- Trattoria del caveosoa a Matera. Recensione
C’è poco da dire: Matera negli ultimi anni si è trasformata e il modo in cui si è trasformata non mi piace affatto.
Ho infatti visto sì tanti turisti, ma ho visto altresì gente che senza arte né parte si improvvisa guida, nonché centinaia di locali accalappia-turisti con il menù in tredici lingue che poi la domenica di agosto alle 14.30 rimangono mestamente chiusi per il meritato riposo.
Insomma, in questo contesto trovare qualcosa di genuino e di verace sembra essere diventata una impresa più difficile rispetto a chi cerca un ago in un pagliaio. Per tale motivo – su suggerimento di Materani – è stato caldamente consigliato di andare a provare la trattoria del Caveoso, un bel locale che si trova nel cuore del sasso caveoso ( l’altro sasso di Matera si chiama barisano, ndr) e che dalle premesse si presentava splendidamente.

Ne è poi valsa la pena?
La risposta è “ni”, perché anche se i prodotti serviti sono di buona qualità ( e questo non si può assolutamente negare!) ci sono state delle sbavature che mi hanno lasciato perplesso.
Procediamo per gradi. Il menù è molto vario e vede la cucina sbizzarrirsi con prodotti di terra soprattutto per quanto riguarda gli antipasti. Ne ho provato uno completo che contempla salumi, burratine, parmigianine, fagioli con la salsiccia, peperoni, peperoni cruschi e sfizieria varia. Tra i primi proposti ho poi provato strascinate – proposte quasi al dente – con cime di rapa, nonché acciughe, mollica fritta e peperoni cruschi.
Saporite e molto intense. Richiedono, infatti, di essere accompagnate da più di un bicchiere di vino!
Meno entusiasmanti, invece, sono state fave e cicorie ( forse per la stanchezza della cucina, vista l’imminente chiusura della stessa). A tal punto che – a domanda specifica – è stato risposto che non erano piaciute.
Lesa maestà!
Da questo frangente in poi il cameriere che ci ha servito, da dispensatore di battute che era, si è prima crucciato aggrottando la fronte, dopodiché è corso in cucina a chiedere ragguagli. Infine è tornato asserendo che chi sosteneva l’imperfezione della pietanza per mancanza di carattere sostanzialmente non capiva nulla di cucina. A tal punto da invitarlo a tornare sulle scale mobili di Potenza, località di provenienza del commensale che aveva osato esprimere il parere ( parere peraltro condiviso da chiunque le avesse provate al tavolo, lo scrivente compreso).
E così è con questa infausta immagine che è stata fatta concludere anzitempo l’esperienza alla trattoria del Caveoso. E’ infatti bastato un digestivo all’alloro per dire definitivamente basta.
Tra i secondi la trattoria del Caveoso propone baccalà, tagliata, grigliata mista, entrecote, tagliata podolica, filetto di manzo podolico. Non credo, tuttavia, che li vorrò provare mai.
- Giudizio finale
Nel complesso non posso dire che sia un cattivo ristorante, ma nemmeno che si distingua dagli altri locali del centro storico di Matera. Per questo motivo non credo che ci tornero’. Infatti In una scala da 1 a 10, per me è poco più che sufficiente. Merita cioè – a voler essere buoni fino in fondo – un 7 meno meno. Il che, tutto sommato, alla luce di quanto anzidetto, non è male (per me ha rappresentato il voto più alto mai preso ad una versione di latino!).
E ciò a maggior ragione se si considera che il conto è medio-alto rispetto ad altri ristoranti della stessa fascia.
Come forse ricordi, sono stato a Matera l’anno scorso.
E’ una città assolutamente stupenda, me ne sono innamorato.
Ovviamente è una città che va vissuta, io ci sono rimasto 4 giorni.
Il turista “mordi e fuggi” dubito possa assaporare pienamente la bellezza dei “sassi”, anche se gli occhi per vedere li abbiamo tutti, e basta uno sguardo per apprezzarla. Ma percorrere le vie con calma, gettare lo sguardo negli angoli, ed anche mangiare con la lentezza che il luogo merita, lo puoi fare solo se ci resti per alcuni giorni.
Per il turista “veloce” i locali materani (così come ovunque) si sono adattati, standardizzandosi. E quando ci si standardizza, si perdono le peculiarità, nel tentativo di soddisfare chiunque.
Il locale che tu descrivi non lo ricordo, forse non ci sono stato, ma a Matera abbiamo trovato locali tipici senza mai esserne delusi.
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Il problema è che la politica turistica che si fa a Matera si rivolge proprio al “mordi e fuggi”. Ci sono tornato a distanza di pochissimi anni e l’impressione è che stia perdendo tutta la sua autenticità senza elevarsi o senza inserirsi in un circuito culturale più originale. Una città splendida come Matera per me meriterebbe standard più elevati rispetto a intere strade piene di baretti che vendono vino scadente o guide che non sanno assolutamente nulla di ciò che dicono. Lo stesso, tanto per dire, sta avvenendo anche a Napoli con intere strade che si sono trasformate in friggitorie a cielo aperto ( sic).
Ciò premesso, il ristorante in questione non è di certo un locale che vive solo col turista (anche se si trova in zona turistica), ma secondo me gli manca quel quid che potrebbe distinguerlo rispetto a altri locali.
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