5 giorni in Albania del Sud. Itinerario di viaggio.

Informazioni generali con itinerario e consigli utili per andare in Albania

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Nazione a lungo del tutto ignorata dal turismo di massa( anche per via della situazione geopolitica che l’ha storicamente connotata), l’Albania ultimamente si è imposta come meta emergente della penisola balcanica.
Le spiagge selvagge, il mare cristaIlino e i prezzi tutto sommato contenuti rendono, infatti, lo stato con capitale Tirana una meta molto appetita per chi è alla ricerca di una vacanza alternativa, ma comunque di pieno relax.

  • E’ PERICOLOSA L’ALBANIA?

Contrariamente a quanto si pensi, in Albania non ci sono grandi fenomeni di microcriminalità e con le dovute precauzioni è possibile percorrerla in tutta tranquillità. L’unica grande accortezza da tenere è relativa al traffico internet: le compagnie telefoniche albanesi calcolano a casaccio il consumo dei megabyte e il rischio è di vedersi sottrarre ingenti somme.

  • COME SONO LE STRADE IN ALBANIA?

Ciò fermo restando, è tuttavia pur vero che- per chi si accinga a percorrerla in macchina – spesso le strade appaiono in uno stato precario, prive di asfalto e con limiti di velocità tali da dilungare non di poco i tempi di percorrenza di ogni tratta del viaggio. In una occasione, in particolare mentre ero nel paese turistico di Qeparo, mi è capitato persino di vedere dei maiali nel centro del paese medesimo che banchettavano davanti ad un bidone della spazzatura.
Una scena tanto surreale quanto inquietante per chi è debole di stomaco.
E, invero, non scrivo nulla di rivoluzionario se evidenzio che la Albania è un paese pieno di contraddizioni in cui povertà e degrado sono evenienze che è difficile ignorare

  • Che moneta si usa in Albania?

La moneta ufficiale è il lek.
Per arrivare ad un euro, comunque ben accetto in tutta la Albania, di lek ce ne vogliono 132

  • Che prezzi ci sono in Albania?

I prezzi, in ogni caso, sono contenuti.
Per fare qualche esempio, nelle località più turistiche e care una bottiglia di acqua al bar costa circa 50/80 lek, un caffe’ 90/100,una fetta di torta 200/250, una cena 1300/2000 a persona, una camera di un buon albergo 3 stelle 3500/4000.
Insomma c’è un risparmio di circa il 30% rispetto alla Italia, anche se gli standards qualitativi delle strutture ricettive e dei ristoranti sono comunque inferiori rispetto al Belpaese.dig

Ciò premesso, l’area turistica più interessante è anche quella più sviluppata della Albania e comprende i 130 km che dividono Valona da Saranda, citta’ quasi confinante con la Grecia che per ovvi motivi risente moltissimo della cultura ellenica.

Per raggiungere una delle predette città bisogna imbarcarsi a Brindisi e da lì scegliere se arrivare a Valona come ho fatto io, o – come consiglio – a Igoumenitsa  in Grecia ( vicinissima a Saranda).

Sul punto ci tengo ad evidenziare che la European ferries che compie la tratta Valona-Brindisi è la peggior linea di traghetti che abbia mai preso:

1)cabine sporche; 2) ritardi cronici di oltre tre ore sia alla andata che al ritorno; 3) nessuna informazione per chi deve imbarcare la macchina e aspetta al porto.

Il periodo indicato per andare in Albania è ovviamente quello estivo (giugno-settembre).
Sconsiglio fortemente di andarvi fuori stagione.

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Spigola fritta
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Trileche

Cosa mangiare in Albania

Si mangia molto pesce e molta carne, tra cui l’agnello. Non mangiate i datteri: sono vietati e il loro consumo è criminale. Tra i dolci è molto gettonato il trileche, così chiamato in quanto preparato con 3 diversi tipi di latte, pan di spagna e caramello

Itinerario di viaggio in Albania

Giorno 1

Valona-Dhermi, km 57

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Valona è una cittadina davvero orribile di circa 100mila abitanti. Nelle sue vicinanze però è possibile vedere la bella isola di Sazan, che fino a pochi anni fa era un presidio militare ed oggi è praticamente disabitata.
Appena sbarcati col traghetto non vale la pena perdere tempo a fare un giro a Valona ed è opportuno dirigersi subito verso Dhermi.
La strada, piena di tornanti, offre da subito paesaggi stupendi e variegati che vanno quello tipico delle località di mare a quelli montanari del parco di Llogara.
Una volta scollinato, la strada scende dolcemente e torna a livello del mare fino a Dhermi.
Questo piccolo centro si caratterizza per le numerose strutture alberghiere e per i ristoranti, segno che è un località che vive essenzialmente d’estate.
Il mare, in ogni caso, si rivela .qui, sin da subito, trasparente e molto pulito con spiagge sia sabbiose che rocciose. Molto belle poi le insenature che partono dalla cosiddetta grotta del pirata.

Dove mangiare a Dhermi: consiglio di andare al ristorante da Luciano sia per la location che per l’ottimo rapporto qualità/prezzo. Si mangia essenzialmente pesce.
Qui la recensione

Dove dormire a Dhermi: io sono stato allo hotel Relax, che si trova a tre km dal centro. Non è perfetto, ma ha una piscina e un panorama mozzafiato. Ci sono stato bene.

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Giorno due
Himare, Porto Palermo, Qeparo, Borsh, 33 km

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Porto Palermo

Himare è un minuscolo centro balneare più popolare rispetto a Dhermi, ma comunque essenzialmente votato al turismo. A me non è piaciuto per nulla.
Molto più affascinante è, invece, la.baia di Porto Palermo con il castello di Alì Pascià. Qui, oltre ad un panorama strabiliante, si può fruire di una bella giornata di mare sulla lingua di terra sita al centro della baia. Inoltre, vi è un bel ristorantino in cui vale la pena fermarsi.
Qepero, invece, si caratterizza per un bel lungomare con diversi bar e poco altro.

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Dove mangiare a Borsh. Consiglio di andare a Borsh alla Ujvara Veranda e non già perché si mangi particolarmente bene(anzi!!!), ma per la location incredibile in cui si trova: i tavolini sono su delle terrazze ai cui lati scorrono delle.cascate.

Dove dormire a Qeparo: sono stato bene al.bed and breakfast On the rocks.
Il posto non è eccezionale, ma per la realtà in cui si trova è.miracolo della natura. Le stanzette sono piccole, ma.offrono tutti i.conforts di cui si ha necessità primaria. Lo consiglio.

Giorno tre
– Qeparo-Saranda-Occhio Blue, 60 km

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Saranda

Saranda è una cittadina che appare subito vibrante, sviluppata e piena di vita. Trovandosi praticamente di fronte a Corfù è più abituata ad accogliere turisti. La spiaggia la percorre quasi in tutta la sua lunghezza, allorché viene soppiantata da stabilimenti sugli scogli. A mezzora di macchina circa è raggiungibili il sito Syri kalter , ovvero l’Occhio Blue, una stupenda sorgente purissima che si colora d’azzurro intenso e crea uno zibaldone di colori in cui potersi tuffare. L’acqua è a circa 12 gradi ed è stupenda. È difficile descrivere le sensazioni.che regala. In tanti viaggi che ho fatto non ho mai visto e provato nulla di simile: stupendo.

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L’Occhio Blue

Dove mangiare a Saranda: un ristorante di buon livello che si distingue, anche per stile, rispetto agli altri è Mare Nostrum. È un poco caro per gli standards albanesi (circa 20 euro a persona),ma ne vale la pena. Poi c’è Limani, dove fanno il miglior trileche della città. Per la recensione di entrambi rimando qui:

Dove.dormire a Saranda: lo Star hotel è assolutamente una scelta azzeccatissima non solo perché le stanze sono gradevoli e pulitissime, ma soprattutto in quanto Oreste, il proprietario, è una persona di una disponibilità e di una bontà unica.

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Giorni 4/5

  • Ksamil e Butrinto.

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Ksamil

A soli 20 minuti da Saranda è possibile raggiungere la località balneare di Ksamil. E’ probabilmente una delle località più belle dell’itinerario in Albania. Il paese in questione è un piccolo paradiso terreste grazie ad un mare talmente limpido da essere trasparente.

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Inoltre la presenza di tre isolotti crea di fatto una grande piscina naturale che vale la pena percorrere a nuoto (o in pedalò) sia un lunghezza che larghezza, soprattutto verso l’isolotto più grande dove una lingua di sabbia unisce due costoni rocciosi.

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Dopo aver passato almeno mezza giornata e oltre a Ksamil, vale la pena per davvero andare a visitare il sito archeologico di Butrinto, centro che conserva testimonianze che sovrappongono secoli e popoli diversi.

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Butrinto, Basilia paleocristiana

Fondata da esuli troiani, divenne poi colonia romana e infine avamposto veneziano, per cui – accanto ad un bellissimo teatro romano e a porte ciclopiche perfettamente conservate – è possibile vedere le colonne e la facciata di una basilica paleocristiana del VX sec.e una fortezza veneziana che occupa l’area dell’antica acropoli.

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Ingresso al teatro

Riflessioni finali sull’itinerario in Albania.
Come scritto in precedenza, la Albania è un paese pieno di contraddizioni in cui a macchine lussuose si alternano scene di degrado urbano tipico dei paesi che hanno vissuto all’interno della cortina di ferro.
Ciò nonostante è un paese che vale la pena visitare, in quanto regala riserve naturali uniche al mondo che, prima che arrivi il grande turismo di massa, ci si può godere in tutta tranquillità.

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14 commenti

  1. Salve. Non so in quale anno è stato fatto il viaggio in Albania, però sono a precisare:
    la menzionata sporcizia è praticamente scomparsa in tutte le città di Albania ( magari Roma o altre nostre città avessero la stessa pulizia!) Condivido il percorso lungo la costiera Vlore – Saranda. Sui ristoranti non mi esprimo in quanto a caso, si può mangiare bene o con soddisfazione pagando in maniera non esagerata.
    Suggerirei, arrivati a Saranda e visitata BUTRINTUM, di ritornare verso Gjirokastra. Previo passaggio per la sorgente degli BLUE EYES, Visitare il Castello di Gjirokastro, passare per Tepelene, arrivare a BERAT, la città delle MILLE FINESTRE, visitare il Castello nel quale vi è una raccolta bellissima di ICONE, e passando per FIER si ritorna a Vlore o se preferite sino a Durres. Buon Viaggio a tutti.

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