
Pochi giorni fa al narrabondo è stato chiesto un consiglio per un localino carino in cui mangiare a Trastevere e, nel
rispondere, si è dato contezza di un errore imperdonabile: su questo blog – quasi a voler tener nascosto il segreto – non è mai stata pubblicata una recensione sulla Ditta Trinchetti, un’attività che sul proprio sito si definisce “un piccolo ristorante silenzioso nascosto tra i vicoli di Trastevere”.
Ecco, volendo essere caustici, smentiamo subito questa definizione: la Ditta Trinchetti non è né silenziosa, né nascosta. Si trova, infatti, in via della Lungaretta 76, praticamente a metà strada tra Santa Maria in Trastevere e piazza Sidney Sonnino, ed è un posticino che noterete per forza di cose proprio per il suo essere doppiamente swing.
Lo è, in primo luogo, per la musica “sinuosa” che propone ai commensali, una musica arboriana e jazz, ma lo è soprattutto per l’arredamento allo stesso tempo elegante e irriverente in cui i colori e gli oggetti appesi evocano uno stile anni da anni ’60 che fa viaggiare indietro nel tempo e impone di schioccare le dita per tenere il ritmo.
Entrati dunque all’interno della Ditta Trinchetti, scoprirete così un mondo fantastico in cui persino i tavoli e i bicchieri sono diversi tra loro e la cucina a vista è solo l’ulteriore occasione per apprezzare la cura per certi particolari.
Se il narrabondo caldeggia la Ditta Trinchetti non è però perché si tratta di un localino alla moda. La Ditta Trinchetti
merita, innanzitutto, un elogio perché si mangia bene e si mangiano sempre cose diverse grazie agli azzeccatissimi fuori menù e ad un menù che, in ogni caso, cambia seguendo il mutare delle stagioni.
Tra gli antipasti quello che più sconfinfera il sottoscritto è sicuramente il baccalà mantecato con broccoli e cestino di
rosmarino, dopodiché ci sono bruschette, polpette e taglieri, formaggi e…una degustazione di olio extravergine ( peraltro in vendita all’interno dello stesso locale).
Tra i primi poi abbiamo paccheri freschi alla carbonara, strozzapreti all’amatriciana, tonnarelli cacio e pepe, fettuccine
con pomodorini del piennolo e pecorino più gli opportuni fuori menù esposti a voce dal personale e ribaditi su una lavagnetta presente in sala. Quanto ai secondi, si va dalla coda di manzo alla vaccinara a dall’agnello alla cacciatora
con patate al forno per poi passare alla tagliata di manzo, alla porchetta fatta in casa o al pesce del giorno. La cucina, dunque, è per DNA romana, ma con notevoli e fiere rivisitazioni che la rendono più delicata e meno grassa.
I prezzi, ovviamente, non sono quelli dell’osteria, ma è del tutto proporzionato al garbo e al contesto in cui vi
trovate.
Insomma, Trastevere – al netto dei tanti locali turistici – offre tuttora tante sorprese. La Ditta Trinchetti però ha qualcosa in più.
- Scheda di sintesi sulla Ditta Trinchetti a Trastevere ( via Lungaretta 76)
- Locale carinissimo ed elegantissimo che si trova nel cuore di Trastevere
- Menù romano rivisitato con qualche variante quotidiana
- Servizio gentile ed accorto
- Prezzi proporzionati al contesto (spesa media 40 euro a persona circa).

