
Vi scongiuro, se volete visitare Spello, risparmiatevi battute squallide del tipo “ti spello in due”, “vattene, altrimenti ti e-spello” oppure “spallo, spello, spillo, spollo, spullo”. So bene che i miei lettori sono tutti sani di mente e non farebbero mai battute del genere, ma sappiate che esistono persone che lo fanno e si nascondono in mezzo a noi.
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Dove si trova Spello
Ciò detto Spello si trova ad una distanza di appena 11 km da Foligno, 11 km da Bevagna, 15 km da Assisi, 30 km da Perugia e 65 da Gubbio. È dunque in una posizione geografica per ogni viaggio in Umbria ed è una meta imprescindibile. Per questo non potevo non inserirla nella mia guida su cosa visitare in Umbria in 8 giorni.
A me piace davvero tanto sia di giorno che di notte.
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Dove parcheggiare a Spello
Visitarla poi è un gioco da ragazzi: basta parcheggiare la macchina appena appena fuori dal centro storico nei parcheggi attrezzati e poi limitarsi a penetrare all’interno della cinta muraria percorrendo la strada principale del paese che lo attraversa come una lisca fa col pesce.
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Storia di Spello
Pur avendo acquistato grande autonomia e importanza già in epoca romana, Spello ha fatto a lungo parte del ducato di Spoleto e poi dello stato pontificio per poi diventare libero comune con proprie leggi. Ciò le ha consentivo di svilupparsi notevolmente nel medioevo attraverso una propria economia.
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Spello: cosa vedere passo dopo passo
L’ingresso alla città è tuttora romano: la monumentale porta Consolare, in calcare del Subasio, fende la cinta muraria e saluta i visitatori con una torre quadrata medievale e tre statue repubblicane di marmo che si affacciano sulla antica piazza del mercato. A dirla tutta ci sono anche altre due porte: la Porta Urbica e la porta Venere.
Ciò che conta sapere, tuttavia, è che – appena si mette piede dentro Spello – bisogna seguire lunga strada in salita che permette di effettuare una bella colonscopia di tutta Spello ( vi è piaciuta la metafora?).

Attraverso questa strada infatti si possono scorgere palazzi nobiliari, affacci panoramici, piazzette e numerosissimi negozietti che vendono salumi e tartufi di tutti i tipi e soprattutto si può arrivare davanti alla chiesa di Santa Maria Maggiore, dove è possibile ammirare gli affreschi del Pinturicchio realizzati all’interna della cappella Baglioni. Gli affreschi, tra l’altro, si caratterizzano per la presenza dell’autoritratto dell’artista.
Proseguendo la passeggiata non passeranno di sicuro inosservato il palazzo comunale con iscrizioni con iscrizioni romani, la biblioteca con mobilio veneziani e la fontana con lo stemma di Giulio III
Ci si imbatterà poi in una casa romana del I secolo d.c. situata nelle fondamenta del municipio e in cui è tuttora visibile la pavimentazione a mosaico con tessere bianche e nere, l’impluvium, la sala delle riunioni familiari e 4 stanze laterali all’altrio.. La domus, secondo studi attendibili, era di proprietà della madre di Vespasiano.
Chi voglia può tra l’altro visitare la pinacoteca comunale in palazzo dei Canonici con opere di arte sacra risalenti al medioevo. Tra queste La Madonna in trono ( il Bambino è stato coinvolto in un furto nel 2008). Vi è anche una Madonna con Bambino del Pinturicchia, pure trafugata negli anni ’70 ma recuperata nel 2004.

Vi sono poi palazzo Baglioni in piazza della Repubblica, palazzo Urbani e la cappella tega. Quest’ultima è davvero particolarissima. Trattasi di una minuscola cappello con affreschi di Nicolò Alunno e Pietro di Mezzaforte: Sant’Anna, la Madonna con il Bambino, la Crocifissione, sei busti di Apostoli, la visione del Paradiso e dell’Inferno nella controfacciata della cappella.. Originariamente è stata sede della confraternita dei Disciplinati di Sant’Anna per poi diventare addirittura la bottega di un sarto che a metà ‘900 riscoprì le preziose pitture murali coperte dall’intonaco.
Ci sono poi altre due Chiese a meritare tutta la nostra attenzione: Sant’Andrea e San Lorenzo. La prima pure ospita un’opera del Pinturicchio ( “Madonna in trono e Santi” ), mentre San Lorenzo si caratterizza per una facciata quasi quadrata, una loggia del XII secolo e i rosoni del XVI.
Salendo salendo ad un certo punto Spello vi sembrerà finita, nulla di più ingannevole. Finita la strada, saranno le scale a dover essere affrontate e vi porteranno, attraverso strade strette e viuzze impenetrabili, a godere della vista più bella di Spello.
Nel percorso si noteranno stradine molto curate con fiori di mille colori: sono solo i segni tangibili della gara “del balcone più bello”. Da qualche anno infatti circa 60 partecipanti si sfidano per gareggiare a chi riesce a rendere più bello e “fiorito” il proprio vico.
La gara è molto sentita – tanto è vero che chi ha avuto un piazzamento nelle passate edizioni ci tiene a farlo sapere indicando la propria posizione – e ci sono tre categorie: Finestre fiorite e scorci, balconi fioriti e vicoli fioriti.

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Eventi a Spello
Spello in realtà è famosa soprattutto per l’infiorata del Corpus Domini tra maggio e giugno. In tale occasione il borgo di Spello vede l’allestimento di un tappato di fiori di oltre un chilometro e mezzo. Inoltre tutte le vie del centro vengono impreziosite da quadri di arte sacra realizzati con petali di fiori. In proposito va precisato che l’allestimento viene preparato dagli abitanti di Spello nel corso della nottata precedente alla domenica del Corpus Domini. È la cosiddetta “notte dei fiori” .
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Cosa mangiare a Spello.
È dura, davvero dura passeggiare per Spello e non farsi invogliare dai tantissimi negozietti che propongono prodotti locali: salumi, salumi, fortissimamente salumi.
Se la pancia brontola i piatti tipici di spello sono gli gnocchi di patate rosse di Colfiorito al ragù d’oca, l’insalata di ravanelli, la zuppa di legumi ( in particolare con la risina, una varietà di fagiolo, ceci e cicerchia. Spello poi si trova nei dintorni di un’area di produzione di vino: Sagrantino di Montefalco, Montefalco rosso, Grechetto e Assisi Doc.
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Dove mangiare a Spello
Un ristorante particolarmente apprezzato è il Pinturicchio in Largo Mazzini 8. La cucina è umbra, ma con qualche variazione molto interessante.
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Quanto tempo per visitare Spello?
Tempo minimo consigliato 3/5 ore.
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Spello fa parte – e non poteva di certo essere altrimenti – del mio itinerario di viaggio in Umbria, itinerario che ho voluto costruire in una settimana
Vi trovate un po’ tutto il “best of”, in particolare il borgo delle acque Rasiglia e Foligno. Non possono naturalmente mancare Assisi, Bevagna, Gubbio, e Spello.
Inoltre vi sono numerosi spunti su Città della Pieve, Orvieto, la cascata delle Marmore, il lago Trasimeno e Narni