Quando ho finito il liceo, non immaginavo in alcun modo il mio futuro.
Ciò nonostante sono più che sicuro che non credevo di essere stato condannato a vivere per sempre dove vivo ora, né che dovessi andare a Salerno tutti i giorni.
Ero altresì più sicuro che avrei avuto un reddito, una macchina e degli spazi tutti miei.
Ho sempre sognato di vivere a Napoli e pensato che la mattina avrei dovuto prendere la funicolare per scendere dal Vomero e andare a lavorare.
Invece mi ritrovo a vivere la vita che non avrei mai voluto con tanti sacrifici e pochissime soddisfazioni. Non ho più le forti convinzioni ideali che orientavano i miei comportamenti, sono diffidente e risentito verso il genere umano intero e odio sempre di più lo stato italiano.