Città della pieve – cosa vedere

  • Città della Pieve  e dintorni : cosa vedere

Prima di illustrarvi cosa vedere a Città della Pieve, consentitemi di fare una brevissima introduzione su dove si trova. Città della Pieve è infatti in Umbria ( precisamente in provincia di Perugia), ma se ne sta sorniona  in una posizione che la proietta naturalmente anche sul Lazio e soprattutto sulla Toscana.  Al riguardo va subito sottolineato che fa parte della val di Chiana e si riconnette naturalmente ad un territorio rinomato per la produzione della pregiatissima carne di chianina, nonché del celebre Montepulciano.

Non è  dunque  casuale se nell’itinerario in val di Chiana che ho preparato, lì dove ho scritto di Cortona e dintorni, abbia inserito proprio Città della Pieve, visto che –  passando in un batter d’occhio per il lago Trasimeno – le due cittadine risultano idealmente unite. E, invero, se pure la visita a Città della pieve va inserita ovviamente in un ideale itinerario in Umbria ( qui l’itinerario di 7 giorni in Umbria), è pur vero che la Toscana a due passi permette di sbizzarrirsi anche con la val di Chiana e la val d’Orcia ( qui l’itinerario in val d’Orcia).

  • Cosa vedere  a Città della pieve 

Per averne una idea basterà dire tre cose: ha alle spalle una storia medievale, è città dello zafferano e ha dato i natali al Perugino, artista che visse in piena epoca rinascimentale e fu maestro di Raffaello. Per questo è chiaro che un tour per Città della Pieve, per trovare un leit motiv, debba per forza tener conto di questi 3 elementi che cercherò di illustrarvi in prosieguo.

città-della-pieve

Città della Pieve è infatti un borgo di circa 7000 abitanti che si caratterizza perlopiù per costruzioni in mattoni rossi già a partire dalla porta di entrata di porta Sant’Agostino. Molto si deve all’epoca in cui Città della Pieve passò sotto il dominio di Perugia e si realizzarono costruzioni a scopo difensivo qual è la Rocca. La val di Chiana, infatti, sia nel medioevo che in epoca rinascimentale è stata sempre particolarmente turbolenta con in particolare Siena e successivamente Firenze che facevano sentire il proprio peso politico e militare.  Tra l’altro la Rocca era direttamente in comunicazione con Perugia tramite un ingegnosissimo gioco di specchi e fuochi.

Ciò premesso,  dunque cosa vedere a Città della Pieve ?

Sommario:

  • Itinerario
  • Eventi
  • Cosa mangiare 
  • Dove mangiare 
  • Itinerario in val di Chiana
  • Conclusioni 
  • Itinerario con i punti di interesse a Città della Pieve: 

Oltre alla già citata Rocca, innanzitutto va visitato palazzo della Corgna

Si tratta del più bel palazzo nobiliare di Città della Pieve e fu voluto dal signorotto locale  Ascanio della Corgna. Per questo è volgarmente detto il palazzo ducale.  La particolarità è che è stato costruito esattamente al centro del paese quasi lì dove si incrociano le due principali vie e proprio accanto alla rocca del Leone e alla Cattedrale.  In origine però era separato dal resto del paese ed era caratterizzato da un ricco giardino. Di fatto è un bel palazzo rinascimentale ed attualmente è sede della biblioteca comunale.

  • Cosa vedere a Città della Pieve sulle tracce del Perugino

Dopodiché  bisogna andare alla ricerca delle opere del Perugino conservate in varie Chiese della Città . La prima di queste si trova proprio nella  Cattedrale dei Santi Gervasio e Protasio, Cattedrale invero molto sobria che ha subito innumerevoli rimaneggiamenti. La particolarità che si nota, guardando la facciata, è che è stata costruita utilizzando la pietra arenaria e poi il laterizio, materiali che rivelano appunto i diversi periodi storici in cui la Chiesa è stata interessata dai lavori. Lungo l’unica navata sarà poi possibile individuare anche la prima opera del Perugino che ci interessa:  ” Il Battesimo di Cristo e Madonna in Gloria e Santi”.

Da notare che eccezionalmente è visitabile anche la Cripta, in cui è possibile notare ciò che rimane di una precedente costruzione ( in particolare colonne, pilastri e relativi archi) in cui venivano sepolti i vescovi, nonché scoprire che la Chiesa è stata costruita su un tempio di epoca etrusca.

Altra tappa alla ricerca del Perugino – che in realtà si chiamava Pietro Vannucci – è  poi nella  Chiesa di Santa Maria dei Bianchi,  dove troviamo uno dei più importanti affreschi dell’artista:  ” L’adorazione dei Magi “.

perugino-città-della-pieve

L’ex Chiesa di Santa Maria dei Servi è, invece, attualmente stata convertita in museo civico. Sebbene costruita nel tardo medioevo, di fatto lo stile è barocco. Qui del Perugino possiamo trovare la  Deposizione della croce. Lo notiamo accanto agli altari.

Ultima Chiesa di interesse è poi quella di San Pietro, la cito ora per una questione di esposizione logica, ma si trova accanto al perimetro elle mura. Del Perugino, al suo interno, possiamo trovare un dipinto che rappresenta Sant’Antonio abate e i Santi Marcello e Paolo eremita. Questi dunque  sono i 4 punti da tenere in considerazione per ammirare dal vivo le opere del Perugino. Di fatto è un tour itinerante che permette di apprezzare l’arte in movimento. Per completezza, tra gli edifici religiosi, da vedere c’è anche la Chiesa di San Francesco e l’oratorio di San Bartolomeo, interessante soprattutto per La Crocifissione realizzato da Jacopo di Mino del Pellicciaio.
Da segnalare, infine, vi è anche palazo Bandini al cui interno vi sono eleganti stucchi.

  • Le strade più caratteristiche di Città della Pieve, la città rossa.

Ciò detto, fermo restando, la bellezza di Città della Pieve è soprattutto nel fatto che è stata quasi integralmente costruita con il ricorso al laterizio. Per cui sarà divertente percorrerne le vie e vedere questi “mattoni rossi” che caratterizzano tutto il percorso.  Tra le vie da tenere in considerazione vi sono sicuramente via Baciadonne – una strada strettissima in cui due persone non riescono  passare – via del Fango, via Verri, nonché via delle Case Basse.  E’ una passeggiata questa in cui, tra l’altro, si noteranno esposti per le strade i vessilli e i simboli che dividono i quartieri del paese come in epoca antica. Si tratta, in fondo, di una sana rivalità tra “vicini” di casa che vivacizza il paese e lo rende più colorato.

cittadellapieve-infiorata

Da tenere i considerazione sono poi i  belvedere di città della pieve. Seguendo il percorso che vi  ho riportato sulle tracce del Perugino, li troverete quasi tutti:  dalla Rocca e da via Garibaldi alla Chiesa di San Pietro, da via del Pero a via del Fango.

Sono punti questi che permettono di vedere tutto ciò che circonda Città della Pieve, a partire dal lago Trasimeno e i monti Sibillini fino al monte Subasio, al monte Nestore e al Monte Amiata. Di fatto lo sguardo, a seconda del luogo di affaccio, può addirittura spingersi in 4 regioni: Umbria, Toscana, Lazio e, con un po’  di sforzo…. fino alle Marche.

  • Cosa vedere a Città della Pieve, ma anche cosa fare: i principali eventi organizzati ogni anno.  

Dopo avermi illustrato è possibile vedere nel corso di una piacevole passeggiata  a città della Pieve, è giusto fornirvi una sintesi degli eventi più simpatici che annualmente vi si tengono.  I programmi li trovate sul sito https://www.umbriaeventi.com/ man mano che i singoli eventi di Città della Pieve vengono organizzati.

Sono questi:

  • Il lunedì di Pasqua il Terziere Borgo Dentro organizza i “Quadri Viventi” ispirati alla Passione, alla morte e  ovviamente alla Resurrezione di Gesù Cristo.
  • Nella terza domenica di giugno, quando inizia l’estate ( 19 – 21 giugno) c’è l’infiorata di San Luigi Gonzaga e la strada principale di Pieve viene ricoperta da petali e composizioni floreali.
  • Ad ferragosto inizia, per 10 giorni, il tradizionalissimo “palio dei Terzieri” che consiste in un torneo che culmina in una “caccia al toro” tra i “Terzieri”, ovverosia: “Castelo” “Borgo dentro”, ” Casalino” . E’ una manifestazione che ormai va per i 50 anni di storia.
  • Nella da metà ottobre e fino a fine mese c’è un evento dedicato al prodotto per eccellenza di Città della Pieve. Si tratta di “Zafferiamo“,   allorquando vengono allestiti stands per valorizzare tutti i più svariati utilizzi dello zafferano non solo in cucina, ma anche nella pittura e nello cosmetica.  Vengono così allestiti mostre,  corsi di pittura e anche laboratori per la tintura con lo zafferano di tessuti e filati,.
  • A Natale nei sotterranei di Palazzo Corgna viene preparato un bellissimo presepe di oltre 400 metri.
  •  Cosa mangiare a Città della pieve ?

Città della Pieve vanta, inoltre, una bella e ricca tradizione per quanto riguarda la gastronomia e l’offerta di prodotti tipici.  Oltre ovviamente allo zafferano, si va molto di tartufo e di cacciagione.  Il suo essere territorio di confine le permette inoltre di unire tradizioni umbre ( ad esempio con i classici strangozzi) a quelle più propriamente toscane come avviene per l’utilizzo dei pici. Potrete dunque dilettarvi a provare sia gli strangozzi con il tartufo che i pici con i più svariati sughi ( lepre, cinghiale, oca). Il tartufo si utilizza anche per preparare  i crostini, ma soprattutto  per  l’agnello al tartufo nero. L’agnello si fa anche al ragù.  Essendo poi pur sempre in val di Chiana, tenete conto che si trovano dei tagli di carne eccezionali. Mi riferisco  in particolare la bistecca  alla fiorentina e ovviamente alla chianina.  In proposito, a Città della Pieve – per un puro colpo di fortuna – ho avuto l’opportunità di andare in un ottimo ristorante ( leggete di seguito).

  • Dove mangiare a Città della Pieve ?

Il ristorante che più di tutti merita  una sosta è sicuramente la Trattoria Bruno Coppetta, un ristorante che per me rimarrà sempre nei ricordi e non depennerò mai dalla lista dei miei preferiti in assoluto. Ciò non solo perché il locale è davvero bello, ma perché si mangia davvero alla grande. La fiorentina che ho mangiato lì, sinceramente non l’ho mai più ritrovata. Qui si  preparano   gli gnocchi al sugo d’Oca e le classiche pappardelle al sugo di lepre, ma il primo per antonomasia è sicuramente costituito da pici cacio e pepe. Una bomba calorica mantecata al momento che va per forza di cose accompagnato alla fiorentina o ad una tagliata di chianina. I dolci, a dirla tutta, non sono dello stesso livello, ma dubito che  riuscirete poi a dedicarvi anche al  dolce all’esito di un pasto che di sicuro è impegnativo. 

Cortona-Piazza-della-Repubblica

  • Itinerario in  Val di Chiana …e in val d’Orcia

  • Città della Pieve e dintorni : possibili gite da organizzare.

Molte persone amano trascorrere a Città della Pieve la classica gita della domenica magari associandola ad una mangiata che richiede almeno un paio di ore per riprendersi. Per questo la domenica vi si trovano anche molti romani che partono la mattina e tornano la sera  a casa. Per chi ne ha la possibilità è, invece, sicuramente più interessante inserire la visita a Città della Pieve nell’ambito di un itinerario più complesso.  L’ispirazione ovviamente la si trova in  “un itinerario in Umbria  ” tenendo però conto delle distanze e mettendo dunque in primo piano Perugia, il lago Trasimeno e Orvieto. Può tuttavia essere altresì stimolante considerare la vicinanza di Città della Pieve  alla Toscana con la possibilità dunque di pensare ad un itinerario in Val D’Orcia oltreché in val di Chiana, itinerario quest’ultimo che ho  io ho già sviluppato nel mio Cortona e dintorni.

  • Conclusioni : una Città sospesa tra 4 regioni. 

Cortona dunque, come ho già scritto all’inizio di questo post, è sicuramente una “destinazione” che può essere associata a Città della Pieve, ma lo sono anche località come Arezzo, Montepulciano, Pienza, Montalcino, San Quirico d’Orcia e molte altre.  Il suo  essere geograficamente indefinita permette infatti al turista che si reca in visita a Città della Pieve di sbizzarrirsi nella ricerca dei  ” dintorni di Città della Pieve “. L’appennino italiano è, del resto, ricco di borghi e paesini storici ricchi di tradizioni che non si finisce mai di conoscere. Chi legge questo blog sa  infatti  che, proprio per questa ragione, ultimamente sto scrivendo molto di Toscana, Umbria e Lazio settentrionale, regioni in cui le distanze tutto sommato ridotte permettono di spostarsi agevolmente. Mi permetto, dunque, di segnalare anche quanto ho scritto nella mia guida su Firenze in 2 giorni, i miei suggerimenti su San Gimignano e dintorni, nonché nel mio itinerario in Val d’Elsa e nella val di Chianti in 3 giorni.

Sono tutti itinerari in cui ho cercato di concentrare nella minore distanza geografica il maggior numero di località interessanti possibile e che, pertanto, se avete intenzione di organizzare un viaggio in questi territori, vi sarà utile leggere.

3 commenti

Scrivi una risposta a www.narrabondo.com Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.