Dopo solo due anni dall’apertura di vico Acitillo, Pizz a’ street ha raddoppiato sbarcando da pochissimi mesi nel cuore dello struscio vomerese – in particolare a via Merliani 51 – e sostituendo così Mirai, un ristorante giapponese facilmente dimenticabile che è durato appena sei mesi ( forse anche troppi per quello che meritava…).
Pizz a ‘street invece si candida a diventare uno dei locali di riferimento del quartiere già solo per la circostanza che è un posto molto piacevole in cui andare. Andare a “mangiarsi una pizza” in questo locale è infatti un’occasione per stare in compagnia senza sentirsi assillati come troppo spesso capita negli altri locali del Vomero.

Oltre ai tavolini all’aperto – da prescegliere durante la bella stagione – offre infatti una splendida sala interna in cui si rimane sorpresi dalla possibilità di accomodarsi a tavoli laterali perfetti per liberarsi dei rumori e della confusione tipica di un locale. La sala in questione, infatti, pur trovandosi ad un piano inferiore, non appare per nulla opprimente e anzi non ci si aspetterebbe mai trovarla in tutta la sua ampiezza dopo aver varcato il pian terreno con la cassa e il forno.
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Il menù di Pizza A’ street
Il menù, per il resto, è intelligentemente molto limitato e contempla pizze che portano i nomi che ricorrono nella famiglia Sorbillo – nomi che ormai ho imparato a memoria a furia di mangiare pizze dai Sorbillo’s. – con la presenza di prodotti locali e comunque quasi esclusivamente del Sud.
Il proprietario infatti è Luciano Sorbillo e ha chiamato il suo locale pizz a’ street per ricordare la zia che ai clienti prometteva di preparava una pizza “stretta stretta”.
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La pizza
Venendo poi alle pizze, quando vengono portate a tavolo, si nota immediatamente “la bella faccia” e la qualità degli ingredienti che vengono utilizzati. Nel mio caso però l’impasto non mi ha lasciato soddisfatto. Ciò valga sia per la Vittorio con salsiccia e friarielli che per il classico ripieno al forno. Purtroppo dispongono solo del forno elettrico ed è una grossa, se non insormontabile, limitazione.

La pizza però – questo va detto – viene anche “a fortuna” ed è frutto di mille variabili, come il clima e la forma del pizzaiolo che materialmente ci mette la mano, per questo non mi sento di valutarla in termini assoluti.
Esattamente come non mi sento di valutare il giovane personale che lavora ai tavoli e che serve troppo spesso le pizze a scaglioni e non tutte assieme. Alla fine sono tutti ragazzi garbati che si danno da fare.

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I prezzi di pizza a’ street
Nota positiva va poi al conto: i prezzi delle pizze sono assolutamente giusti per la zona e si paga solo il coperto ( non il servizio e non a percentuale come altrove nel Vomero).
Nel complesso pertanto si tratta di un buon locale in cui io personalmente tornerò con piacere sapendo di poter assaggiare una pizza più… fortunata.