Trattoria da Fefé a Bacoli

  • Trattoria da Fefé a Bacoli, via Miseno 125 – zona casevecchie

Mentre siamo tutti emotivamente coinvolti dalla triste sorte del povero gabbiano, è giusto altresì rendervi edotti della mia infausta esperienza alla trattoria da Fefè di Bacoli, un locale che vorrebbe essere una trattoria di mare, ma che in concreto è ancora in cerca di autore.

 Per la verità – prima di entrare in medias res –  devo subito confidarvi che è davvero difficile fornirne una valutazione fondata su parametri ordinari, ma cercherò comunque di essere il più chiaro possibile.

In sintesi – ve lo svelo in anteprima senza mantenere alcuna suspanse  – la mia prima ( ed unica) volta da Fefé è stata veramente negativa, in particolare per ciò che concerne cibo, conto…e servizio.

Procediamo però per gradi e vediamo di capirci qualcosa analizzando ciascuna voce separatamente. Il locale in questione, per quanto piccolino, offre una spettacolare vista su capo Miseno e, nei giorni festivi, dispone di una serie sterminata di tavoli all’aperto. Se la giornata lo consente e non fa freddo, è una buona premessa. Sennonché nel mio caso è capitato che i camerieri si siano confusi con la numerazione dei tavoli e, dopo aver preso le ordinazioni, abbiano iniziato a portare e riportare i piatti ai tavoli sbagliati, spesso costringendo le varie comitive a mangiare separatamente rispetto al chi sedeva accanto. E così ho visto i camerieri – del tutto smarriti – svolazzare di tavolo in tavolo per sondare l’esattezza della comanda, lasciare il piatto alla persona sbagliata per poi riprenderselo e darlo ad un altro (nota margine: davvero ideale ai tempi di covid) e, in un caso, servire i clienti con la sigaretta in mano.

Ciò fermo restando, a voler tralasciare queste scenette comunque molto divertenti se si coltiva il senso dell’umorismo e l’arte della pazienza, devo rivelarvi che non mi è piaciuto nemmeno quello che ho mangiato.

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In particolare, come antipasto, ho scelto un mix di 5 assaggini a 17 euro ( 3 freddi e due caldi) a scelta dello chef che peraltro contemplava l’insalata di polpo e una mousse di baccalà con maionese e una seppiolina. Cosa ho notato al riguardo? Le porzioni striminzite, circostanza questa che è stata confermata con i primi di cui ho provato un buon pacchero con ragù di cernia e un rivedibile zito di mare al polpo…con il formaggio sopra ( sic). Tra i secondi rivedibile altresì la “zuppa di cozze alla portoghese” ( cioè al pomodoro) e una frittura di pesce minions con alici, gamberi e calamari.

Ziti con genovese di polpo…con formaggio
Paccheri con “ragù” di cernia
Fritturina con alicette e calamari

Io sinceramente in una trattoria così vorrei almeno poter mangiare e andarmene con la pancia piena! Tanto più che, a rendere del tutto insoddisfacente la mia esperienza, ci ha pensato altresì il conto. In un locale di questo livello, infatti, un conto giusto è di 30/35 euro a persona, invece per un antipasto, un primo, un secondo povero e una bottiglia di vino si rischia di superare i 60 euro a persona.

Male, molto molto male.    

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3 commenti

  1. “servire i clienti con la sigaretta in mano”
    Una cosa è un errore di comanda (può accadere) ma un’altra un servizio del genere. Io sarei uscito all’istante.

    “porzioni striminzite”
    Lo trovo una offesa al cliente. Una cosa è un risto-gourmet, un0altra un ristorante o una trattoria “normale”.

    "Mi piace"

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