Il monastero di San Lorenzo del Escorial – orari di vista

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Devo confessare una cosa con estrema vergogna.

Sono 10 anni che frequento Madrid e la sua regione, ma mai – dico mai! – prima di oggi ero stato a visitare il monastero di San Lorenzo del Escorial. In giro ho sempre sentito dire che non ne valeva la pena e mi ero fatto suggestionare a tal punto da girare in lungo e largo per tutta la provincia di Madrid senza mai farmi balenare in testa che l’Escorial poteva essere una meta papabile.  Ora che però ci sono stato posso affermare di essere stato un imbecille. L’Escorial è un posto fantastico che da solo vale un viaggio.

Raggiungerlo da Madrid è molto semplice.

Per farlo consiglio di prendere l’autobus alla stazione della Moncloa, che in soli 50 minuti (ed in perfetto orario) conduce al paese di San Lorenzo del Escorial.  Dopodiché basta fare 10/15 minuti a piedi per entrare nel Monastero.

BREVI CENNI STORICI

Come è noto, originariamente  fu fatto costruire da Filippo II come residenza e pantheon dei re di Spagna, divenendo successivamente anche un convento.

Iniziato a metà del XVI dall’architetto Juan Bautista de Toledo fu poi continuato da Juan de Herrera. All’esterno la gigantesca costruzione in granito  si presenta  in forma quadrangolare con quattro torri angolari ed  è lunga 208 metri e larga 162. L’edificio, inoltre, conta 2.000 stanze,  2600 finestre, più di 1200 porte, 86 scaloni, 16 cortili, 15 chiostri e 88 fontane. Insomma, numeri da far impallidire qualsiasi altro edificio.

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Altro particolare di non poco conto è poi che la pianta dell’edificio ha la forma di una  graticola in ricordo del supplizio di morte subito da San Lorenzo arso vivo.

  A costruzione completata furono chiamati dall’Italia e dalla Spagna gli artisti più accreditati del tempo. Parliamo di El Grego, Tiziano, il Tintoretto, il Veronese, Diego Velazquez, il Dominichino, i fratelli Carracci e il napoletano Luca Giordano ( accidenti, ovunque vada c’è sempre un Luca Giordano!)
Parliamo, quindi, di una immensa opera d’arte piena di migliaia di opere d’arte per analizzare la quale ci vorrebbero anni anni!
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LA VISITA

Ciò premesso, la visita può iniziare seguendo un percorso prestabilito che permette di orientarsi facilmente senza mai stancarsi.  Tra le prime cose da vedere c’è la Basiliche a pianta quadrata con le volte affrescate da Cambiaso e Luca Giordano, nonché  con un crocifisso in marmo bianco realizzato da Benvenuto Cellini. Vi sono poi i nuevos museos, ricchi  di dipinti di grandi artisti spagnoli, la straordinaria salas capitulares, ovvero le aule per le sedute del Capitolo con soffitti decorati e la biblioteca voluta da Filippo II in cui si  intendeva riunire “tutto il sapere del tempo”.
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Davanti a tanta magnificenza a colpirmi  però è il panteon dei re per la sua semplicità. Vi è poi la casina del Principe, un  piccolo edificio dalle forme neoclassiche  e il palazzo de los Austrias con gli appartamenti dell’infanta Isabella di Spagna.jard
Gli scaloni monumentali e gli ambienti   luminosi sembrano quasi “cozzare”con i colori tetri della facciata esterna del monastero. Eppure una visita a quest’ultimo non può che terminare dai giardini siti nel punto opposto rispetto all’entrata principale.
Una meraviglia.

INFORMAZIONI UTILI

Orari
  •  Da ottobre a marzo: 10:00 – 18:00
  • Da aprile a settembre : 10:00 – 20:00
  • Chiuso il lunedì

Tariffe

Biglietto intero 10 euro

Ridotto 5 euro

8 commenti

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