Ci sono diverse cose che non mi sono piaciute di Divin Baguette ( siamo a Maiori in via Santa Tecla 16, sostanzialmente sul lungomare all’altezza dell’albergo Panorama), ma prima mi soffermerei su quello che mi è piaciuto: il nome del locale, giusto quello.

Procediamo però per gradi e vediamo di motivare adeguatamente il mio pensiero. In primo luogo va detto che Divin baguette è un localino semplice semplice che – come suggerisce il nome – prepara panini e piatti freschi estivi sciuè sciuè. In verità per la tipologia di locale che è ci si potrebbe sedere anche solo per bere qualcosa ( anche una bibita), ma il punto è che – una volta seduto al tavolo – mi è stato “suggerito” ( per così dire) di ordinare anche qualcosa da mangiare.
E così ho voluto provare un loro panino con all’interno alici e burrata. Da un locale che si chiama Divin Baguette, del resto, mi sarei aspettato un bel panino di sostanza. E ciò anche perché i prezzi non sono di certo contenuti. Invece mi è arrivata una baguettina piccina picciò e sottile tirata anche nella farcitura. Insomma, per esigenze di sintesi, è stata una delusione.
La cosa che mi ha lasciato più allibito è stato però il conto perché al prezzo, secondo me già spropositato per il panino proposto ( 9 euro), ho dovuto aggiungere il coperto di 2 euro e in un locale del genere, così come in un bar, imporre il coperto ha un solo senso: voler perdere il cliente facendolo sentire poco rispettato.

E a me, che sono appena tornato dalla Spagna – dove il concetto di coperto e di servizio non esiste nemmeno nei ristoranti – la cosa ha dato sinceramente molto fastidio perché pagare il coperto per una tovaglietta di carta mi fa pensare che a questo punto sia legittimo tutto, persino chiedere il pagamento di detto “coperto” per l’uso della tazzina del caffè al bar.
Ciò fermo restando, mi ha infastidito altresì il fatto che – con i tavolini quasi tutti vuoti – il personale abbia peraltro richiesto di spostare il passeggino di mia nipote, peraltro sistemato in modo discretissimo senza dare fastidio a nessuno, all’esterno dell’area occupata dai tavolini.
Ecco, se con la simpatia potevano cercare di “arrepezzare” le mancanze sostanziali e di riscattarsi, diciamo che hanno perso punti anche sotto questo profilo. Eppoi la mia nipotina va trattata bene!
Quest’ultima mossa, per quanto mi riguarda, ha rappresentato un commiato.
Non ci tornerò.
- Scheda di sintesi su Divin baguette a Maiori.
Benché la formula offerta, prima facie, possa apparire molto simpatica, ci sono diverse pecche andrebbero risistemate: in primo luogo mi riferisco all’offerta di panini “molto casalinghi” per quanto vari nella proposta. Sconveniente il rapporto qualità prezzo e ciò anche per via di certe voci di spesa ( id est: il coperto) che in un locale del genere non andrebbero pretese. Da rivedere anche per l’episodio del passeggino.
Il concetto di “coperto” a me dà parecchi fastidio, perché è ovvio che se mangio ho bisogno del tavolo e se bevo devo avere un bicchiere. Il costo del panino, oltremodo, è assurdo: con 9 Euro si può mangiare una pizza, o anche un primo, che hanno ingredienti e costi di preparazione ben diversi.
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Ma guarda, non contesto il prezzo in sé, ma ritengo che per tutto debba esserci proporzione con ciò che si offre.
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