Il palazzo reale di Aranjuez – orari, biglietti , tariffe

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Stazione dei treni – Atranjuez

Se mi chiedeste quanti giorni ci vogliono per visitare Madrid, la mia risposta potrebbe sorprendervi: non meno di 7 giorni. E ciò non perché la Capitale sia densissima di monumenti, anzi tutto sommato in 2 – 3 giorni belli pieni si riesce a visitarla come si deve, ma per i suoi stupendi e ricchi dintorni che meritano di sicuro un’attenzione a parte.

Mi riferisco in particolare allo stupendo Monastero dell’Escorial ( di cui ho modestamente già scritto ), alla vicina valle dei Caduti (sacrario voluto da Francisco Franco in segno di pacificazione nazionale per i morti della guerra civile) , alla città di Alcalà di Henares  – di cui pure ho scritto  – famosa per aver dato i natali a  Cervantes e per l’antichissima università, ma anche  a città che non sono propriamente nei dintorni di Madrid, ma vanno di sicuro inserite nell’ambito di un viaggio a Madrid:aranjez_palacio_real

Toledo ( di cui si può leggere qui) e Segovia (qui il racconto del Narrabondo a Segovia )

Vi è poi, in questo elenco, la cittadina di Aranjuez, un sobborgo di Madrid che ospita una bella residenza reale e che, pur essendo poco conosciuta dai turisti italiani, risulta essere una meta molto frequentata dagli spagnoli per la classica gita domenicale fuori porta. Ad Aranjuez infatti si va a passeggiare nel parco del palazzo e soprattutto a pranzo fuori. Eppoi Aranjuez evoca agli spagnoli una delle opere musicali più famose: concerto di Aranjuez di  Joaquin Rodrigo

  • Come raggiungere Aranjuez da Madrid

Raggiungere Aranjuez da Madrid, del resto, è davvero agevole: i collegamenti sono pressoché perfetti e davvero comodi anche negli orari. Si può infatti prendere il cercanias con partenze dalle stazioni di puerta del Sol, Atocha e Chamartin. Dopodiché, in circa 50 minuti, si arriverà alla stazione di Aranjuez.

  • Aranjuez : cosa visitare

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    Facciata palazzo reale Aranjuez

Prima di focalizzarmi sul motivo che spinge ogni visitatore ad andare ad Aranjuez, e cioè sulla residenza reale, consentitemi però di evidenziare la bellezza della stazione ferroviaria di Aranjuez, una stazione risalente agli anni 20 del ‘900 di una bellezza sopraffina per essere a metà tra lo stile liberty e il  mudejar ( non prendete tale  asserzione come tecnica, è solo l’interpretazione per che ne dà chi scrive).

  • Il palazzo reale di Aranjuez 

Ciò detto, una volta usciti dalla stazione, risulterà molto piacevole percorrere il vialone alberato, di circa un chilometro, che conduce direttamente davanti alla reggia di Aranjuez. Di quest’ultima colpisce  immediatamente l’eleganza e la straordinaria raffinatezza del parco che si sviluppa attorno.

  • Il giardino dell’isola ad Aranjuez

Per questo, prima di accedere al palazzo per visitarne gli appartamenti, consiglio di fare una lunga passeggiata nel parco ( peraltro ad accesso libero! ). Il parco in questione, vera perla di Aranjuez, fu infatti realizzato per stupire chi era abituato al paesaggio brullo tipico della Castiglia ( le cosiddette mesetas) grazie all’acqua dei fiumi  Jarama e Tago. Più in particolare, infatti, il cosiddetto Jardin de la isla ( giardino dell’isola) è situato su un’isola artificiale lungo il corso del fiume Tago e della ria Canal.

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Aranjuez, ingresso parco

 

È un esempio di un giardino rinascimentale italo – fiammingo e  vi si accede attraverso il giardino del Parterre. Sul lato sud è separato dal Palazzo Reale da un estuario artificiale che forma la famosa cascata di Castañuelas, opera di Santiago Bonavía, in cui paparelle si divertono da morire.

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Pavoni

Sebbene l’idea di creare un giardino rinascimentale ad Aranjuez sia stato di Carlos V, fu suo figlio Felipe II ad attuare i lavori con   Juan Bautista de Toledo  e l’innesto di specie floreali da Fiandre, Francia, Valencia e Andalusia.  Il marmo per le statue e le fontane proviene invece dall’Italia.  E, invero,  è proprio il mix tra giardini e ornamenti marmorei a rendere fascinosi i giardini attraverso giochi prospettici e una ricerca – tipicamente rinascimentale – dell’armonia tra arte e natura.

Per cui la passeggiata sarà resa emozionante dalla ricerca di opere d’arte, mai uguali alle altre, che connotano tutto il parco.  Risultano infatti le fontane. Ce ne sono diverse: la fontana degli speziali,  la fontana di Ercole e Idra, lo fontana di apollo, la fontana dell’orologio, la fontana del bambino della spina, la fontana di Nettuno, la fontana delle Grazie.

Si tratta di installazioni in cui statue, colonne classiche, elementi decorativi e bassorilievi donano al complesso una straordinaria bellezza che trova infatti maggior bagliore nella storia che è dietro: si dice che infatti che il materiale utilizzato per la fontana di Venere provenga dalla battaglia di Lepanto del 1571!

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Aranjuez, giardini

Inoltre, lungo tutto il parco, sono stati lasciati liberi di scorrazzare dei pavoni, animali che – per la loro eleganza –  fanno sempre simpatia.

Ciò detto, Felipe V nel 1729, pur rispettando la composizione rinascimentale, fece creare una passeggiata panoramica anche lungo il Tago con forti mura di contenimento del letto del fiume anche con lo scopo di salvaguardare il giardino dalle possibilità inondazione.

  • Il palazzo reale di Aranjuez

Dopo essermi allungato oltremodo sui giardini, tocca adesso dedicare due parole al bellissimo palazzo commissionato  da Filippo II di Spagna e progettato da Juan Bautista de Toledo e Juan de Herrera,  che già si erano occupati di progettare  il monastero dell’Escorial.   I lavori proseguirono poi con Ferdinando VI e soprattutto con Carlo III, il Re di Napoli e successivamente di Spagna che tuttora è evocato con l’appellativo di “sindaco di Madrid” per la quantità di opere pubbliche che fece realizzare.

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Saletta cinese con ceramiche della fabbrica del parco del Retiro in stile Capodimonte

La visita al palazzo si sviluppa lungo un percorso prestabilito che inizia dal pian terreno con le carrozze reali e i vestiti indossati da Juan Carlos e  Sofia di Grecia il giorno dell’incoronazione. Dopodiché, tramite una maestosa scalinata monumentale, si accede agli appartamenti reali. Tra questi a colpirmi sono in particolare due stanze. La prima  è la stanza  dei fumatori in stile Alhambra  realizzata a metà ‘800 da Fracesco Contreras che si occupò appunto del restauro dell’Alhambra di Granada.  La seconda di porcellana e marmo con ambientazione cinese. I più attenti noteranno un stile che ricorda molto quello delle ceramiche di Capodimonte e la spiegazione è presto data: Carlo III, dopo aver dato avvio – da re di Napoli – alle ceramiche di Capodimonte; una volta divenuto re a Madrid, volle esportare questo modello realizzando un’analoga fabbrica di ceramiche nel parco del retiro ( poi distrutta a seguito di un incendio).

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Palazzo reale di Aranjuez

Inoltre Aranjuez ospita opere di Luca Giordano e Massimo Stanzione, altre stanze molto belle, quali la stanza da letto e la cappella personale dei reali.

  • Tariffe biglietto del palazzo reale di Aranjuez  

La visita al palazzo si snoda agevolmente grazie ad un percorso prestabilito ben organizzato, come a dire il vero avviene sempre nei poli monumentali spagnoli. Bisogna però dire che la visita agli appartamenti si conclude in meno di un’ora e il prezzo di 9 euro per l’accesso al palazzo reale di Aranjuez appare caruccio.

Gli orari di apertura di Aranjuez sono, da martedì a domenica, i seguenti:

  • Da ottobre a marzo   10:00 – 18:00
  •  Da aprile a settembre 10:00 – 20:00

Ci sono, a dire il vero, anche altri edifici da visitare ad Aranjuez,  che – dopo il palazzo reale  – si possono ammirare. Non merita invece il paese in sé più di una passeggiata nella sua via principale  – la calle real – fino al mercato al coperto. Lungo questa via ci sono una serie di ristorantini, più o meno scadenti, affollati – soprattutto di domenica – da gruppi che si sono concessi la classica gita fuoriporta. Ad un italiano difficilmente potrà interessare: meglio tornare a Madrid.

 

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