- Pizzeria Da Attilio alla Pignasecca – Napoli
- La pizza dell’antidivo
Curiosità, pura curiosità.
Da Attilio non ci si va per caso. Ci si va o perché – da turisti – si scorre tripdadvisor e si scoprono delle ottime recensioni, o perché – da napoletani – si accetta il consiglio di conoscenti o di qualche “critico gastronomico” blasonato.
Il titolare di Attilio del resto, ai tempi dei social e delle pizze gourmet, è un antidivo per eccellenza: non “posta” eccessivamente su facebook, non insegue qualche vip per farsi fotografare assieme alla sua pizza e non è affetto da sorbillismo.
Insomma, basta questo a rendere il locale in questione una meta appetibile.
E, invero, anche nel mio caso, a spingermi ad andare in questa storica pizzeria della Pignasecca, sita cioè nel cuore di un mercato popolare a due passi da via Toledo, è stata la curiosità.
Perché Attilio ha tanto riscontro?
Il locale in sé è infatti estremamente semplice. Esattamente come deve esserlo una pizzeria storica di Napoli e, a maggior ragione, della Pignasecca: è costituito da un lungo corridoio con all’ingresso il forno delle pizze e di fronte la cassa.
Non vi troverete installazioni artistiche né altre cianfrusaglie moderne, ma al più articoli di giornale che, tra l’altro, testimoniano come la pizzeria Attilio abbia in passato formato anche pizzaioli giapponesi.
- Pizzeria da Attilio. Il menù
Il menù del resto non tradisce la natura popolare del locale offrendo pizze tradizionali e pizze della casa, tra le quali quelle a forma di stella con le puntelle ripiene di ricotta.
E io, che esco pazzo per la ricotta, non potevo non farmi invogliare proprio da quest’ultime.

Chi voglia può però iniziare da uno sformatino ( i c.d. bacetti) o da un crocchettone, un crocché gigante ripieno di salsiccia da dividere con altri commensali.
Quanto alle pizze, la semplicità è la regola aurea che ispira in tutto e per tutto anche i pizzaioli all’opera.
La margherita non è di quelle morbidose con la mozzarella filante resa scintillante dal filo d’olio, ma qualcosa di meno pirotecnico e fotogenico. Buona per carità, ma di certo non merita di stare tra le “10 migliori pizza margherita di Napoli” come qualche critico gastronomico si azzarda a scrivere con insistenza.

Né fanno esplodere le papille gustative le pizze con le punte ripiene di ricotta. Io, più in particolare, ho assaggiato la “Carnevale” con al centro fiordilatte, zucchine e funghi porcini.
Piacciono e piaceranno sicuramente ai turisti e a chi vuole una buona pizza alla svelta (magari a pranzo), ma non a chi ha voglia di uscire da una pizzeria dicendo “wow, che buona…ne voglio un’altra!”.
No, dopo essere uscito dalla pizzeria da Attilio, non l’ho esclamato e tantomeno ho avuto modo di pensarlo.
Id est: Se vi sono andato per mangiare una delle migliori 10 pizze di Napoli, io voglio mangiare una delle migliori pizzerie di Napoli.
Invece ciò non è avvenuto e ne sono uscito deluso parzialmente delusa per l’aspettativa tradita.
- I prezzi di Attilio
E tuttavia, volendo essere onesti ed equilibrati, non si può nemmeno dire che Attilio sforni una pizza cattiva. La sua infatti è una buona pizza, semplice e assolutamente popolare anche per quanto riguarda i prezzi.
Una volta nella vita va dunque provata. Almeno per capire se ciò che scrivo è giusto o meno.