Orte è una piccola Orvieto laziale che dista appena 24 km da Viterbo.
Da lontano sembra arroccata e impenetrabile, ma una volta saliti in cima è una località che sa regalare sovrumani silenzi e profondissima quiete, grazie ai bellissimi scorci che sul fiume Tevere.
Il rumore dei passi prodotto mentre si percorrono i suoi suoi vicoli solo raramente è interrotto dal suono di voci, soprattutto nelle ore della controra.
Anche per questo motivo esplorarla emoziona, perché passare sotto gli archi e le volte dei palazzi antichi fa capire che negli ultimi secoli davvero poco è cambiato.
Una volta giunti nella piazza principale, poi, non potrete non ammirare la Chiesa di Santa Maria Assunta e il palazzo vescovile.
Non sarà come la Cattedrale di Orvieto, ma ha il suo perché.
L’INFINITO ( Giacomo Leopardi)
Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare.