Come scrivere un articolo SEO-friendly che si posiziona in alto nei motori di ricerca e, in particolare, su google. Tecniche seo per migliorare il posizionamento del tuo blog o sito.
Scrivere un articolo che si posiziona bene sui motori di ricerca non è solo questione di contenuti, ma di strategia. Per far sì che il tuo articolo venga trovato e letto, devi seguire alcune tecniche SEO fondamentali.
Facciamo prima una premessa: indicizzazione e posizionamento non sono sinonimi. Sono due fasi distinte e sequenziali all’interno del processo di ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO), anche se spesso vengono confusi.
Ecco la differenza spiegata in modo semplice:
- Indicizzazione (o Indexing) è il processo con cui un motore di ricerca (come Google) scopre, analizza e archivia una pagina web nel suo database. Pensa all’indicizzazione come all’atto di catalogare un libro in una biblioteca: finché il libro non è stato catalogato, nessuno sa che esiste e non può essere trovato. Se una pagina non è indicizzata, non potrà mai apparire nei risultati di ricerca. L’indicizzazione è una condizione necessaria per la visibilità online, ma non sufficiente.
- Posizionamento (o Ranking) è la posizione che una pagina indicizzata occupa nei risultati di ricerca (SERP) per una specifica parola chiave. Tornando all’esempio della biblioteca, una volta che il libro è stato catalogato (indicizzazione), il posizionamento riguarda in quale scaffale si trova e con quale criterio viene mostrato ai lettori. I motori di ricerca utilizzano complessi algoritmi (centinaia di fattori) per determinare il posizionamento, valutando la pertinenza, l’autorità del sito, la qualità dei contenuti e l’esperienza utente
La ricerca delle parole chiave (Keyword Research)
Il primo passo è identificare le parole chiave pertinenti per il tuo argomento. Queste sono le frasi che le persone usano per cercare informazioni. Usa strumenti come Google Keyword Planner, SEMrush o Ahrefs per scoprire i termini più cercati e meno competitivi.
- Parole chiave principali: Scegli una o due frasi chiave che rappresentano il cuore del tuo articolo. Ad esempio, se scrivi di “giardinaggio urbano”, questa sarà la tua parola chiave principale.
- Parole chiave a coda lunga (long-tail keywords): Sono frasi più specifiche, come “come coltivare pomodori in balcone”. Queste hanno meno concorrenza e un tasso di conversione più alto, poiché rispondono a un’esigenza molto precisa.
La struttura e l’ottimizzazione del contenuto
Dopo aver scelto le parole chiave, devi integrarle in modo naturale nel tuo articolo. La struttura è fondamentale sia per i lettori che per i motori di ricerca.
- Titolo (H1): Il titolo deve essere accattivante e contenere la tua parola chiave principale. È il primo elemento che Google analizza e il primo che attira l’attenzione del lettore.
- Sottotitoli (H2, H3): Usa i sottotitoli per suddividere l’articolo in sezioni logiche. Includi parole chiave secondarie e variazioni del tuo termine principale.
- Introduzione: La parola chiave principale dovrebbe apparire nelle prime 100-150 parole per far capire subito a Google e ai lettori di cosa tratta l’articolo.
- Corpo del testo: Distribuisci le parole chiave in modo naturale nel testo. Evita il “keyword stuffing” (ripetere la stessa parola chiave in modo innaturale) perché Google lo penalizza. Usa sinonimi e variazioni per rendere il testo più leggibile e ricco.
- Immagini: Nomina i file delle immagini con parole chiave pertinenti (es. giardinaggio-urbano-balcone.jpg). Usa il testo alternativo (alt text) per descrivere l’immagine includendo la parola chiave. Questo aiuta Google a capire il contenuto dell’immagine e la rende accessibile anche a persone con disabilità visive.
L’importanza dei link
I link sono cruciali per la SEO.
- Link interni: Collega il tuo articolo ad altri contenuti pertinenti sul tuo sito. Questo crea una rete di contenuti che aiuta Google a esplorare il tuo sito e a capire la sua struttura.
- Link esterni (backlink): Includi link a fonti autorevoli e rilevanti. Questo non solo aggiunge valore al tuo articolo, ma può anche segnalare a Google che il tuo contenuto è ben ricercato. Allo stesso modo, ottenere link da altri siti (backlink) è uno dei fattori di ranking più importanti.
Metadati e performance
Infine, non dimenticare di ottimizzare i metadati e la velocità del tuo sito.
- Meta Description: È il breve testo che appare sotto il titolo nei risultati di ricerca. Scrivi una descrizione concisa e persuasiva che incoraggi gli utenti a cliccare. Includi la parola chiave principale.
- URL: Crea un URL breve, semplice e che contenga la parola chiave.
- Velocità del sito: I motori di ricerca premiano i siti veloci. Assicurati che il tuo articolo si carichi rapidamente, comprimendo le immagini e usando un hosting performante. Un sito lento fa aumentare la frequenza di rimbalzo, che può influenzare negativamente il tuo posizionamento.
La struttura e l’ottimizzazione del contenuto
Dopo aver scelto le parole chiave, il prossimo passo cruciale è costruire l’articolo in modo che sia ottimizzato sia per gli algoritmi dei motori di ricerca che per l’esperienza dei lettori. La struttura del tuo contenuto deve essere chiara e logica, guidando l’utente attraverso il testo e, al contempo, segnalando a Google l’argomento principale e la sua rilevanza.
Titolo (H1): La tua vetrina digitale
Il titolo (H1) è la cosa più importante che scriverai. È il primo elemento che Google scansiona e il primo che un utente vede nei risultati di ricerca. Per questo motivo, deve essere accattivante, descrittivo e contenere la parola chiave principale (es. “Come scrivere un articolo SEO-friendly”). Un buon titolo attira i clic e riduce la frequenza di rimbalzo, due segnali positivi per Google.
Sottotitoli (H2, H3): Organizza e facilita la lettura
Usa i sottotitoli per suddividere l’articolo in sezioni logiche. Ogni sottotitolo (H2, H3, H4) dovrebbe introdurre un nuovo argomento o un punto specifico. Includi in modo naturale le parole chiave secondarie e le variazioni del tuo termine principale all’interno di questi sottotitoli. Questo non solo rende il testo più leggibile, ma aiuta anche Google a capire la gerarchia e la profondità dei tuoi contenuti.
La tua prima impressione
La parola chiave principale dovrebbe apparire nelle prime 100-150 parole dell’introduzione. Questo serve a due scopi:
- Segnala a Google l’argomento esatto del tuo articolo fin dall’inizio.
- Cattura l’attenzione del lettore, confermando che ha trovato il contenuto che stava cercando.
Corpo del testo: Qualità e naturalezza
Distribuisci le parole chiave in modo naturale nel corpo del testo. Evita il “keyword stuffing” (ripetere la stessa parola chiave in modo innaturale e forzato) perché Google lo penalizza. Invece, utilizza sinonimi, varianti e parole chiave correlate (LSI – Latent Semantic Indexing) per arricchire il testo. Ad esempio, se la tua parola chiave è “ricetta pasta al pesto”, puoi usare anche termini come “salsa al basilico”, “pesto genovese” o “preparazione pasta”. Questo rende il contenuto più completo e naturale, migliorando l’esperienza di lettura e la rilevanza per i motori di ricerca.
Ottimizzazione delle immagini: Vai oltre il visuale
Le immagini sono un elemento visivo fondamentale, ma possono anche essere un potente strumento SEO. Per ottimizzarle:
- Nome del file: Assegna alle tue immagini nomi descrittivi che contengano le parole chiave (es. ricetta-pesto-basilico-fresco.jpg).
- Testo alternativo (Alt Text): Il testo alternativo è una breve descrizione dell’immagine che viene letta dai motori di ricerca e dai programmi per non vedenti. Descrivi l’immagine in modo chiaro e includi la parola chiave. Questo non solo aiuta Google a indicizzare le tue immagini, ma rende anche il tuo sito più accessibile.
Parole chiave e lunghezza minima dell’articolo.
Non esiste un numero magico di parole che garantisca il posizionamento su Google. Il concetto di “lunghezza minima” è un’idea superata che si basa su vecchie pratiche SEO. Oggi, Google non premia la quantità di parole per sé, ma la qualità e la completezza del contenuto.
L’obiettivo principale del tuo articolo deve essere soddisfare l’intento di ricerca dell’utente. Questo significa che la lunghezza ideale dipende dall’argomento che stai trattando.
- Contenuti brevi (300-600 parole): Possono essere sufficienti per argomenti semplici che richiedono una risposta rapida, come una definizione, una breve notizia o una ricetta veloce. In questi casi, un testo troppo lungo potrebbe annoiare l’utente e farlo abbandonare la pagina.
- Contenuti medi (700-1500 parole): Questa è la lunghezza più comune per i blog post, perché permette di esplorare un argomento in modo dettagliato senza essere eccessivamente lungo. È una buona via di mezzo per argomenti che richiedono spiegazioni, consigli o guide.
- Contenuti lunghi (oltre 1500 parole): Sono ideali per argomenti complessi che necessitano di un’analisi approfondita, guide complete, tutorial dettagliati o “pillar page” (contenuti che fungono da fulcro per un argomento più vasto). Questi articoli tendono a posizionarsi meglio per parole chiave competitive perché dimostrano competenza e autorevolezza. Spesso, ottengono più backlink e condivisioni sui social media.
In sintesi, la lunghezza del tuo articolo deve essere:
- Completa: Deve rispondere in modo esaustivo a tutte le domande che un utente potrebbe avere sull’argomento.
- Pertinente: Non aggiungere parole solo per allungare il brodo. Ogni frase deve avere uno scopo e aggiungere valore.
- Guidata dalla competizione: Prima di scrivere, analizza la lunghezza degli articoli che si posizionano già nella prima pagina di Google per la tua parola chiave. Questo ti darà un’idea di cosa si aspetta l’utente (e Google).
Quindi, non pensare a “quante parole devo scrivere”, ma a “cosa devo scrivere per fornire la risposta migliore e più completa possibile?”. La qualità e l’utilità del tuo contenuto sono i veri fattori decisivi.
n questo articolo, ho usato diverse parole chiave per ottimizzare il contenuto per i motori di ricerca. Le ho scelte per coprire i concetti principali legati alla scrittura di un articolo SEO-friendly, includendo sia termini generici che frasi più specifiche.
Ad esempio in questo articolo sono state usate delle parole chiave principali
- Parola chiave (principale): “come scrivere un articolo seo”
- Variazioni e sinonimi: “articolo ben indicizzato”, “tecniche seo”, “ottimizzare un articolo”
Parole chiave a coda lunga (long-tail keywords)
- Tecniche SEO: “ricerca parole chiave”, “struttura e ottimizzazione del contenuto”, “keyword stuffing”, “link interni”, “link esterni”, “meta description”, “velocità del sito”.
- Elementi del contenuto: “titolo (H1)”, “sottotitoli (H2, H3)”, “introduzione”, “corpo del testo”, “alt text”, “URL”.
L’obiettivo era usare queste parole chiave in modo naturale e pertinente, distribuendole nel testo per indicare a Google e ai lettori che l’articolo fornisce una guida completa su come scrivere un post per un blog in modo efficace.