Felice 1936 a Testaccio non è di certo un’attività commerciale che ha bisogno di pubblicità.
Invero, pur essendo fuori mano e lontano dal centro storico, pullula di turisti e stranieri alla ricerca di una goccia di romanità autentica dentro un oceano di ristoranti che usa servire cibi pronti spacciandoli per piatti tradizionali.
Al contrario di come si potrebbe pensare, Felice non è una trattoria spartana e alla buona, ma un localino moderno con le bottiglie appese e la cucina a vista ( circostanza questa molto apprezzata) in cui, sopratutto nei fine settimana, per trovare un tavolo libero risulta indispensabile prenotare con giorni di anticipo.
Ciò nonostante sbaglia chi creda che questo ristorantino sia una sorta di catena di montaggio di cui il cliente costituisce solo un anello da cambiare al più presto: 1) il personale, almeno con me ( anche se in rete ci sono diversi commenti di tenore avverso) è davvero gentile, veloce, simpatico e non sbaglia un colpo; 2) il cibo è di ottima qualità.
Relativamente a quest’ultimo aspetto va specificato che il menù si divide in due parti. Nella prima parte ci sono i piatti forti, nella seconda i patti cucinati a seconda del giorno corrente della settimana.
Al riguardo è quasi pleonastico dire che a farla da padrone ci sono i tonnarelli al cacio e pepe, vera e propria istituzione del locale che definire sublimi è puramente riduttivo.
Appena saranno serviti al tavolo, uno dei camerieri li mantecherà al momento per voi e vedrete in un attimo essere assorbito tutto il calcio dalla pasta.
Si tratta di una bontà tale da essere quasi indotti a dimenticare gli altri primi proposti. Tra questi meritano senza dubbio anche le mezzemaniche alla gricia. Di contro non ho trovato al stesso livello la carbonara e l’arrabbiata, ma anche vero che i gusti sono relativi.
Tra i secondi è davvero ottimo lo spezzatino di vitella con patate, anche se – a detta dei gestori – il vero piatto simbolo è l’abbacchio.
Tra i dolci, invece, a meritare la lode c’è il tiramisù fatto da loro.
In sintesi Felice è un ristorante che, nel suo genere, è due spanne sopra ogni ristorante che propone cucina tipica romana. I prezzi non sono eccessivi e, anche se propongono piatti apparentemente semplici, vi assicuro che la qualità del prodotto giustifica un rincaro superiore alla norma per quanto riguarda i primi. In ogni caso si cena con circa 30 euro
Voto: 9
Mi è venuta l’acquolina in bocca
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ahahhaha, anche a me.
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