Non fate come me: non riducetevi all’ultimo. Non assumete tutti i vaccini assieme, altrimenti finirete per ammalarvi preventivamente.
Preparare un viaggio in Perù implica, infatti, dover ricorrere ai ripari contro alcune infezioni contro cui non abbiamo sviluppato gli anticorpi
Per gli italiani che vanno in Perù non è previsto alcun obbligo di legge in tal senso, tuttavia è consigliabile procedere alle seguenti vaccinazioni:
- Contro il tetano;
- Contro la epatite A e B;
- Contro la febbre gialla;
- Contro la meningite.
A ciò occorre, inoltre, aggiungere che si può incorrere in alcuni problemi a seconda dell’altitudine in cui ci troviamo.
Se si superano i tremila metri di altitudine ( Cuzco, lago Titicaca), è probabile che incorreremo in alcuni disturbi e ci sentiremo oltremodo affaticati. L’ossigeno è più rarefatto e il nostro organismo ha bisogno di un periodo di almeno quattro settimane per abituarsi. Per questo sarà necessario, a seconda delle esigenze, procedere alla assunzione di foglie di coca.
Viceversa, se si sta a circa duemila metri ( id est: l’Amazzonia), bisogna ingerire delle pillole contro la malaria, il tifo e il colera. Quest’ultime non garantiscono l’immunità e determinano, tuttavia, degli effetti collaterali che possiamo riassumere nella definizione di “disturbi del viaggiatore”. Si tratta, più in particolare, di spossatezza, diarrea, disturbi gastrointestinali. Per questo motivo è possibile evitare di assumere le suddette pillole, valutando al momento i sintomi: se si crede di avere la febbre, si possono ingerire al momento delle pillole ad hoc che contrastano la malaria.
io sogno il titicaca!
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Tra qualche giorno leggerai anche del titikaka 🙂
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molto interessante, non conoscevo nè questo blog nè queste indicazioni per il perù ma prima o poi ci voglio andare assolutamente… qui invece tornerò molto più spesso 😉
http://www.audreyinwonderland.it/
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