- Le città preferite
Ci sono città che ti piacciono e ci sono città che entrano a far parte di te. Le prima le visiti, le ammiri, le fotografi e le lasci pensando di volerci tornare. Nelle seconde invece hai la necessità di tornare altrimenti stai male.
Nel mio caso esistono tre città che ogni tanto ho bisogno di andare a “trovare” per vedere come stanno e come sono cambiate. Le penso spesso e mi mancano se non ci vado per troppo tempo. Trattasi in particolare di tre città spagnole:
- La prima è Alicante, la città che mi ha donato la felicità . E’ la città che mi ha cambiato per sempre, che mi ha permesso di conoscere il mio topos ideale – la Spagna – e di imparare qual è l’essenza della gioia di vivere. Alicante non è una città, ma qualcosa di non ben definito che pulsa, che vibra e che respira. E’ il luogo in cui puoi chiedere una informazione per strada e ti accompagnano raccontandoti una barzelletta ( è capitato!), offrendoti da bere ( è capitato!) o invitandoti a casa ( è capitato!) senza che nessuno si sorprenda. Alicante è una strada in cui ti fanno i gavettoni dal settimo piano di un palazzo e ti vien da ridere perché sei stato tu a chiederlo. Alicante è sole, è vita, è ritmo. Alicante è semplicemente Alicante. Ne ho scritto qui
- La seconda città del cuore è Santiago de Compostela. Se Alicante è Alicante, Santiago è Santiago, ma lo è per differenti motivi. Lo è innanzitutto perché è una città emotivamente devastante che ti entra dentro e ti analizza, ma lo è anche perché ti dà uno scopo, un obiettivo da raggiungere e poi, una volta arrivato alla meta, ti obbliga a chiederti: ” e ora che si fa?”. Santiago in particolare è in una metonimia, è cioè una parte per il tutto che si trova nel centro della piazza Obradoiro in cui ti siedi a terra e inizi a fissare la Cattedrale pensando al fatto che sia troppo bella per distogliere lo sguardo. Quando poi riesci a convincerti che è tempo di allontanarsi e magari ti allontani pure, arriverà anche il momento di ripassare da lì – e di lì di ripassa sempre – e ripetere di nuovo l’ipnosi all’infinito. Ha di sicuro un effetto drogante. A proposito, mi sono appena reso conto di non aver mai scritto un post dedicato solo a Santiago. Accidenti! Beccatevi allorala mia guida sulla Galizia
- La terza città della mia personalissima lista è Napoli , città di cui ho sempre amato la nobile storia, i mille miti e i mille aneddoti. Ho iniziato a studiarne ogni angolo fin dalle elementari, eppure non sono ancora riuscito a carpirne tutti i segreti e ad assorbirne l’anima. Napoli infatti è un groviglio di cose in cui è difficilissimo trovare un filo conduttore. Spesso mi fa anche arrabbiare perché non si riesce mai a risolvere un dannato problema e dà sempre la sensazione di essere un’occasione perduta, eppure Napoli ha qualcosa di magico che ti richiama e di cui non si può fare a meno. Avrei voluto tanto essere il suo sindaco un giorno, ma – nel prendere atto delle personalità elette dai napoletani – ho già rinunciato da tempo a questo sogno. Ecco la guidasu cosa visitare a Napoli in 4 giorni.