
- Una settimana in costiera amalfitana – cosa fare
Il primo concetto che bisogna tenere a mente quando si organizza una vacanza in costiera amalfitana è quello di relax.
Relax deve, infatti, essere l’obiettivo di un soggiorno senza stress e senza problemi.
Ciò detto, la costiera amalfitana consta di 13 paesi ed, essendo tutti stupendi, meriterebbero una visita ciascuno.
Questo, tuttavia, non significa che soggiornare in un paese piuttosto che in un altro sia del tutto indifferente. Amalfi, Ravello e Positano sono, infatti, sicuramente più esclusive e internazionali.
- Quanto costa organizzare un viaggio in costiera amalfitana?
- E’ economico organizzare un viaggio in costiera amalfitana?
Con riguardo poi al tema del costo di una vacanza ad Amalfi vi invito a leggere l’articolo apposito che ho scritto.

In ogni caso l’opzione più conveniente per una coppia o una famiglia è sicuramente quella di locare un appartamento a settimana. Questa soluzione, oltre ad essere più folcloristica, consente di risparmiare sull’albergo e di poter usufruire di una cucina e di una sala da pranzo per la colazione, nonché eventualmente per i pasti.
Se poi siete interessati ad un appartamento e, nella specie, all’appartamento da cui è stata scattata la foto qui in alto, vi lascio il link di booking.com/dolcevitaA in modo che possiate dare un’occhiata ed eventualmente effettuare la prenotazione. QUI TROVATE TUTTE LE NOTIZIE E LE INFORMAZIONI DI CUI AVETE BISOGNO
- Evitare la macchina
Altra raccomandazione da seguire è quella di dimenticare la macchina nel garage. D’estate in costiera amalfitana c’è molto traffico e trovare parcheggio diventa molto difficile (ed economicamente dispendioso)
Per cui è meglio noleggiare un motorino / uno scooter oppure spostarsi con i traghetti e gli autobus.
- In che periodo dell’anno è meglio andare in costiera amalfitana?

La primavera, secondo me, è davvero un gran periodo. Tra maggio e giugno non fa ancora troppo caldo, però si può già andare a mare, non ci sono ancora troppi turisti e i prezzi non sono ancora schizzati in su.
Luglio e, soprattutto, agosto sono i mesi di maggior afflusso ed ovviamente i più belli, perché l’estate è sempre l’estate.
Meritano anche i mesi di settembre e ottobre, i periodi preferiti dai turisti stranieri quando c’è la giusta quantità di turisti e le giornate sono ancora belle.
Detto in soldoni, ogni periodo dell’anno è buono per organizzare un soggiorno in costiera amalfitana tranne i mesi di novembre e febbraio
- Che attività si possono fare?
Sarò sintetico: canoa, escursioni in barca, passeggiate in bici e trekking sono attività molto diffuse. A circa una ora e mezza da Amalfi si può fare anche del rafting nel fiume Tanagro. Per gli appassionati di questo sport vale la pena organizzare trasferta, perché le gole sono molto suggestive.
- Una settimana in costiera amalfitana. Cosa fare.
Quanto segue non è un itinerario vero e proprio perché le attività da fare in costiera amalfitana dipendono dal periodo dell’anno in cui si soggiorna, ma il raggruppamento di una serie di suggerimenti di cui, a parer mio, è opportuno tener conto.
Non scriverò di Napoli, che merita un soggiorno a parte e di cui ho scritto la guida Napoli in 4 giorni, né di altre città della Campania, che pure meritano una visita ( Paestum e Caserta su tutte), limitandomi a suggerire la visita esclusivamente di paesi / città che al massimo si trovano nei dintorni della costiera amalfitana.

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Giorno 1 – Visitare Amalfi
Amalfi è sicuramente il paese più importante della costiera amalfitana, per cui è evidente che qui vi siano delle tracce storiche molto importanti.
Prima di iniziare la visita del paese, ricordatevi della parola d’ordine: relax!
Mangiatevi un gelato, mangiatevi un cuoppo fritto, mettete la testa sotto le fontane, fate tutto con lentezza!
La visita di Amalfi può iniziare dal porto e dal cosiddetto stradone per poi dirigersi – attraverso la porta della Marina – nella piazza Sant’Andrea, cuore pulsante del paese.
Prima di accedere alla piazza suggerisco, tuttavia, di visitare gli antichi Arsenali, gli unici arsenali medioevali tuttora esistenti in Europa e dove venivano costruite le navi dell’antica repubblica di Amalfi
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Una volta entrati in piazza Sant’Andrea si noteranno l’omonima fontana e l’elegante scalinata alla cui sommità vi è la bellissima Cattedrale. Oltre a quest’ultima meritano poi una visita il Chiostro del Paradiso, la cripta con le spoglie di Sant’Andrea e la Chiesa del Crocefisso.
Dalla piazza principale di Amalfi ci si può poi avventurare per la via che sale e dirigersi, attraverso botteghe e negozi molto caratteristici, a piazza dei Dogi, un’altra piazza molto importante della città.
Vi consiglio poi di continuare a salire per le stradine strette, quasi impenetrabili, che caratterizzano Amalfi e per le piazzette abbellite da fontanelle e presepi, fino a giungere ai confini di Amalfi nella “Valle dei Mulini”, da cui si può iniziare un bellissimo trekking molto facile ( ma suggestivo) della durata di un’ora che attraversa la cosiddetta “valle delle Ferriere”, valle caratterizzata da antichi ruderi, un fiumiciattolo e che si conclude con la vista di bellissime cascate.
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Giorno 2 – Visitare Atrani e organizzare una escursione.

Sempre da Amalfi è possibile organizzare varie escursioni. A seconda dei periodi si potrà fruire del mare o di sentieri stupendi.
In estate è doveroso noleggiare una barca ed esplorare la costa spingendosi fino alla baia e alle spiagge di Conca dei Marini, nonché alla Praia.
Suggerisco, inoltre, di visitare la Grotta dello Smeraldo ( la visita è a pagamento).
Tutto l’anno è poi sempre possibile fare del trekking scegliendo tra le tante opportunità che la costiera offre. Oltre alla Valle delle Ferriere, consiglio il sentiero degli Dei che parte da Agerola, un paese che si trova a 15 km da Amalfi.
Nel tardo pomeriggio, in ogni caso, lasciate Amalfi per dirigervi a piedi ad Atrani, il paese più piccolo d’Italia famoso per le sue case bianche. Da visitare, oltre agli straordinari viottoli, c’è naturalmente la piazza principale del paese, che si trova proprio a pochi passi dalla spiaggia e dove potete fare un bell’aperitivo, e la bella Chiesa della Maddalena.
Atrani anticamente era abitata dagli aristocratici amalfitani.

Giorno 3 – Visitare Ravello
Ravello è un paesino un poco snob molto frequento da intellettuali e dal turismo internazionale che si trova a circa 5 km da Amalfi e che guarda dall’alto il mare. Negli anni, grazie al festival di musica classica che si svolge ogni estate e a Richard Wagner – che qui ambientò il Parsifal – si è guadagnata la definizione di “città della musica”.
Per raggiungerla si può percorrere una strada asfaltata, molto stretta e caratteristica, oppure percorrere a piedi un sentiero che parte sia da Amalfi che da Minori ( chiedere informazioni al riguardo )

La vita di Ravello si concentra tutta attorno alla sua piazza principale, piazza rimasta immutata per secoli e da cui si può accedere nella famosa villa Rufolo, villa medioevale ristrutturata nel secolo XIX da un Lord scozzese e che quindi mostra uno stile del tutto peculiare. Al suo interno colpisce soprattutto il giardino con la terrazza panoramica affacciata sul golfo di Salerno.
Altra villa molto bella di Ravello è villa Cimbrone, caratterizzata da un parco adornato da statue, fontane e grotte, nonché da un belvedere straordinario.
Ravello è un paesino molto piccolo. Se non ci sono degli eventi in corso cui partecipare, la sua visita può concludersi in poche ore.
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Giorno 4 – Visitare Furore, Positano e… Sorrento
I 16 km che separano Amalfi da Positano regalano paesaggi e scorci spettacolari che è difficile dimenticare. Uno di questi è sicuramente quello offerto dal Fiordo di Furore, antico rifugio di pescatori in cui l’acqua del mare si mescola all’acqua dolce del fiume e un elegante ponte sospeso definisce l’area.

Proseguendo il tour, si attraversa Praiano e poi, dopo altre curve e strade scoscese, Positano si rivela subito in tutto il suo splendore.
L’impatto è davvero impressionante, perché Positano è una città in discesa che, con le sue case colorate, sembra essere un enorme presepe.
La strada statale passa, infatti, alla sommità di Positano e, per visitarla, è necessario “scendere” per i suoi vicoletti pieni di fiori, odori e sapori.
Dopo essere passati per l’elegante Chiesa di Santa Maria Assunta, si arriverà naturalmente alla spiaggia grande di Positano e sembrerà di essere in uno straordinario palcoscenico di rara bellezza. Oltreché alla spiaggia grande di Positano conviene andare anche alla vicina spiaggia del Fornillo.

Se si dispone di tempo, voglia e energia sufficiente si può anche esplorare “l’altra costa”, ovvero la penisola sorrentina. Nerano, la baia di Ieranto, Piano, Meta e Vico Equense sono delle stupende realtà che meriterebbero un week end a parte.
La protagonista assoluta però rimane Sorrento, una cittadina piena di fascino e che si è aperta al turismo sin dall’800, ragion per cui risulta essere ancora più internazionale rispetto alla costiera amalfitana. Qui sono state scritte due celeberrime canzoni napoletane.
La prima è “Torna a Surriento”, la seconda è Caruso, scritta da Lucio Dalla per celebrare il famoso tenore che qui amava soggiornare.

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Giorno 5 – Capri
Come si può descrivere Capri senza essere banali?

Impossibile, credo. Per cui, per evitare di eccedere, dirò solo che è un’isola paradisiaca di una bellezza tale da sembrare irreale. Già da lontano rivela tutta la sua magnificenza facendo intravedere i famosi Faraglioni.
Raggiungerla è molto semplice. Ci sono infatti dei collegamenti sia da Amalfi che da Positano e Sorrento ( oltreché da Napoli).

Una volta arrivati al porto, sembrerà quasi naturale attraversala fino alla famosa “piazzetta”, ritrovo internazionale caratterizzata da una bellissima terrazza panoramica. Immancabile poi è una passeggiata lungo la via Krupp, da cui si vedono molto bene “i Faraglioni”, e verso la Certosa di San Giacomo. Vale la pena poi arrampicarsi fino a villa Jovis, la villa in cui scelse di vivere l’Imperatore romano Tiberio e da cui si vide un panorama che permette di godere di buona parte del golfo di Napoli.
Capri ha sostanzialmente due spiagge: marina piccola e marina grande. Consiglio, tuttavia, di noleggiare una barca e circumnavigare l’isola alla scoperta di baiette più suggestive.
Vale, in ultimo, la pena visitare la grotta azzurra, in cui l’acqua, per l’appunto, è di un blu intensissimo.
- Giorno 6 Minori, Maiori, Erchie, Cetara e Vietri
Non ci si può dimenticare di visitare l’area occidentale della costa amalfitana.
A circa 4 km da Amalfi vi è, in primo luogo, Minori.
È un paese che si sviluppa tutto attorno alla Chiesa di Santa Trofimena e al suo piccolo, ma suggestivo lungomare.

Più grande è, invece, il bel lungomare di Maiori, raggiungibile facilmente anche attraverso il sentiero dei Limoni.
Lo scorcio più interessante di Maiori è, a parer mio, quello della spiaggia adiacente alla Torre Normanna. È difficile non rimanerne colpiti.
Merita una sosta poi il borgo di Erchie, che ospita una delle spiagge più belle di tutta la costa.

Cetara, invece, è un paese dedito alla pesca. Qui c’è una grande tradizione per il tonno e per le alici. Tanto è vero che si realizza uno dei piatti più famosi della cucina locale tradizionale: gli spaghetti con la colatura di alici. A Cetara consiglio di fare una sosta nella zona del porto per poi dirigersi a Vietri sul Mare, altro paese di grande tradizione famoso per il suo artigianato e per le botteghe di ceramica.
Da visitare vi è l’auditorium sul mare con le sue ceramiche particolarissime, Marina di Vietri e Raito, la parte alta che offre una splendida vista.

- Giorno 7 Pompei ed Ercolano
Se ci è stufati del mare e si vuole fare una visita culturale, Pompei è sicuramente una città che suscita grande fascino.
Per visitarla come merita è necessario riservarsi una giornata piena, anche perché il sito archeologico di Pompei è davvero grande e solo per girarlo velocemente ci vogliono svariate ore. Si esplorerà di fatto una città romana con le sue domus, le sue vie, le sue terme, le sue taverne, il suo teatro, le sue palestre e il suo anfiteatro.
Sebbene meno conosciuto di quello di Pompei, anche il sito archeologico di Ercolano merita di essere visitato. Le domus sono meglio conservate e offre dei mosaici e delle opere d’arte ancora più belle di quelle di Pompei.
È possibile fare un biglietto cumulativo che permette di visitare entrambi i siti (sempre con lo stesso biglietto si possono visitare anche altri siti archeologici attorno al Vesuvio, ma di minore importanza)

- CONCLUSIONI
Volendo si possono organizzare tantissime gite nei dintorni, come ( almeno ) una passeggiata a Napoli, una escursione ai templi greci di Paestum o una visita alla reggia di Caserta.
Io però, detto tra noi, non mi muoverei dalla costiera amalfitana riservandomi per il futuro una visita alle altre belle realtà della regione Campania.
Una cosa è visitare la costiera amalfitana, altra è viverla e – a parer mio – vale la pena viverla.
D’estate me ne starei tranquillamente in spiaggia andando ogni giorno in un posto diverso, nelle altre stagioni – invece – mi dedicherei al trekking.
Insomma, in costiera amalfitana la parola d’ordine deve essere sempre una e categorica: relax!
N.B. Un buon sito di informazione locale è notizie.
[…] ogniqualvolta ho scritto di costiera amalfitana e ne ho scritto anche nel mio articolo intitolato Cosa fare in una settimana in costiera amalfitana. Per capire quale barca noleggiare ad Amalfi bisogna però sapere cosa si cerca e qual è […]
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CHE BELLA LA COSTIERA, è UN PARADISO…….non conosco posto più bello al mondo
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Il mondo è pieno di paradisi 😛
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Sai che io non sono MAI stata in Costiera? Anche se per qualche anno una mia carissima amica ha avuto un fidanzato che aveva un hotel in zona. Sono imperdonabile. Mi piacerebbe rimediare però non in estate perché sopporto poco il caldo, quindi probabilmente la primavera e l’autunno sarebbero le stagioni migliori.
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Esatto, come ho scritto – secondo me – quelle da te indicate sono le stagioni migliori. Anche se l’estate è pur sempre l’estate.
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Sì, l’estate è pur sempre l’estate, ma nella bella stagione preferisco località nordiche dove si può stare freschi.
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Ottimo!
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