Lo ammetto:
per me scrivere del Pinguino è come recensire la mia biografia ed evocare un posto in cui sono letteralmente cresciuto tornandovi con la mia famiglia decine volte. Andarvi d’estate è un modo per “prendersi il fresco” di Scala sulla terrazza all’aperto, in inverno – invece – è una dimora accogliente in cui assaporare le prime castagne dell’anno.
Le loro pietanze forti sono servite in un tegamino di terracotta. L’antipasto della casa è, invero, per l’appunto costituito da parmigiana di melanzane e gattò di patate, nonché da fritturine, focacce, mozzarelle, salumi vari e verdure grigliate. Vi è poi il tris spettacolare di primi con fusilli, gnocchi e crespolini al tegamino. Molto buona anche la pizza al metro cotta nel forno a legna tra cui cito quella del “pinguino” con funghi e peperoni.
Tra i secondi la fa da padrone la carne con bistecche e salsicce, ma io consiglio il baccalà nelle diverse varianti proposte. Infine non sono niente male nemmeno i dolci fatti in casa dalla signora Elda in persona ( ed è un puro eufemismo per non scrivere che sono strabilianti) , in particolare la torta con ricotta e limone per me è qualcosa di divino.
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[…] via Ristorante Il Pinguino a Scala, una dimora accogliente. — Narrabondo […]
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