Se siete a Santiago de Compostela e siete stufi del chiasso dei localini che pullulano attorno alla Cattedrale, una buona alternativa garbata ma vivace è costituita sicuramente da “Mamma pesce – taverna marinara”.
Si trova in via da Algalia de Arriba 45, tra piazza San Roque e la cappella de Animas e si tratta nella specie di un piccolo localino costituito da una sala ad altezza di strada e da un soppalco in cui si offre una cucina rivisitata dove però la qualità della materia prima resta al primo posto.
Ciò premesso, non ho mai saputo il nome della giovane ma scafatissima cameriera che ha servito al mio tavolo, ma sappia che non deve affatto temere la mia recensione come ha scherzosamente ribadito più di una volta: a me “Mamma pesce” è piaciuto a tal punto da indurmi ad aggiornare la lista dei miei locali consigliati su dove mangiare a Santiago de Compostela
Mi è piaciuto per tre ordini di motivi: a) il garbo e la vivacità senza eccessi della location; b) il tentativo di innovare la già ricca offerta della gastronomia galiziana; c) il modo di porsi informale, ma attento del personale.

Relativamente a quest’ultimo aspetto, ho molto apprezzato la presenza costante, ma mai invadente del giovanissimo personale in grado di essere rapidissimo senza mai mancare di chiedere se andava tutto bene.
Sulla scorta di tanto il menù, per quanto essenziale, non è per questo motivo meno appetibile, posto che propone pochi ma interessanti piatti che cambiano a seconda della stagione o di qualche evento che occorre nel corso della settimana.
E’ questa una intuizione che rende la visita a Mama peixe ogni volta diversa dall’altra e impone sempre nuove scelte e nuove esperienze.

Nel mio caso, la scelta è andata sul sashimi di orata ( sargo) con lime, un piatto davvero gustoso e delicato con l’unico difetto di finire troppo presto. Particolari sono poi i cannolicchi ( navajas ) di Noia alla mela verde che hanno diviso i commensali tenendoli però fermi su un punto: la bontà della materia prima.
Dibattuto poi è stato anche il “polipo dorato” con cremina allioli alla arancia che, per il modo in cui è stato preparato, a me ha molto ricordato el pulpo al olivo di peruviana memoria di cui sono sempre stato ghiotto.
Diciamo infatti al riguardo che trattasi di un modo diverso di cucinare il polipo e che, almeno per il gusto italiano, è di sicuro sorprendente.
Dopodiché il menù mi ha messo davanti ad una scelta: risotto all’astice o freschissimo pesce di giornata alla brace ( la carne c’era, ma non l’ho proprio considerata).
Voi cosa avreste fatto?
Ho scelto il pesce, nella specie l’orata e mi sono leccato i baffi per quanto era fresco.
Buona anche la selezione dei vini proposta, quasi esclusivamente di provenienza galiziana.
Ho trovato invece eccessivi i rincari per l’acqua.
Per quanto riguarda i dolci, Mama Peixe invece si distingue del tutto rispetto a quello che normalmente trovate nei ristoranti spagnoli in genere.
Qui infatti si propongono torte di carota, gelati e sorbetti al mandarino. Insomma, tutti dolci molto leggeri e delicati ideali per rinfrescarsi la bocca dopo una cena a base di pesce.
Chapeau per il tocco di classe finale!
Prezzo sui 40 euro a persona.