Tolosa e dintorni : cosa vedere

  • Tolosa e dintorni, cosa vedere. Itinerario in Occitania

Tolosa è per popolazione – dopo Parigi, Marsiglia e Lione – la quarta città della Francia ed è il capoluogo dell’Occitania.

In particolare l’Occitania  rievoca, già nella denominazione, l’antica contrapposizione tra la lingua d’oïl, che ebbe origine proprio in questa zona,  e lingua d’oïl,   anticamente parlata nel  centro-nord della Francia, contrapposizione  che dal medioevo si è trascinata fino ai giorni nostri. L’Occitania, dunque, è una regione che continua ad essere caratterizzata da una forte identità storica, seppure oggigiorno – come nel resto della Francia  – abbondi di immigrati africani che ne hanno alterato il tessuto sociale. Ciò premesso, l’obiettivo di questo post non  è  quello di fornire un itinerario dell’ Occitania, ma limitarsi ad illustrare  cosa vedere a Tolosa e nei suoi dintorni, ovvero sulle località più rappresentative della regione.😊

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Il post, nella specie, si focalizzerà soprattutto sulle principali città della zona e sui paesini più caratteristici.  E ciò pur nella consapevolezza che l’Occitania ha molto da offrire con riferimento ai suoi parchi tematici e alle sue campagne,per cui qui ne verrà offerto un quadro parziale.

Dunque, cosa vedere a Tolosa e cosa visitare dell’Occitania ?

Indice:

  • Come arrivare in Occitania
  • Tolosa, cosa vedere
  • Cosa mangiare a Tolosa
  • Come arrivare dall’aeroporto di Tolosa in centro
  • I trasporti: come muoversi a Tolosa
  • I dintorni di Tolosa
  • Carcassonne
  • Albi
  • Narbona
  • Perpignano
  • Montpellier
  • Nimes
  • Lourdes
  • Come arrivare in Occitania

Come arrivare a Tolosa ?  Tolosa si trova a circa 250 km da Bordeaux, 380 da Marsiglia, 430 km da Lione, 540 da Nizza, 650 km da Parigi. Ciò nonostante l’aeroporto cittadino è per traffico il sesto aeroporto francese. Si trova a circa 30 minuti dal centro città ed è un aeroporto internazionale in cui operano tutte le principali compagnie aeree ( low cost incluse). Dunque Tolosa  per via aerea è facilmente raggiungibile. La stazione ferroviaria così come la stazione degli autobus, invece, si trovano in centro  nel quartiere Matabiau. Una delle cose più gradite di Tolosa è, peraltro, l’efficienza della sua metropolitana.

  • Tolosa, cosa vedere 

Tolosa nello specifico ha un ruolo fondamentali per gli studi in aviazione per via della presenza  dell’ Académie de l’air et de l’espace proprio nella zona dell’aeroporto. E’  poi  città universitaria, nota con il nome di “città rossa” per via dei colori dei suoi edifici storici, e – oltreché per l’aeroporto – è caratterizzata dalla presenza di altre importanti vie di collegamento.  Mi riferisco al Canal du Midi – canale di 241 km, dichiarato patrimonio dell’Unesco,  che collega il fiume la Garonna al mar mediterraneo – e al suo naturale prolungamento, il canale della Garonna, che collega Tolosa a Bordeaux e quindi all’Atlantico.

Entrambi i canali, realizzati per scopi commerciali, collegano  l’oceano atlantico al mar mediterraneo e per questa ragione assieme vengono chiamati i “canali dei due mari”.  Peraltro è stata realizzata una stupenda ciclabile per dilettarsi a percorrere su strada i territori attraversati dal canale e vi confesso che a chi scrive non dispiacerebbe farlo.

Altri due punti fondamentali riguardano poi San Tommaso d’Aquino, sepolto proprio a Tolosa, e il cammino di Santiago.

Ciò premesso, è tempo di illustrare cosa vedere a Tolosa in 2 giorni con lo stesso schematismo che osserverebbe un classico turista: dove andare? Che itinerario seguire?

Ve lo spiego subito  nel modo più lineare possibile, ma ve lo spiego nell’ottica – propria del narrabondo – di raccontarvi qualcosa in più e di diverso rispetto a quanto già è possibile già leggere in giro.Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è tolosa2.jpg

  • Place du capitole

  • La prima sosta di un ipotetico tour a Tolosa è nel suo punto nevralgico, place du Capitole ( piazza del Campidoglio), dove hanno sede il Municipio ( cioè il Campidoglio) e il teatro nazionale in stile barocco. Siamo nel cuore della “ville rose”, ovverosia la “città rossa”, posto che anticamente le costruzioni di Tolosa venivano realizzate utilizzando una particolare argilla rossa che dona agli edifici storici una tinta color pastello.  Nello specifico la piazza in questione è resa viva dalla presenza di numerosi bistrot coi tavolini all’aperto sotto ai portici ( peraltro  decorati, con temi che evocano la storia di Tolosa, da 29 serigrafie realizzati dall’artista Moretti), nonché da venditori ambulanti che espongono acquerelli e libri antichi.  Al centro della piazza, in prospettiva verso il municipio, si nota poi una enorme croce occitana in bronzo – completata da 12 segni zodiacali – simbolo della cultura occitana di cui proprio Tolosa è la massima espressione. Ciò premesso, il Municipio – liberamente accessibile – è stato voluto nel 1190, ma – per come lo vediamo oggi – risale al ‘700. Al suo interno, dopo essere saliti per lo scalone d’onore, si notano numerosissimi busti dei cittadini più illustri di Tolosa, nonché un ampio salone – denominato “sala degli illustri” – con le volte interamente affrescate. La sala più bella è tuttavia costituita dalla sala Gervais, dove – grazie all’effetto trompe l’oeil e ai candelabri – le opere rappresentate sembrano acquistare movimento. Vi sono poi diversi dipinti,  la maggior parte delle quale in stile impressionista, realizzati tra il XVI e il XX secolo che ripercorrono la storia cittadina.
  • Notre Dame de Taur.

Nei pressi di piazza dei Campidoglio è poi ubicata Notre Dame de Taur, Chiesa in stile gotico che è stata realizzata lì dove il corpo di San Saturnino martire fu legato ad un toro in corso fino ad essere completamente dilaniato.  La sua facciata si confonde quasi con le abitazioni della “Tolosa rossa” e all’interno si caratterizza soprattutto peri l suo splendido organo.

  • La Basilica di Santo Saturnino

A poche centinaia di metri da piazza del Campidoglio si trova la basilica di Saint Sernin / Santo Saturnino, probabilmente il monumento più importante tra le cose da vedere a Tolosa. E’ infatti patrimonio dell’Unesco e si caratterizza, fin da lontano, per un campanile pazzesco dalla forma ottagonale che sale per 67 metri di altezza.  Pur essendo dedicata al vescovo Santo di Tolosa, di fatto la sua importanza è cresciuta allorché Tolosa è divenuta una delle città di riferimento per i pellegrini che si recavano / recano a Santiago de Compostela. Tanto è vero che al suo interno si ritrovano molti riferimenti a San Giacomo e ai simboli del pellegrinaggio ( in particolare alla conchiglia).

A cominciare dal portale di  Miégeville, dove si notano i rilievi di San Giacomo e di San Pietro. E’ uno dei più grandi esempi di scultura romanica a livello europeo ed è stata realizzato dal maestro Gibulduino.

Miégeville, tra l’altro, è parola che deriva da  miéja vila ( mezza città), in quanto si trova lì dove una volta vi era una delle strade principali che tagliavano in due il centro di Tolosa.  Il portale, più in particolare, rappresenta alcune scene bibliche ed assume grande eleganza scenica grazie ad un arco a tutto sesto in pietra bianca. .

L’interno della Basilica  è poi una sintesi di tutte le espressioni dell’arte romanica ed è molto sobrio. Da vedere sono inoltre le due cripte ( superiore ed inferiore) e il deambulatorio.Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è tolosa3.jpg

  • La Chiesa con il complesso dei Giacobini

A Tolosa non è poi da perdere les jacobins, meraviglia gotica della Linguadoca ( di cui, ricordo, Tolosa è stata per secoli il riferimento).  Si caratterizza, in particolare, per una Chiesa – accompagnata da un imponente campanile di grande impatto – con una sola navata sorretta  da altrettanto imponenti colonne di 22 metri chiamate “il palmizio” ( le palmier). E’ importante perché al suo interno si conservano le spoglie di San Tommaso d’Aquino, cui in origine era dedicato un mausoleo andato poi perduto a causa della rivoluzione francese.

Vi è poi uno strabiliante chiostro e il convento. All’interno del convento, peraltro, nel 1229 è stata costituita l’università di Tolosa, una delle più antiche d’Europa.

  • La Garonna e il ponte nuovo

Vale la pena, a questo punto, concedersi una passeggiata lungo le rive del fiume Garonna, fiume che peraltro attraversa anche Bordeaux. Se la giornata lo consente, soprattutto nei weekend, è uno dei punti di ritrovo prediletti dagli abitanti di Tolosa, visto che qui si riuniscono per chiacchierare, dedicarsi agli sport all’aperto e ascoltare musica. In particolare il lungofiume merita di essere conosciuto dalla prospettiva del Ponte Neuf ( il ponte nuovo).  In zona, peraltro, è possibile visitare la Chiesa di  Dame De La Daurade, Chiesa dedicata al culto della Madonna nera.Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è tolosa4.jpeg

  • Les Abattoirs

Sull’altra riva del fiume è poi possibile vedere il quartiere di Saint-Cyprien, quartiere moderno, ricco di verde, dove peraltro si trova l’ex mattatoio ( Les Abattoirs ) riconvertito in  museo di arte moderna. Si tratta sostanzialmente di un museo che ospita opere del ‘900, tra cui il nostro Lucio Fontana, artista che a me fa evocare Riccardo Pazzaglia in una memorabile scenetta del film “Il mistero di Bellavista” sull’arte moderna. E’ arte?

  • Il museo des Augustins

Da vedere a Tolosa è poi sicuramente il museo delle belle arti des augustins,  splendido edificio in stile gotico così chiamato perché ospitava un convento agostiniano. Al suo interno custodisce una ricca collezione di dipinti e di sculture dal medioevo fino al ‘900. In particolare  vi sono numerose opere in stile romanico di tradizione occitana. Da segnalare è poi lo splendido Chiostro.

  • Chiesa di Santo Stefano

La principale Chiesa di Tolosa è tuttavia Santo Stefano (Saint-Étienne ), sede vescovile sia romanica che gotica che fonde i due stile creando un unicum.  Qui, di fatto, siamo nel cuore della “città rossa” e delle strade dello shopping. Del resto vi sono numerosi  hôtel particulier che rendono prezioso e affascinante  lo struscio.  Tra le ville più incantevoli – probabilmente la più bella di Tolosa in assoluto – vi è  l’Hôtel de Assézat,dove ha sede la  fondazione Bemberg e che è possibile visitare apprezzando gli arredi del XVIII e una collezione di dipinti a partire dal XVI secolo.  Nel cortile d’ingresso, peraltro, vi è un ristorante.  Da segnalare è, inoltre, l’Hôtel-Dieu Saint-Jacques  in via Vigueri ( siamo  sulla riva sinistra della Garonna).

  • Il mercato Marché Victor Hugo

Merita poi di essere fatto un bel giretto del mercato al coperto. In realtà ve ne sono diversi, ma il più famoso è quello di Marché Victor Hugo.  Vi si trovano numerose bancarelle per frutta, verdura, salumi e soprattutto pesce. E’ questa una occasione per provare un bicchiere di vino con due ostriche di accompagnamento.  Altri mercati di Tolosa sono poi Marché Saint Cyprien  – un mercato anch’esso al coperto, ma più piccolo e  Marché des Carmes. Detto tra noi: meglio limitarsi al primo.

  • Il canal du Midi

C’è poi bisogno di tempo per dedicare  la giusta attenzione a due attrazioni che rientrano delle cose più preziose da vedere a Tolosa:

La prima di quest’ultime è sicuramente il canal du midi. In precedenza ho già scritto che si tratta di un canale che collega – per 241 km e per motivi commerciali – la Garonna al mar mediterraneo ( a Sète) ed è a sua volta collegato al canale della Garonna fino a Bordeaux.  Si tratta, dunque, di un canale navigabile dove nella bella stagione si organizzano microciere con battelli.  In particolare port de l’embouchure  è possibile vedere il punto in cui il canal du midi si innesca nel il canale Brienna e vi sono 3 ponti che  consentono un facile attraversamento regalando una piacevole passeggiata. Si tratta di un’area verde  di cui si può godere anche noleggiando una bicicletta.

  • Il giardino giapponese

La seconda attrazione cui mi riferisco, che normalmente non viene citata nelle guide di Tolosa, è il giardino giapponese. Si trova non lontano da port de l’embauchure ed è stata la sorpresa del viaggio.  Si tratta di una piccola sezione di un ben più ampio parco Compans Caffarelli, ma vale assolutamente la pena conoscerlo. Fu voluto da un sindaco di Tolosa – Pierre Baudis – ad imitazione dei giardini di Kyoto progettati tra  il  XIV e il XVI  secolo. Vi si trovano gli elementi del mondo acquatico, vegetale e minerale perfettamente fusi con elementi architettonici: il muro, le laterne e il padiglione da tè con il ponticello che ne consente l’accesso. L’ambientazione, dunque, pur se solo imitata, è effettivamente giapponese e lo conferma anche la collinetta artificiale con piante esotiche di provenienza nipponica.

  • La città dello spazio e il museo Aeroscopia

Se siete amanti del volo e magari avete letto il “Piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupery non potete perdervi la  Citè dell’Espace e il museo Aeroscopia

Il primo non è altro se non un parco per avventure “spaziali” ed è dedicato all’astronomia e alla conquista spaziale. Ospita un planetario, ma anche repliche di razzi, astronavi, satelliti di osservazione e della stazione spaziale Mir. Ci si può poi divertire a preparare il lancio di un razzo e ad assistere al decollo da una saletta di controllo

Quanto al museo  Areoscopia esso si trova accanto all’aeroporto di Bagnac.  Vi si trovano modelli di aereo d’epoca e moderni ( alcuni di essi visitabili dall’interno).

Eppoi cosa vedere a Tolosa ? Infine segnalo il  Musee  Dupuy ( museo di arti grafiche) con una ricca collezione di orologi, avori, maioliche e armi, nonché il museo di Tolosa ( museo di storia naturale).

  • Cosa mangiare a Tolosa

Dopo aver completato la descrizione su cosa visitare a Tolosa,  risulta sicuramente “interessante” fornire alcuni spunti in ordine a cosa mangiare e dove mangiare a Tolosa.

  • Cosa mangiare di tipico ?

Nell’invitarvi a dare un’occhiata al post sulla cucina francese in generale ( lo leggete qui) che ho pubblicato sul narrabondo, va subito detto che a Tolosa  i piatti tipici sono sostanzialmente a base di terra. In particolare Tolosa è la patria del  Cassoulet.  Di cosa si tratta? Si tratta di una casseruola ( di qui il nome) in cui si mette carne di maiale, salsiccia e confit d’anatra assieme ai fagioli locali. Per digerirlo ci vogliono circa 3 giorni, ma diciamo che dà tutto l’apporto calorico di cui si ha bisogno per affrontare i freddi inverni.  Ci sono dei ristoranti specializzati in cassoulet che vi indicherò a seguire.  Una delle componenti della cassoulet è   la salsiccia di maiale. La salsiccia  rosata è di per sé una delle grandi protagoniste della cucina di Tolosa. Lo è anche l’anatra. E ciò sia  come foie gras che  come magret, ( ovvero il classico petto d’anatra). Vi sono poi formaggi: Roquefort, Bleu d’Hougarou ( con latte di pecora)Pavé Toulousain ( latte di mucca) Rocamadour ( con latte di capra e morbido), il Gensac (formaggio di capra) e Perail (con latte di pecora) ).

Tra i dolci tipici di Tolosa vi è poi la fenetra ( scritto  fénétra). Si tratta di una pasta sabé con crema di albicocche, limone e mandorle. E’ il dolce delle festività per antonomasia, ma a fine giugno viene addirittura celebrato con la ”  Fête du Fénétra”. Vi sono poi naturalmente i macarons e i cioccolatini. Tra questi in particolare la pavé du capitol. Infine va citata la violetta, simbolo di Tolosa. Dal fiore, infatti, si produce sapone, profumo, ma anche bonbon, macarons, miele e cioccolatini

  • Dove mangiare a Tolosa ? 

Citerò di seguito ristoranti di fascia media che fanno cucina regionale:

  • Restaurant Emile
    Si vanta di preparare la miglior cassoulet della città e non ho alcun elemento per confutarlo. Posto carino, cucina ottima.  Si consiglia di prenotare, essendo uno dei locali più celebri della città. Indirizzo: piazza Saint George 13.
  • Au Petit Bonheur.  Più  economico, ma ugualmente caratteristico. Nella botte piccola c’è la cassoulet buona.  Via des Filatiers 20
  • Bon vivre. Qui tipico è il  foie gras e il petto d’anatra alla griglia. Via wilson 15 bis
  • Les jardins de l’Operà. Tra quelli citati è sicuramente il locale più elegante in assoluto per via della location insuperabile. Si trova nella centralissima place du capitole
  • Chez Jeannot. Se  preferite la cucina a base di pesce e in particolare le ostriche vi suggerisco questo bel locale nei dintorni del mercato. Il locale ha anche un reparto in cui vende il pesce al dettaglio e un bistrot. Si trova in via de Bayard

Per pranzo alternativa più economica e tuttavia folcloristica è  costituita dal  mercato di Marché Victor Hugo. Potete scegliere tra decine di bancarelle – in particolare quelle che offrono ostriche! – situate al primo piano. Questo è sito  del mercato.

  • Come arrivare dall’aeroporto di Tolosa in centro

Per arrivare al centro di Tolosa dall’aeroporto – oltreché col taxi e coi mezzi propri – ci sono essenzialmente due modi. In tram è possibile prendere la linea T2 che collega il terminal al centralissimo tribunale (  Palais de Justice). La durata del tragitto è di mezzora, nel mentre ci sono 14 fermate prima.Tra l’altro vi è altresì la fermata Arénes che consente di cambiare altri mezzi.  La frequenza delle corse è ogni 9  o 20 minuti.

Vi è poi l’Airport Shuttle, anch’esso molto comodo perché ha il capolinea davanti alla stazione ferroviaria di   Toulouse Matabiau. Ferma tra l’altro nei pressi del giardino giapponese e del canal du midi. Gli orari – che vi invito sempre a verificare! – al momento in cui scrivo vanno dalle 5.45 alle 0.10 con una  frequenza  ogni 20 minuti.

  • I trasporti: come muoversi a Tolosa ?

A Tolosa i mezzi pubblici sono efficientissimi, in particolare vi è una delle metro migliori d’Europa. I treni, per quanto piccoli, hanno quasi sempre la frequenza di un treno ogni 2 minuti.  Questo è il sito con la mappa della metro: Metro Tolosa

  • I dintorni di Tolosa : cosa vedere

Per visitare Tolosa dignitosamente 2 – 3 giorni sono più che sufficienti. Tutti i siti di interesse sono infatti perfettamente raggiungibile a piedi o comunque coi mezzi pubblici. Per questo, se abbiamo qualche giorno in più a disposizione, vale la pena esplorare le località situate nei dintorni di Tolosa, dintorni ricchi di spunti e di alternative spesso situate lungo il Canal du Midi. 

  • Carcassonne

La prima località che consiglio di visitare è Carcassonne. Su di essa in questa sede non spenderò molte parole perché ho intenzione di dedicarle un post apposito. L’unica cosa che posso dirvi ora è “wow”. Si tratta infatti della ricostruzione, realizzata nella seconda metà dell’800, dell’antica cittadella medievale. Per questo motivo vi sono stati ambientati diversi film importanti. Tra questi “Robin Hood, principe dei ladri”. Qui trovate tutto su Carcassonne

  • Albi

Di Albi il panorama colpisce già il lontananza. La città antica è infatti adagiata accanto  al fiume Tarn un po’ comeToledo in Spagna. Tra i tanti edifici spicca in particolare la cattedrale fortificata in mattoni, cattedrale dedicata a Santa Cecilia. Sono infatti proprio i mattoni – oltre alle pietre – a caratterizzare lo stile edilizio della cittadina. Per questo, esattamente come Tolosa, chiamata città rossa.

  • Narbona

Altra città dell’Occitania da considerare è poi Narbona, famosa soprattutto per la sua imponente Cattedrale. Da visitare vi è anche il palazzo arcivescovile con il palazzo vecchio – di epoca romana – e il palazzo nuovo in stile visigoto.

  • Perpignano

Meno affascinante, ma comunque da tenere in considerazione è sicuramente Perpignano, antica capitale del regno di Mallorca situata a soli 30 km dal confine con la Spagna.  Il suo centro storico vede predominare lo stile gotico. Simbolo della città è il Castillet, antica porta d’accesso che permette di entrare nel centro storico e visitare la Cattedrale di San Giovanni Battista. Bella anche la passeggiata sulle rive  del fiume Têt

  • Montpellier

Montpellier è una città di 250mila abitanti circa resa vivace dalla popolazione studentesca che frequenta una delle tre università cittadine, nonché una importante scuola di medicina. E’ una città moderna ( ricca di murales), impreziosita da un elegante centro storico che si sviluppa attorno a Place de la Comédie con la  fontana delle Tre Grazie, il teatro dell’Operà  e i maestosi palazzi con i tetti di ardesia. Da vedere vi sono poi la Cattedrale di St-Pierre e la Tour de la Babote,

  • Nimes

Non proprio nei dintorni di Tolosa, ma a due passi da Montpellier è sicuramente questa splendida cittadina di origine romana che si caratterizza proprio per uno splendido anfiteatro romano risalente al II secolo. Se originariamente era teatro dei combattimenti dei  gladiatori e di spettacoli con animali ( anche taurini), dall’800 in poi è tornato agli antichi passi con l’organizzazione di corse dei tori ( in particolare in occasione della Camargue) e di corride. Tanto è vero che Picasso assistette plurime volte a diversi spettacoli, visto che si era trasferito qui nel 2019. Nimes, tuttavia, stupisce per altresì per il suo bel centro storico e in particolare  per La Maison Carrée,   tempio romano voluto con Augusto, e per i  resti della torre di guardia.

  • Lourdes

A circa 150 da Tolosa vi è infine Lourdes, dove ogni anno milioni di pellegrini si recano per visitare uno dei più importanti Santuari al mondo per via delle apparizioni mariane alla giovane Bernadette. Lourdes è attualmente, dopo Parigi, la località più visitata di tutta la Francia.

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