- L’università di Alicante ( viaggio nella comunità valenciana, capitolo 8).
La signora Florentina Martinez Blasco rappresenta uno dei più bei ricordi della mia permanenza ad Alicante. In primo luogo perché è una brava persona – e, di questi tempi è fatto eccezionale – dopodiché perché un giorno si è presa la briga di aiutare uno sconosciuto che, per un disguido burocratico, correva il rischio di non vedersi convalidare l’unico esame sostenuto ad Alicante.
La sig.ra Floren, infatti, si prese il mio indirizzo e mi spedì a casa un pacco con tutte le carte di cui avevo bisogno.
Non lo fece perché doveva farlo, né perché ero io a chiederglielo, ma semplicemente perché si trattava di una buona azione.
Per questo motivo, ora che mi trovo nei paraggi, ci tengo ad andarla a salutare.
Ora l’università di Alicante, oltreché in autobus, si può raggiungere anche con un comodissimo e spaziale tram.
Persino quando il campus è semi-deserto, visto che i corsi sono finiti e gli esami devono ancora iniziare. E’ bello tornare davanti alla biblioteca generale, bere alla fontanella della facoltà di economia e aggirarmi per i prati del campus.
Sennonché della signora Floren non v’è nessuna traccia.
Per questo, dopo aver chiesto informazioni in portineria, decido di attendere il suo arrivo pranzando al “club social”.
Si mangia male esattamente come 5 anni fa, ma fortunatamente è rimasta invariata anche la simpatia degli impiegati.
Non credevo che la signora Floren, nel vedermi, mi riconoscesse subito.
Invece, appena passo davanti alla sua porta, mi chiede subito come stia.
Si ricorda tutto, anche se probabilmente ogni anno di ragazzi come me gliene passano davanti a migliaia.
Mi fa piacere.
E’ una brava persona ed andarla a salutare è innanzitutto un regalo per me.