Da quanto esiste il lungomare libbberato la zona di via Caracciolo è stata interessata dall’apertura di decine di località che hanno intuito che lì ci sarebbe stato un boom turistico ed era conveniente investire. Tra i primi ad avere questa intuizione dobbiamo annoverare anche Fresco di via Partenope che, sebbene abbia aperto da poco più di 6 anni di vita, tutto sommato ha già saputo crearsi un nome.
Tanto è vero che, se vogliamo dirla tutta, la società Fresco da pochissimo ha aperto una quinta sede a pochissima distanza ( le altre sedi sono a Roma, Londra e al Vomero), segno che il brand sta riscuotendo un certo successo.
Ciò anche grazie all’apporto del cavalier Alfredo Forgione – cavaliere della repubblica, mica pizza e fichi – che, nonostante l’età, ama tuttora supervisionare la sala con il suo pizzetto e le sue folcloristiche collanine.
I prezzi, a dire il vero, non sono contenuti, ma d’altra parte è anche vero che né la zona, né l’arredamento moderno del locale inducono a pensare il contrario.
Il menù contempla qualche antipastino, qualche fritturina, qualche primo e qualche secondo ( sempre a prezzi poco contenuti).
Se però si va da Fresco, bisogna per forza di cose ordinare la pizza.
Ce ne sono di classiche, ce ne sono di integrali e poi ci sono quelle che che lo stesso menù definisce “le fresche”. Sono di fatto le più invitanti e, in particolare, viene naturale pensare alla nerano ( con zucchine grigliate, provola affumicata, provolone del monaco ed un pizzico di pepe nero), alla partenope ( con provola affumicata, fior di zucca, ciuffetti di ricotta e pepe), la primavera ( crema di zucca, provola affumicata, salsiccia e pepe), alla
Fiorilla ( con mozzarella, fiori di zucca fritti, ricotta e parmigiano crema di zucca, provola affumicata, salsiccia e pepe), alla Margherita del Re ( con pomodoro passato “San Marzano”, fior di latte, pomodorini del Vesuvio e angolo a sorpresa) e alla 5 formaggi ( con gorgonzola, provolone, caciotta,mozzarella e ricotta).
Leggerne gli ingredienti fa venire l’acquolina in bocca e la loro visione non fa che alimentare quanto anzidetto:
sono infatti coloratissime e, ad essere sinceri, dal punto di visita estetico davvero dei piccoli capolavori.
Ma al gusto appaiono fin troppo asciutte e tutto sommato poco gustose. In parole povere: avevo tante aspettative e ne sono uscito deluso. Ci si domanderà: come è possibile che una pizza eseguita con tecnica tanto sopraffina non mi abbia poi soddisfatto? Non lo so.
E’ triste dirlo, ma non lo so.