX secolo questo ponte medievale costituiva l’unica possibilità per raggiungere la fortezza dalla Bastide Saint-Louis (altro nome dato alla città bassa).

Oggi il ponte è  stato pedonalizzato e offre una bellissima vista sulla città vecchia. 

 La Bastide di Saint-Louis poi è stata progettata nel 1260 e ruota attorno a piazza Carnot con la sua piazza del nettuno. All’interno di quest’area, più in particolare, si può visitare la Cappella Notre-Dame de la Santé ( che si trova proprio all’inizio della strada per San Giacomo di Compostela), il Bastion di Saint-Martial il Bastion du jardin du Calvaire e il Bastion de Montmorency.

Vi sono poi Il Museo di Belle Arti con la sua collezione di dipinti e ceramiche, il municipio settecentesco, il portale giacobini, la Cattedrale di Saint-Michel, i mercati de Les Halles dove si possono trovare buoni prodotti regionali, L’hotel Roux d’Alzonne (dove soggiornò due volte Luigi XIV),  la Chiesa di Saint-Vincent  con il suo campanile, La Cappella Carmelitana.

Segnalo, inoltre, il già ricordato canal du Midi, dove in estate è possibile fare delle crociere. Il molo di partenza è al Port du Canal du Midi, a nord di Bastide-Saint-Louis, vicino alla stazione ferroviaria SNCF di Carcassonne.

La crociera, in particolare, dura  da 1h a 2h ei prezzi sono compresi tra gli 8 € e i 10 €.

Infine, sempre nella bella stagione e per chi si sposta in macchina, va citato il laghetto di Cavayère.

Quest’ultimo si trova a soli 15 minuti di auto da Carcassonne ed è molto frequentato soprattutto in estate, atteso che ci si viene per prendere il sole stessi sulle spiaggette e sull’erba. I più intrepidi, peraltro, si fanno anche il bagno o si dilettano con il pedalò, lo sci nautico, il wakeboard e il paddle board.  

 3. Cosa mangiare a Carcassonne

Il piatto tipico della domenica a Carcassonne e dintorni è la cassoulet. E’ un piatto regionale molto energetico a base di salsicce, anatra confit e fagioli ( più varie ulteriori aggiunte variabili). Benché sia un piatto nato nella cittadina di  Castelnaudary, sia Carcassonne che Tolosa ne rivendicano la  creazione e ciascuna delle tre città  si vanta di offrire il piatto migliore.

  • Leggi anche

Al termine di questo breve articolo dedicato a cosa vedere a Carcassonne, vi invito altresì a dare una occhiata agli altri articoli che ho voluto dedicare alla Francia.

In particolare voglio invitarvi a considerare di unire la visita di Carcassonne a quella di Tolosa, nonché a Bordeaux e a Lione.

Se poi avete voglia di un po’ di avventura, vi esorto altresì a leggere il mio articolo sull’inizio del mio cammino del nord fino a Santiago de Compostela. In esso trovate accenni a Biarritz, San Jean de Luz ed Hendaye , città della costa atlantica a me care.

9 commenti

      • Ho viaggiato in lungo e in largo e alcuni posti mi son rimasti nel cuore: Bretagna in primis coi suoi fari e l’oceano in tempesta, le spiagge immense solitarie e le scogliere. Poi l’Alsazia e le sue case a graticcio le cicogne e il foie gras… la Normandia, la Provenza, l’alvernia la Valle della Loira e l’Aquitania… che dire a parte Parigi che non mi va di vedere (strano ma vero) il resto visto tutto

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      • In effetti è strano non saprei… ho visto Roma (impossibile non visitarla) e poi basta, le capitali europee non mi attirano.. io sono più una da posti dispersi nel nulla, per paesi a misura d’uomo, per le spiagge della Bretagna con solo i cavalli al galoppo e oceano e nulla più… per i prati sterminati della Normandia senza incontrare anima viva…
        C’è un altro paese europeo che conosco come le mie tasche l’Austria. Ho visto ogni filo d’erba e ogni bosco, ogni vetta e ogni fiume… ma solo di paesi sperduti …
        non so perché ma le grandi città non fanno per me!

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  1. Sono transitata a Carcassonne tanti anni fa, in due differenti gite scolastiche. Ricordo l’imponente cinta muraria e i tetti in pietra. Era primavera e le creperie erano tutte chiuse perché stavano dando il bianco così la nostra merenda pomeridiana saltò.

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