Esagero:
La Trattoria Caprese al Vomero è una istituzione (quasi ) allo stesso modo in cui lo è la villa Floridiana. Tanto è vero che tutti gli abitanti del quartiere, almeno una volta nella vita, ci sono sicuramente andati a mangiare.
E, invero, sebbene della trattoria abbia ben poco visto che in realtà è un locale elegante e molto particolare, per molti è un rifugio sicuro quando ci si “impernacchia” per andare nel vicino teatro Diana oppure, più semplicemente, durante la settimana, ci si vuole concedere un pasto completo per la pausa pranzo.
Una lavagnetta all’ingresso segnala sempre cosa consiglia lo chef quel giorno, ma – una volta all’interno – c’è un menu pazzesco su cui potersi sbizzarrire con le ordinazioni. C’è di tutto, davvero di tutto: pizze, ripieni, piatti di terra e di mare, insomma un overdose di piatti che per un ristorante è davvero difficile poter offrire, se non grazie ad una squadra nutrita e ben coordinata. Inoltre, quando c’è folla e bisogna aspettare, all’ingresso c’è un simpatico personaggio che sembra uscito dalle avventure di Tom Sawyer e che offre ai clienti un bel cuoppo fritto.
In sala, a dire il vero, c’è sempre un po’ di confusione con camerieri che corrono da una parte all’altra per prendere le comande e che fanno un po’ di baccano, ma è comunque una situazione tollerabile.
Per il resto, ogni volta che ci vado, vengo sempre “catturato” da piatti diversi. Nulla di sperimentale o gourmet, per carità, ma un risotto alla pescatora piuttosto che dei paccari con la genovese fatti in modo semplice e come si deve per soddisfare il palato.
Insomma, roba “sana” e napoletana con piatti, anzi piattoni, che non lesinano sulle proporzioni ( e, quindi, compensano i prezzi un attimino alti).
Inoltre, dal lunedì al venerdì, a pranzo è possibile chiedere il menù completo a 9 euro.
Insomma, se vi trovate nel quartiere Vomero, non esitate ad andarci: si mangia bene.