- Positano, cosa vedere in 1 giorno
Dopo aver scritto cosa vedere ad Amalfi, è giunto il momento di dedicare la giusta attenzione al più chic tra i 13 paesi della costiera amalfitana con ” cosa vedere a Positano”.
Invero di Positano mi sono già occupato precisandone i costi presuntivi di una vacanza. Qui, invece, mi cimenterò nella descrizione di ciò che giustifica una vacanza a Positano: la sua bellezza. Non è compito facile! Il rischio infatti è quello di scrivere una serie sterminata di ovvietà prive di utilità che lasciano il tempo che trovano e che di sicuro non interessano il lettore.
E ciò per un motivo molto semplice che pure appare ovvio: non c’è angolo di Positano che non meriti di essere decantano. Questo paese infatti, porta d’ingresso privilegiata per la costiera amalfitana e situato sulla strada per la penisola sorrentina, possiede tutti i crismi per essere considerato un enorme presepe in cui ogni angolo sembra essere stato modellato con particolare genio da un appassionato della materia.
Si tratta, infatti, di un paese che si sviluppa in verticale, laddove – per raggiungerne il cuore una volta arrivati – è necessario “scendere di altitudine” scoprendone gli angoli più suggestivi fino alla spiaggia grande.
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Come raggiungere Positano
Per raggiungere Positano ci sono essenzialmente due modi: via mare e via terra. Via mare vi sono traghetti che la collegano a Salerno, Cetara, Minori, Maiori, Amalfi, Sorrento, Capri, Ischia e Napoli ( info traghettilines ). Via terra, invece, è raggiungibile attraverso la statale amalfitana 163. Da nord vi si accede tramite l’uscita autostradale di Castellammare di stabia per la penisola sorrentina e poi per Positano, da Sud attraversando tutta la costiera amalfitana da Vietri sul mare, oppure da Angri per Maiori ( info autobus: sita ).
In realtà, per raggiungere Positano, esiste una terza via, ultimamente frequentata da molti appassionati, consistente nel percorrere un sentiero tra le montagne, ma questo è un dettaglio che svilupperò in prosieguo in separata sede.
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Positano – cosa vedere in un giorno
E’ infatti d’obbligo iniziare questo racconto dal cuore di Positano, ovvero dal suo centro storico. Infatti c’è da dire che già lontano, ben prima di presentarsi, questo paesino di poco meno di 4.000 abitanti ( in inverno, d’estate…molti di più) appare come una meravigliosa visione regalando numerosi scorci suggestivi di se stessa, mentre – fin da Praiano – si percorrono le curve strette della statale amalfitana.
Una volta poi giunti a destinazione, si noteranno altresì due aspetti peculiari di Positano: 1) la sua classe; 2) la sua raffinatezza.
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I vicoli di Positano
Non c’è un solo angolo di Positano che non sia curato con decorazioni, fiori ( in particolare glicini) ed eleganti colori che fanno da scenario ad una vista spettacolare. “Scendendo” ( perché a Positano si “scende a mare” letteralmente ) verso il mare si scopriranno scalinate, stradine e soprattutto simpaticissime boutique che vendono soprattutto oggetti di ceramica e vestiti di “moda mare Positano”, una moda che è iniziata negli anni ’60 con la lavorazione del lino e della canapa per dare vita ad uno stile “estivo” inconfondibile che ha probabilmente ha trovato il suo climax con le espadrillas ( particolari sandali fatti tendenzialmente a mano).
Vi confesso che si vede sì lusso, ma sempre respirando un’atmosfera calda, quasi avvolgente, che induce naturalmente al buonumore.
E così, passeggiando, tra una sbirciatina ad un negozio e un gelato al volo, si possono osservare i quadretti e gli acquerelli in esposizione di una delle tante gallerie d’arte presenti lungo la strada per giungere poi naturalmente ad uno dei luoghi simbolo di Positano:
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La Chiesa di Santa Maria Teresa dell’Assunta.
La Chiesa in questione è sicuramente non è semplicemente una cosa da vedere da Positano, ma in luogo di ritrovo e di appuntamento. La sua particolarità – sulla falsariga di San Gennaro a Praiano – è quella di trovarsi in una piazzetta scenografica a due passi dalla spiaggia di Positano e di essere caratterizzata da una cupola maiolicata a prevalenza di color verde. La storia della Chiesa risale al XIII secolo, allorquando una nave proveniente dall’Oriente – con a bordo una madonna nera bizantina rubata – si trovò nell’impossibilità di proseguire la propria navigazione a causa di una persistente bonaccia. In questa circostanza i marinai avvertirono una voce che ripeteva “posa, posa”, così decisero di liberarsi dell’icona gettando l’ancora e donando l’icona ai positanesi, che, per ringraziamento, fecero costruire la Chiesa. La storia è speculare – anche se non identica – a quella di Santa Maria a Mare a Maiori ed è elemento che rappresenta appieno il particolare rapporto che lega il popolo della costiera amalfitana al mare. Peraltro, secondo un’altra versione, la statua della Madonna sarebbe stata donata da monaci benedettini.
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La domus romana
Inoltre, recentemente, alla base della Chiesa è stata rinvenuta una domus romana. Sì, perché a seguito della famosa eruzione del Vesuvio del 79 d.c. ( quella che, per intenderci, distrusse Pompei, Ercolano ed Oplontis e di cui siamo a conoscenza grazie a Plinio il giovane) i lapilli arrivarono ben oltre l’area vesuviana e crearono ingenti danni anche a Positano.
E così, in seguito alla riscoperta, dopo pregevoli lavori di restauro e messa in sicurezza, anche il pubblico può ora conoscere ciò che resta di una bellissima villa romana al lato del mare di cui si conserva, in particolare, una grande sala con affreschi a tema marino in stile “pompeiano”.
Tanto è vero che nel 2018 è stato istituito il MAR, ovverosia il Museo Archeologico Romano ) in cui alla visita della villa romana è possibile associare le cripte della Chiesa di Santa il sito archeologico e le cripte della Chiesa.
Che meraviglia!
E così, subito dopo la Chiesa, scendendo sempre di più, si giunge davanti al rudere di una casetta per poi attraversare una strettoia che porta ad una scalinata adornata da due statue di leone che vegliano sulla spiaggia grande di Positano.
E’ qui che si trova la più bella cartolina di Positano, palcoscenico naturale per foto, gelati e soprattutto tuffi nel mare di Positano.
E come si fa a descrivere alla voce “cosa vedere a Positano” una scenografia tanto dirompente qual è quella della spiaggia grande di Positano?!
Cosa dire se non che è una meraviglia, un incanto, un luogo dell’essere che sembra non essere ? Come si fa ad essere originali nell’indicare la bellezza assoluta che merita 3 punti esclamativi dopo ogni aggettivo? Ecco, semplicemente non è possibile, per cui lascio parlare una foto:
Sulla destra della spiaggia grande, inoltre, inizia una breve passeggiata che conduce alla Spiaggia di Fornillo, a parer mio la più bella spiaggia di Positano.
Qui, tra l’altro, nuotando in direzione della torre, si può scorgere una piccolissima grotta dove il mare diventa color smeraldo. Oserete entrarvi e sfiderete il buio, o sarete timorosi?
In direzione opposta, guardando verso Praiano, vi sono altre belle spiaggette ( seppure più piccole), tra cui quella di Arienzo.
A Laurito, nuotando verso l’hotel San Pietro, c’è poi un punto in cui l’acqua diventa gelata. Anche qui l’acqua assume colori stravaganti, stavolta turchesi. Sulle rocce caratterizzate da una netta fenditura che spacca la montagna in due vi è poi una vasca naturale che penetra nella roccia. Qui l’acqua, di color rosso sangue, è gelida.
In un post ad hoc ho peraltro indicato le spiagge più belle della costiera amalfitana:approfittatene. Tra di esse troverete il fiordo di Furore, Nerano, la Baia di Ieranto. Tutte situate nei dintorni di Positano a circa mezz’ora di macchina.
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Gli isolotti de “Li galli”
Nel descrivere cosa vedere a Positano, meritano poi sicuramente un capitolo a parte “gli isolotti dei Galli”. Di esse, a dire il vero, ho già scritto qui, per cui in questa sede mi limito al sunto. Si tratta di tre isolotti – Gallo Lungo, La Rotonda e Dei Briganti – in cui l’acqua è limpida, quasi trasparente, che si trovano a metà strada tra Capri ed Amalfi.
Secondo il mito qui vivevano le sirene che ammaliavano con il loro canto irresistibile i marinai in transito. Solo Ulisse, grazie alla sua astuzia, riuscì a resistere loro e per questo le Sirene, deluse, si suicidarono. In particolare la più bella di tutte, Partenope, si suicidò davanti alla costa dove poi fu fondata Napoli.
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Se ne avete modo, dunque, arrivate in barca davanti ai Galli e tuffatevi provando a resistere al canto delle sirene! In realtà non se ne sono mai andate: tuttora i tre isolotti assumono il profilo di una grande sirena!
Non distante da Li Galli e più vicina alla costa di Positano vi è poi scoglio Isca, appartenuto alla famiglia di Eduardo de Filippo.
Tra le cose da vedere a Positano e in tutta la costiera amalfitana vi sono poi le torre di avvistamento contro i saraceni ( mamma li turchi!). Sono circa 30 in tutta la costiera ed erano tra loro collegate grazie ad un sistema di specchi.
Nella zona di Positano le più famose sono la Sponda, Trasita e Fornillo e Torre Campanella ( quest’ultima si trova alla punta campanella nei pressi della baia di Ieranto a circa 18 km da Positano)
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Il sentiero degli dei
Dopo avervi più o meno illustrato, in una sorta di “best of”, cosa vedere a Positano, consentitemi di fornire un breve accenno alla terza via per arrivare a Positano: Attraverso la montagna.
Da Agerola, infatti, parte uno dei sentieri più belli di tutta la costiera amalfitana. Si tratta del bellissimo sentiero degli dei, un sentiero molto facile che parte da Agerola ( località Bomerano) e che in circa 90 minuti vi consentirà di arrivare a Positano ammirando da lontano Praiano, gli isolotti de Li Galli, il profilo di Capri e la stessa Positano.
Conoscerete così altresì Nocelle, una delle frazioni di Positano che si trova ai piedi del monte Pertuso, separata da Positano da circa 1600 scalini! Una volta giunti a destinazione il vostro premio (stra- gradito ) probabilmente sarà una granita con il limone amalfitano! Nel mio“i migliori percorsi di trekking della costiera amalfitana” ovviamente non manca un accenno al sentiero degli dei. Se siete degli instancabili camminatore che vogliono altri spunti, dategli un’occhiata.
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Cosa mangiare a Positano
Sappiate, inoltre, che ho descritto cosa mangiare in costiera amalfitana in uno specifico articolo sui prodotti tipici.Nello stesso ho valorizzato il prodotto nazionale della costiera amalfitana: il limone. Con il limone in costiera amalfitana si fa di tutto. Si fa la granita, si fa la delizia il limone, si fa il limoncello e la crema di limone,si fa il caffè con la scorzetta, ma soprattutto si fanno gli spaghetti al limone e persino la pizza.
Tra le cose da provare a Positano vi è, in particolare, la mozzarella in foglie di limone. Spettacolare! A Positano poi troverete gli scialatielli ai frutti di mare, gli spaghetti alle vongole, i tubetti con il totano, ovviamente polipetti alla luciana, pesce all’acqua pazza e pesce in ogni modo. Insomma, come è intuibile, la cucina della costiera adopera soprattutto prodotti del mare, ma li prepara alla sua maniera distinguendosi con orgoglio anche dal resto della Campania.
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Altri articoli sul Narrabondo :
Al termine di questo breve articolo dedicato a cosa vedere a Positano, lasciatemi ricordare altri articoli che troverà di sicuro interesse chi si trova in questa zona.
Innanzitutto – rispetto agli articoli che ho già elencato – vi segnalo una settimana in costiera amalfitana, nonché per chi ha solo 3 giorni in costiera amalfitana a disposizione “i paesi più belli della costiera amalfitana”. C’è poco da scegliere: i più belli sono Positano, Amalfi, Atrani e Ravello.
Da Positano poi sarà quasi naturale “sconfinare” in penisola sorrentina. A cominciare da Nerano e Massa lubrense fino a Sorrento . Nell’articolo testé linkato ho sviluppato tutto ciò che c’è da vedere e fare: borghi, spiagge, eventi, circostanze.
Suggerisco poi noleggio barca ad Amalfi, appunto sui costi e sugli angoli più belli in cui navigare, nonché costiera amalfitana in bicicletta con un itinerario di 3 giorni adatto a tutti. Una settimana in Campania è, invece, una sintesi del meglio della Campania: ovviamente in breve vi trovate anche cosa vedere a Positano in 1 giorno.
Vi sono poi diversi articoli dedicati a Napoli, a cominciare dalla mia guida su Napoli in 3 giorni divisa quartiere per quartiere. Ho poi dedicato due articoli molto specifici a due quartieri più eleganti di Napoli. In particolare con Cosa vedere a Posillipo e Mergellina e poi con cosa vedere al Vomero . In Napoli alternativa ci sono alcune curiosità per chi già conosce Napoli. Più specifiche sono, invece, i post sulla Reggia di Capodimonte , sul Museo archeologico nazionale e ,infine, su Villa Campolieto ad Ercolano