La Chiesa è di origine trecentesca e deve gran parte delle sue fortune a Re Ladislao che qui volle essere sepolto e, per questo, ne volle l’ingrandimento.
L’ingresso è caratterizzato da una scala in piperno a doppia rampa realizzata da Ferdinando Sanfelice.
La facciata, semplice nelle forme, presenta un bel portale gotico con due pilastri ornati ed una lunetta affrescata dal pittore lombardo Leonardo de Besozzo. Nei pressi dell’arco si trovano otto stemmi angioini e la figura del sole splendente, simbolo della famiglia nobiliare Caracciolo del Sole.
Il complesso presenta sculture e pitture di gusto prevalentemente gotico e rinascimentale. Nella zona absidale domina il monumento funebre a re Ladislao, mentre per la sacrestia furono composte nel 1546 sedici tavole del Vasari con la collaborazione di Cristoforo Gherardi oggi alla reggia di Caopodimonte; del pittore aretino è rimasta nella chiesa, accanto al monumento a re Ladislao, una Crocefissione