Insomma l’ho fatto.
Ho prenotato un altro volo – l’ennesimo! – per la Spagna, stavolta per Madrid.
Sarà stato l’entusiasmo per aver rivisto il mio vecchio coinquilino – che, dopo 5 anni di conoscenza, si è degnato di venirmi a trovare – sarà stato il piacere di poter riparlare finalmente spagnolo, sarà che amo la Spagna e la sua gente, sarà che sia l’eramus che il cammino di Santiago costituiscono le esperienze che più mi hanno segnato, sarà che non riuscirò mai a recidere il legame con una terra che mi fa sentire a casa ovunque, ma io ho bisogno di tornare spagnolo almeno un paio di volte all’anno.
La prima volta che sono stato a Madrid risale al periodo natalizio del 2010. Io e Martin, tedesco strampalato che non so che fine abbia fatto, prenotammo un volo ad un centesimo da Alicante e ci dirigemmo all’aeroporto con la sua macchina sgangherata alle 6 del mattino.
In quella occasione feci la parte del classico turista visitando ciò che conoscono tutti, Toledo compresa. Ricordo che conobbi un gruppo di sloveni e mi persi Martin ( che non usava il cellulare!): ci ritrovammo fortuitamente il giorno dopo, in mezzo alla strada, a poche ore dal volo per Alicante.
Successivamente, invece, nella Capitale ci sono sempre passato di fretta: una volta facendo scalo da Alicante e passando qualche ora in un bar assieme all’amico Juan, un’altra in occasione della giornata mondiale della gioventù al ritorno dal mio primo cammino di Santiago. Era il 19 agosto 2011 e, da allora, a Madrid non ci sono più tornato.
Cosa mi ha spinto, quindi, a rifarlo ora?
Madrid non è una città bellissima e non è nemmeno quella alla quale sono più legato, ma ospita il mio ristorante preferito – in cui per la prima volta ho provato l’arroz negro – ed è in un territorio che devo ancora esplorare.
Non sono, infatti, mai stato ad Avila, Segovia e Salamanca, tre città che – a parer mio- vanno visitate in maggio prima che si svuotino, perché i locali vanno in vacanza altrove.
Inoltre c’è Aranjuez, una residenza reale poco conosciuta che merita di essere visitata e Madrid va, in ogni caso, sempre ripassata, soprattutto la sera tra il barrio latino e malasaña o prima del tramonto al parque del buen retiro.
Insomma, per farla breve, questo sarà il mio brevissimo tour e io non vedo l’ora di tornare… a casa
N.B. Il programma anche di massima è già andato a farsi friggere: si va in Extremadura.
Forza toro
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Grazie tante, Natasha. Sicuramente condividerò con voi il mio viaggio.
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Ti capisco!!! io adoro la Spagna e soprattutto Madrid, (Barcellona mi è piaciuta ma mi sembra troppo uguale a Napoli), allora buon viaggio e aspettiamo racconti e foto di Avila, Segovia e Salamanca!!!
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