PROLOGO CAMMINO DEL NORD
“La conversione è cosa di un istante, la santificazione è lavoro di tutta una vita” – San Josemarià Escrivà de Balaguer
A te che quando cambi colore mi fai andare avanti
A te che mi trattieni per minutiA te che molti mancano di rispetto
A te che quando non ti rispetto mi costringi a pagare
A te che regni sull’ordine
A te che sei in pianta stabile nella terra
Ciao… carissimo semaforo!
5 giugno – PROLOGO – E’ bastato indossare per un attimo lo zaino per riprovare le sensazioni di un anno fa, fatiche e dolori compresi. Ho pensato anche alle vesciche e mi sono chiesto se fossi disposto a rivivere le stesse difficoltà. La risposta è stata priva di tentennamenti: “assolutamente sì!” E’ da un anno, ovvero da quando sono tornato a casa, che ripenso in continuazione a Santiago e a vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo senza subire lo stress di una routine quotidiana che ti obbliga a correre incessantemente e a concludere la giornata con la spiacevole sensazione di aver perso il senso delle cose. Confesso che, in questi giorni, ho provato invidia per i vari backpackers che ho incrociato per la strada. Da domani, invece, tornerò ad essere uno di loro. Sono teso e a farmi compagnia è la solita sensazione di aver scordato qualcosa congiuntamente all’attesa per ciò che vivrò. L’incertezza, del resto, produce sempre paure: 1) Non ho prenotato alcun albergo/pensione/ostello né ho ancora deciso in che città fermarmi domani: Bordeaux, Biarritz, Hendaye, Irùn? In verità, allo stato, so solo di aver prenotato un volo di andata per Bordeaux, mentre il ritorno è solo un dettaglio che per ora non mi interessa; 2) Dalle letture fatte in internet, pare che il cammino del nord non sia per niente organizzato se lo si paragona al francese: è mal segnalato e gli albergues sono davvero pochi. Dormire a terra al termine di una lunga giornata di fatica non deve essere affatto piacevole; 3) Non so ancora se completerò il cammino del Norte o, all’altezza di Oviedo, devierò sul primitivo. Deciderò al momento; 4) Non mi sono per nulla preparato e fisicamente sto tutt’altro che bene; 5) timore principale: vivrò la stessa magia di un anno fa? Sono tutti dubbi ai quali solo il viaggio medesimo potrà dare una risposta. Per ora non c’è fretta. L’unica cosa che so è che domani si inizia e che il 4 luglio devo essere a Barcellona. Speriamo almeno che mi ricordi di prenotare un volo che mi ci porti.