I miei #Traveldreams 2017

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Dopo aver letto i posts di diversi amici bloggers relativamente ai loro “viaggi da sogno” per il 2017, mi sono chiesto se anche io dovessi redigere la mia lista dei desideri.

La conclusione cui sono arrivato è, tuttavia, che, per quanto mi riguarda, ha veramente poco senso.  Ci sono tantissime località in cui mi piacerebbe andare al più presto, ma la verità è che non so nemmeno cosa farò domani. Una volta superati i trenta anni le priorità della vita cambiano e il tempo a disposizione inizia a scarseggiare sempre di più. Personalmente  non ho più la possibilità di pianificare le mie giornate pensando esclusivamente ai viaggi e inizio a capire le esigenze di quella fetta di popolazione che vive di week-end e fughe lampo.

Ciò premesso, sebbene mi ritenga estremamente soddisfatto per quella parte di mondo che ho già visto, so per certo che – appena potrò –  dedicherò tutte le mie attenzioni al mio “passatempo preferito”.

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Dove mi piacerebbe andare quest’anno?

Partiamo dai viaggi “semi-impossibili”, visto che il mondo è diventato improvvisamente più piccolo di quello che è  e conseguentemente la possibilità di scelta si è ristretta

Invero, per via di qualche subumano, negli ultimi anni tutto è profondamente cambiato e persino mete “alla portata” ormai sembrano pericolose. Mi riferisco, più in particolare,  alla Turchia con Istanbul, alla Tunisia, all’Egitto e al Marocco, mete che non possono più essere alla moda e hanno visto improvvisamente venir meno la loro principale fonte di sostentamento, ovvero il turismo.

Personalmente anche io ho le mie riserve al riguardo, ma per indole – con le dovute precauzioni – so per certo che, se ne avessi l’occasione, andrei comunque nei suddetti paesi e, in particolare, vorrei tanto andare nella terra dei Faraoni.

Altra meta dei miei sogni è il Giappone.

Non so cosa mi attrae di questo paese tanto devoto alla modernità da aver dimenticato la sua storia e la sua plurimillenaria Tradizione. Non sono alla ricerca né dei suoi paesaggi straordinari, né di sushi a buon mercato. Ciò che mi seduce probabilmente è l’alta probabilità di perdermi in treno – cosa che, tra l’altro, mi preoccupa assai, visto ciò che mi è successo in Germania – in una realtà completamente diversa rispetto a quella occidentale. Vorrei, in sintesi, conoscere un pizzico di una cultura tanto diversa quanto affascinante di cui io so veramente poco.

Ciò nonostante, ad essere sincero, sappiate che – appena ne avrò l’occasione – scapperò di sicuro in Sud America ( paese ancora da designarsi), il sub-continente che più mi affascina e di cui più sono innamorato. Argentina, Cile, Brasile e Messico sono di sicuro in cima alla mia lista – e lo saranno per sempre! – ma di certo, se capita, non disdegnerò i paesi andini o l’America centrale

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Spesso,  lo confesso, penso ancora alla mia straordinaria esperienza in Perù, dove ho realizzato alcuni dei miei sogni più belli e dove ho trovato tutto ciò che cerco in un viaggio: conoscenza, esperienza, avventura.

Ciò premesso, ritengo opportuno piantare i piedi per terra e pensare ai viaggi che nell’immediato riuscirò  quasi sicuramente a  (dis-)organizzare.

Invero infatti, dopo aver percorso l’Irlanda in bicicletta, quest’estate mi è venuta voglia di Scozia, terra che non percorrerò pedalando ma che, nelle mie intenzioni, voglio conoscere comunque sulle due ruote, cioè in motocicletta. Edimburgo è, parer mio, l’ultima città d’arte che mi manca e, anche se mi dispiace completare le liste ( perché i sogni devono rimanere sempre incompleti, altrimenti poi che si sogna?), ritengo che sia giunto il momento di conoscerla per poi esplorare la Scozia fino in fondo.

Dopodiché voglio tornare a casa mia, cioè ad Alicante, dove voglio riabbracciare i miei amici e appagare il mio perenne senso di nostalgia per certi panorami. Anzi, vi svelo un segreto, se riesco ad andare a vedere la partita tra Real Madrid e Napoli, la gita ad Alicante sarà ( quasi) la prima del 2017.

Scrivo quasi, perché il prossimo fine settimana sarò  già in partenza, anche se non ho ancora deciso per dove.

Dopodiché prenderò quello che viene. Tornerei altre mille volte in Portogallo e altre centomila nella mia Spagna, andrei con curiosità nei paesi baltici, oltrepasserei volentieri i confini russi, esplorerei la Norvegia fino a Capo Nord e l’Islanda in lungo e in largo, ma il punto è che io al momento proprio non lo so e le liste sterili non mi piacciono.

Del resto a me per partire basta uno zaino storto e rattoppato vecchio di 16 anni, posto che a creare il viaggio ci pensa esclusivamente l’ispirazione e l’occasione del momento.

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