«Che cos’è il genio?
È fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità d’esecuzione.»
Se conoscete la trilogia di amici miei, non c’è bisogno che vi spieghi la citazione. Se invece non la conoscete, sappiate che non ve la spiegherò lo stesso: andatevi subito a vedere i tre film.
- Dove si trova Loop – Napoli, via Mattia Preti 21
A volte ci vuole davvero poco per realizzare una idea e persino un ex scantinato di via Mattia Preti al Vomero – strada centralissima, ma tutto sommato secondaria – può trasformarsi in una opportunità per realizzare qualcosa di diverso. Loop – officina della birra, locale che ha aperto da poco più di un anno, ci è riuscito appieno creando un ambiente gradevolissimo e divertente seppure occupato da 7 – 8 tavoli in tutto. Basta ad esempio una copertura che dia l’idea di trovarsi in un giardino, qualche gagliardetto a tema birra, un arredamento in cui predomini non a caso il giallo, uno schermo che segnala le birre disponibili con tanto di valutazioni per orientare nella scelta, un personale gentilissimo e – permettetemelo – poter ammirare all’ingresso un bancone di quelli seri.
- Il menù di Loop – officina della birra
La birra, infatti, è la grande protagonista di questo piccolo localino, tanto da porre seri dubbi quando si tratta di sceglierne una consultando appunto il menù delle birre. Ce ne sono tantissime di ogni provenienza, ma le cinque della casa meritano: Oro colato, Curniciello, Mappatella, Yellow Face e Devo Bere ( la mia preferita in assoluto).
Molto accurato e ampio è poi anche il menù dedicato al cibo con sfizioserie varie ( patate fresche in tutte le salse, frittatine, crocché, cuopppi), tantissimi panini – tra cui quelli del mese attenti ai prodotti di stagione ( al momento di questa recensione ce n’è uno interessantissimo con crema di castagne), carne al piatto, arrosticini, qualche piatto esotico e dolci.
Devo però essere sincero al riguardo: i grandi protagonisti del locale restano la birra e la passione che ci mette chi ci lavora. Infatti di pub al Vomero ce ne sono fin troppi e spesso, in realtà, finiscono solo per essere delle fotocopie in cui propinano cibo di scarto a prezzi sproporzionati.
Ecco, Loop ha fatto una operazione diversa creandosi una propria identità e consentendo a chi vuole di trovare qualcosa di atipico stando a proprio agio senza confusione. Per farlo alla base c’era bisogno appunto di una idea chiara che fosse esperienza di passione e determinazione, non – per citare ancora Amici Miei – supercazzola prematurata come se fosse antani.
E’ per questo motivo che l’operazione è riuscita con la proposizione di qualcosa che prima mancava.
Prezzi giusti.
Le birre artigianali spesso sono le migliori, e comunque le digerisco meglio rispetto alle altre (soffro di reflusso e non dovrei bere alcun alcolico…).
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Mannaggia, non ti invidio. Dipende dalla birra, io sinceramente non so dirti. Posso dirti però che in questo locale si fanno voler bene.
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Quelle “non filtrate”, per motivi a me ignoti, non mi danno alcun problema.
Ce ne sono alcune, invece, che non mi fanno dormire di notte. E non dipende dalla gradazione.
Boh?
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Boh, nel senso che non ne capisco di digeribilità o altro. Le non filtrate ora si portano, sei fortunato 😛
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