La Cantina, Sant’Angelo le fratte

  • Ristorante La Cantina, recensione
  • Via Cupa, Sant’angelo le Fratte

Ma poi si è capito se il conto era giusto ? Il dubbio – rimasto irrisolto – è stato a lungo argomento di conversazione, perché in sintesi è stato talmente basso da far pensare che ci sia stato un qualche errore, soprattutto per chi con meno di 15 euro a persona in talune città è abituato a mangiare un panino più una bibita ( e forse neanche).

E così, a prescindere, il giudizio su questo ristorante della provincia lucana non può che essere estremamente positivo, perché diventa metro di valutazione di tutti i conti al ristorante del futuro. A tal punto che tra 50 anni potrò continuare a narrare l’aneddoto.

Ritorniamo però all’inizio, e cioè ad un caldo sabato di agosto in cui i murales di Sant’Angelo le fratte distraggono solo parzialmente dalle scalinate e dal fatto che in giro non ci sia anima viva. Dove sono gli abitanti? Lo scopro una volta varcata la soglia d’ingresso del ristorante la Cantina: sono tutti lì.

Dianzi a me, infatti, ritrovo decine di famiglie riunite che danno un senso ad un weekend ricco di calorie, tavolate che festeggiano anniversari, avventori di passaggio. L’atmosfera calorosa regala così dolci ricordi del passato e simpatiche scenette di puro convivio.

Siamo del resto – come già detto – in Lucania ( a due passi dal confine con la Campania) lì dove gli amanti dell’avventura trovano pane per i loro denti con il rafting sul Tanagro, il torrentismo nel Tuorno e con il ponte tibetano di Sasso di Castalda: adrenalina pura e talvolta ( come nel caso del ponte sospeso…) da tremarella tra le gambe.

Siamo però altresì in terra di piatti abbondanti, di antipasti costituiti esclusivamente da prodotti di terra ( salame, mozzarelle, prosciutto, melanzane, fagioli) da peperoni cruschi, ma anche di funghi cremosi e tartufi delicati.

Il tutto – con vino, frutta e dolce – ad un prezzo imbattibile.

Tra i primi spiccano in particolare le cortecce con molliche di pane e appunto peperoni cruschi ( buoni), ma sono soprattutto i fusilli con il pezzente ( ottimi) a catturare la mia attenzione. Non male altresì i ravioli al pomodoro. Quanto alla carne, basti dire viene cotta su pietra ollare al tavolo e l’odore potrebbe ingenerare fastidio, ma più spesso ingolosisce e riapre lo stomaco. In ogni caso è da provare.

Insomma se siete in zona, la Cantina a Sant’Angelo le Fratte è il posto giusto.

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