E’ davvero un piacere accomodarsi ad uno dei tavoli della piccola saletta della trattoria San Francesco a Tramonti. E ciò non solo perché quest’ultima è deliziosamente arredata con oggetti vintage e utensili del mondo contadino, ma soprattutto per l’atmosfera cordiale che si respira e il modo garbato in cui si viene coccolati dai proprietari; con ciò consentendo di capire – sin da subito – che la trattoria San Francesco si regge soprattutto grazie alla passione di questi ultimi.
Francesco e Pamela, infatti, sono due splendide persone che hanno l’innata capacità di far sentire i loro ospiti a casa, ma contestualmente riescono anche a mantenere un certo rigore nella gestione del servizio. Senso dell’accoglienza e disponibilità sono, infatti, le due parole chiave con cui ritengo di dover identificare la trattoria San Francesco, un’attività che è diventata maggiorenne da poco in virtù dei suoi dei 18 anni di onorato servizio, ma che ha radici ben più profonde che si ricollegano alle tradizioni contadine e alla salvaguardia degli antichi sapori.
Ciò premesso, il menù – come è giusto e doveroso che sia – contempla esclusivamente prodotti di terra tipici della zona.
Più in particolare merita di essere provato almeno uno dei quattro antipasti proposti, antipasti che prevedono una ricca offerta di salumi, verdure e prodotti caseari vari, prodotti su cui – per qualità – il territorio di Tramonti risulta difficilmente battibile.

Relativamente ai primi, si può optare per gli gnocchi alla sorrentina, per i paccheri con patate allardati, per i fusilli con pomodorini, pancetta e porcini o con pesto di noci e castagne, per la pasta e fagioli, per gli scialatielli con crema di carciofi e salsiccia, nonché per un altro paio di piatti sostanziosi, tra cui i paccheri con salsiccia.
Merita, tuttavia, di essere citata la pizza da loro realizzata, una pizza fascinosa in cui la “bella faccia” con cui si presenta non viene meno alla prova del gusto. Trattasi, nella specie, di una tipica pizza della scuola tramontina / tramontana e, quindi, degna di una storia che sa il fatto suo e sa conseguentemente farsi ricordare con aggettivi di apprezzamento.

Tra i secondi, invece, va citata la salsiccia al cartoccio, la scamorza al limone, la classica parmigiana, l’arista con le castagne, oltre alla bistecca e alla grigliata di carne mista. Non mancano poi i dolci fatti in casa che variano di volta in volta: si va dalla classica torta di mele alla caprese al limone e al tortino al cioccolato.
Un attimo accenno va, infine, dedicato alle birre artigianali, in particolare mi riferisco alla “Tramonti al farro” e alla “Tramonti alle castagne”, due birre che non passano inosservate.

Quanto i prezzi, va detto che in questa osteria difficilmente si spenderanno più di 25 euro a persona. Si può quindi concludere che anche la prova del 9 viene brillantemente superata e che – anche se Iva Zanicchi non c’è – il prezzo è assolutamente giusto.