- Ristorante Gasthof Lowen
Ho alloggiato al Gasthof Löwen durante il mio soggiorno in val d’Ega e, prima di recensirne il ristorante, ho voluto aspettare di attendere l’ultima cena per valutarne al meglio il valore. Premetto subito, con estrema parzialità, che si tratta di un buon ristorante che opera su un doppio binario, ovverosia con un menù fisso per i clienti dell’albergo e uno alla carta per chiunque ne voglia fruire.
La cucina è tipicamente altoatesina e vede la famiglia Plank destreggiarsi sia in cucina che tra i tavoli. Vi è poi una giovanissima ragazza – di cui purtroppo disconosco il nome – che, con estremo garbo e gentilezza, sa consigliare al meglio i commensali.
Chi legge abitualmente il narrabondo.com sa che raramente faccio cenni sul servizio.
Stavolta invece devo fare una eccezione, proprio perché nella specie il servizio si è distinto e ha sempre connotato con elegante simpatia la serata.

Ciò posto, punti forti della premiata ditta sono i ravioli, gli gnocchetti ed i tortelli fatti in casa, spesso ripieni di spinaci o finferli su un letto di burro: davvero saporiti. Le porzioni abbondanti sono poi una piacevole costante che devono essere limitate al solo scopo di lasciare spazio ad altro. In questo ristorante il rischio di rialzarsi con la necessità di aggiungere un buco alla cintura è invero sempre concreto, posto che gli amanti della montagna avranno la sensazione di assumere le calorie sufficienti per sopportare il fabbisogno energetico dei prossimi due inverni.
Del resto il clima fresco anche in estate della Val d’Ega agevola questa declinazione del menù.
In particolare, passando a quello che noi in terronia chiamiamo secondi, è possibile andare in brodo di giuggiole cimentandosi con una deliziosa bistecca alle cipolle, oppure con una cotoletta ai mirtilli. Ancora più impegnativa dal punto di vista calorico è poi la bistecca agli champignon. Da inquadrare nell’alveo della scuola naif è, invece, la fettina con prosciutto e formaggio.

Se poi siete alla ricerca del contorno perfetto, la risposta esatta risiede sicuramente nei doppi canederli allo speck. Non una, ma due bombe su cui c’è la firma d’autore del signor Walter e del figlio Markus.
Infine, se volete concludere con il dolce, è inutile che ve lo dica: lo strudel è immancabile! E, invero, qui lo strudel è buono.
Dopodiché, se avete provato troppi strudel durante il soggiorno in Trentino Alto Adige e volete variare, da evidenziare ci sono la mousse al cioccolato accompagnata da assaggi semifreddi, nonché il gelato alla vaniglia con lampone caldo.
Il tutto, birre incluse, per meno di 30 euro a persona.
E così, con questo apporto energetico, scalare il Latemar e il Catinaccio vi apparirà davvero come un gioco da ragazzi!
SCHEDA DI SINTESI:
- Servizio da encomio.
- Pietanze tipiche dell’Alto Adige
- Atmosfera famigliare
- Prezzi ottimi
Quando organizzo le vacanze in Alto Adige la scelta dell’albergo è fondamentale per vari motivi. Uno di questi è la possibilità di rifocillarsi con pietanze tipiche mai provate prima. Tutte queste bistecche preparate nei modi più fantasiosi sono piuttosto invitanti.
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Ciao Nadia. Invitantissime e sostanziose. Per me è stato appagante provarne una diversa ogni giorno. Se capiti in val d’Ega, tieni conto di questo indirizzo 🙂
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